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Sequestrata piantagione di cannabis

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Particolare soddisfazione per le amministrazioni comunali di Casina, Canossa e Vetto, che hanno visto un altro importante risultato raggiunto dalla loro Polizia municipale Matildica Val Tassobbio nell’espletamento del lavoro di prevenzione e controllo del territorio. Dopo una attività di indagine e alcuni appostamenti, grazie all’infallibile fiuto di “Duca”, giovane cane da ricerca e soccorso che, ancora una volta, ha fatto la “differenza” sui malintenzionati, è stato possibile ritrovare in una zona molto impervia una piantagione di “cannabis” già in avanzato stato di coltivazione.

L’incessante abbaiare dell’animale ad una determinata zona boschiva nel territorio casinese ha portato gli operatori della Municipale al ritrovamento di una piantagione di “cannabis”, pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Cannabaceae il cui principio attivo (cioè la sostanza che determina i principali effetti psicotropi) è il THC tetraidrocannabinolo.

Una ventina di piante alte altre un metro e mezzo crescevano all’interno di un’area creata ad arte e ben protetta da alti rovi, sterpaglie e filo spinato. Gli uomini della Municipale hanno poi provveduto ad una serie di verifiche al fine di individuare i responsabili di questa coltivazione e, dopo gli accertamenti, le piante sono state estirpate e sottoposte a sequestro. Le indagini sono dirette dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia.

Dopo svariate e positive attività di ricerca persone scomparse sul nostro Appennino e dopo interventi su macerie nel recente evento sismico nel modenese, questo ennesimo risultato rende merito alle amministrazioni locali e alla Regione Emilia-Romagna che hanno creduto fin da subito, mettendosi in gioco, all’utilità sociale di questi splendidi animali che semplicemente, attraverso il “gioco con il conduttore”, aiutano l’intera collettività su più fronti.