Home Ci hanno lasciati Castelnovo, è morto Alfredo Sentieri, 85 anni

Castelnovo, è morto Alfredo Sentieri, 85 anni

83
46

Dopo una lunga malattia affrontata con coraggio, si è spento nella sua casa a Castelnovo il geometra Alfredo Sentieri.Aveva 85 anni vissuti intensamente all'insegna dell'impegno sociale e politico a servizio del suo paese e della montagna reggiana. Era stato assessore alla cultura del Comune di Castelnovo ne' Monti e in quel periodo aveva fondato la scuola di musica poi diventata Istituto musicale Merulo insieme al M.o Paolo Gandolfi e a Carla Ragni.

Primo Presidente della sezione Bismantova del Cai di Castelnovo ne' Monti e poi presidente in diversi successivi mandati anche recenti. Amava la montagna in generale ed in particolare la nostra, ed ha operato in modi diversi per valorizzarla e per farla crescere.

I funerali si svolgeranno in forma civile giovedì 6 settembre con partenza alle ore 10 dalla abitazione di Castelnovo ne' Monti per il cimitero di Cerreto Alpi. Lascia la moglie Marisa,  e i figli Marisa (come la madre), Simona, Giovanni e Katia, oltre che a generi, nuore e diversi nipoti.

Per volere dello stesso Sentieri, niente fiori alla cerimonia ma, chi volesse, offerte al Day ospital di Castelnovo Monti.

* * *

Aggiornamento di mercoledì 5 settembre

Con lui se ne va un pezzo di quella montagna combattiva che abbiamo conosciuto e ci ha formato, fatta di persone che hanno dedicato la vita all'impegno civile, al lavoro e alla famiglia. Sentieri ci lascia un ricordo profondo. Alla moglie e ai figli voglio esprimere la nostra vicinanza. La morte di Sentieri è un lutto per tutti noi. In occasione della scomparsa di mio padre mi aveva scritto una bellissima lettera che mi aveva fatto sentire ancora di più la vicinanza tra noi e gli ideali che ci hanno unito per tanto tempo e che vanno oltre la morte.

(Sonia Masini)

Intelligenza e passione per la bellezza e i valori naturali dell' Appennino hanno illuminato tutta una vita di impegno professionale, civile e sociale di Alfredo Sentieri, che ora ci ha lasciato. Anche a nome del Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano sento il dovere di esprimere l'omaggio più sentito alla memoria di una delle persone che di più e per prime hanno compreso e trasmesso a tutti noi l'orgoglio e il valore di bene comune dell'ambiente di casa nostra. Bismantova è diventata Parco nazionale anche grazie a quello che Alfredo Sentieri ha seminato e testimoniato per decenni, fino ad oggi, in ruoli diversi, negli enti pubblici e nell' associazionismo, sempre con classe e positività. Partecipiamo alla tristezza e al dolore della sua famiglia e dei comuni amici. Abbiamo sempre sentito e sentiremo ancora la Sua presenza discreta e stimolante.

(Fausto Giovanelli)

Ricordo con stima e riconoscenza, a nome dell’intera comunità civile di Castelnovo, Alfredo Sentieri, attivo, onesto e popolare amministratore pubblico e valente tecnico, figlio e caro amico delle nostre montagne. Alla sua cara Famiglia la mia amicizia e la mia preghiera.

(Gianluca Marconi)

* * *

Correlati:

- Addio Alfredo (6 settembre 2012)

 

46 COMMENTS

  1. ..più che un caro zio.. per me un padre… voglio pensarlo nella bellezza… bellezza della sua affascinante presenza, del suo sorriso sempre pronto alla battuta… bellezza che ha saputo esternare nel suo amore per la vita, vissuta con forte passione e un passo nobile di chi fa esattamente ciò che sente. Lo ricordo appassionato nei sui monti, accogliente nella sua casa sempre aperta… come la sua mente… sapeva stare con tutti allo stesso modo…. era una persona colta lo zio… sapeva ricercare il bello ovunque… in una foto, in un bosco, in un libro… nella famiglia ..in un amore lungo una vita… ha saputo essere bello anche nella fine… con dignità e forza…. anche dopo… anche adesso..
    Ciao zio Alfredo….. che sia un buon viaggio…

    (Elisabetta Corbelli)

  2. Nel gergo giornalistico si chiamano “coccodrilli”: quegli articoli pre-confezionati quando le notizie di salute del protagonista (del coccodrillo) non lasciano più speranza. Per il Geometra Alfredo Sentieri il coccodrillo non si è mai concretizzato, anche se le notizie sul suo stato di salute (e l’anagrafe) da qualche tempo non lasciavano spazio alle speranze. Ha affrontato la sfida del tempo e della malattia con la “nobiltà” che ne ha contraddistinto l’impegno civile e politico. Era un “liberale” comunista, uomo e tecnico di grande intelligenza, impegnato in politica e nella difesa dell’ambiente. Ritornerà a Cerreto d’Alpi, alle sue montagne, alle sue passioni… al carattere della montagna, che aveva impresso nel passo, nella pronuncia, ma soprattutto nello stile elegante e signorile, spontaneo e non ostentato. Era il decano dei geometri della montagna, sapeva progettare, aveva la capacità innata di “dialogare”, era un costruttore di idee… Una persona educata e determinata. Un galantuomo, un montanaro intelligente, che sapeva unire carisma e modestia.

    (Enzo)

  3. Caro Alfredo, a fine Luglio, in piazza a Collagna, in occasione della presentazione di una spedizione alpinistica in Alaska, ho chiesto al nostro comune amico e socio CAI Giuseppe Magnani proprio di te, considerando che non ci si vedeva da molto tempo. Mi aveva appunto raccontato che per alcune patologie uscivi molto poco di casa, ma che il tuo spirito e la tua forza d’animo ti davano coraggio per andare avanti. Forse tutto questo non è bastato a farti guarire, ma almeno ci lasci avendo vissuto una vita molto intensa, spendendo buona parte del tuo tempo oltre che per la tua famiglia ed il tuo lavoro per la tua vera passione: LA MONTAGNA, in senso assoluto!
    Ora riposa in pace tra le tue montagne. Un abbraccio a tutta la famiglia.

    (Enrico Ferretti, Collagna)

  4. Carissimo Signor Alfredo,
    la immagino adesso con il mio Papà, amico ritrovato, del quale in questi vent’anni ci ha sempre manifestato la memoria.
    Anche io la ricorderò per la generosità, la dignità e la compostezza che hanno fatto di lei un punto di riferimento in tutti questi anni. Mi mancherà.
    Spero che la sua famiglia riesca a percepire il pieno d’amore oltre alla struggente nostalgia della partenza.
    Con tanto affetto e riconoscenza.

    (Cecilia)

  5. Mio padre era molto amico di Alfredo, geometri entrambi, di quelli DI UNA VOLTA…. La attuale Caserma dei Carabinieri, ma anche Villa Paola, vennero progettate da architetti e ingegneri…. Ma mio padre era solito sentirsi la sera con Alfredo quando c’era un problema edilizio importante da risolvere.. (non posso rivelare qui, se ai muratori, la mattina seguente, venissero poi impartite o meno disposizioni differenti….)…Forse gli antichi Geometri non hanno mai digerito del tutto certi “dottori del mattone”, tant’è che papà ripeteva spesso scherzando: “L’ARCHITETTO? E’ COLUI CHE PROGETTA PER CASA VOSTRA CIO’ CHE MAI FAREBBE IN CASA SUA!….”. Per molti anni, dopo la morte dell’amico Raoul, arrivava puntuale, il 22 di ottobre, il ricordo di Alfredo…. Anche per questo, SENTIERI, Le auguro di trovarne di spianati davanti a Lei, dovunque si trovi ; no, meglio ancora, in leggero declivio……

    (Umberto G.)

  6. Ciao Alfredo… cognato, amico e fratello…. compagno di luoghi e tempi… di esperienze e vita.. non era necessario vedersi ogni giorno, importante era incontrarsi “nei” giorni… quelli importanti, quelli in cui si ha bisogno… quelli della condivisione… quelli in cui bastava una chiamata… da sempre… poi la montagna… nostra anima comune…. i funghi… le discussioni….. le risate in compagnia.. grazie…. ora fai buon viaggio e riposa…. salutaci l’Anna… che da qualche parte ti starà aspettando….

    (Cirillo Corbelli e figlie)

  7. Ricordo con stima e riconoscenza, a nome dell’intera comunità civile di Castelnovo, Alfredo Sentieri, attivo, onesto e popolare amministratore pubblico e valente tecnico, figlio e caro amico delle nostre montagne. Alla sua cara Famiglia la mia amicizia e la mia preghiera.

    (Gian Luca Marconi, sindaco)

  8. Quando una persona ci lascia, quando non è più qui e non possiamo più toccarla, sentirla, sembra scomparsa per sempre. Ma un affetto sincero non morirà mai. Il ricordo delle persone che ci sono state più care vivrà sempre nei nostri cuori, più forte di qualsiasi abbraccio, più importante di qualsiasi parola.
    Sentite condoglianze.

    (Famiglia Fioravante Farinelli)

  9. Avrei molti e simpatici aneddoti da raccontare, da quando, io bambino, mi ritrovai sotto (ma proprio sotto) la sua Topolino, in Piazza Peretti, a certi verbali del GAB sui quali abbiamo concordemente deciso di imporre il “segreto di stato”, alle avventure di simil-alpinismo con il CAI di Parma o alle più recenti giornate ferragostane alla Gabellina, con la sempre amata Marisa e un nutrito gruppo di escursionisti affamati (e assetati) .
    In questa triste ora, però, ritengo che dobbiamo ad Alfredo, soprattutto una maggiore considerazione del suo percorso di vita, tutto dedicato, oltre che alla famiglia, al suo Appennino.

    Fu un giovane partigiano combattente tra le sue montagne natali, quelle cerretane, e come è successo a molti di coloro che fecero “la scelta giusta” ne è rimasto segnato per tutta la vita.
    Rigore morale, onestà intellettuale e professionale, disponibilità all’impegno, hanno formato e sorretto la sua ben nota sensibilità d’animo e le notevoli capacità organizzative in tutti i campi nei quali si è cimentato.
    Terminata la guerra e gli studi da geometra, è stato consigliere provinciale del Partito Comunista Italiano dal 1950 al 1960; impegnato a rappresentare i problemi, le aspirazioni, le necessità, della montagna e della sua gente, in un periodo nel quale occorreva una nuova visione strategica e un riequilibrio di risorse rispetto a zone più forti del territorio provinciale.

    Negli anni sessanta fu assessore al turismo ed alla cultura nella giunta del Sindaco Giuseppe Battistessa (auguri, inossidabile Geppe). Intuì e avviò alcuni grandi progetti che ancora oggi, seppur modificatisi nel tempo, costituiscono un patrimonio per la nostra montagna, dalla scuola di musica, poi Istituto Musicale Merulo, al Parco della Pietra, ora dell’Appennino tosco Emiliano.
    Fu in quel periodo che iniziai a frequentarlo con una certa assiduità, perché demmo (o per meglio dire, diede) vita al GAB, Gruppo Amici di Bismantova, il progenitore della futura sezione del CAI. Soprattutto per l’impegno di Alfredo la Pietra di Bismantova, divenne nota a tutti gli alpinisti italiani. Alfredo si adoperò per raccogliere contributi per la ricostruzione del Rifugio Battisti, ed anche la costruzione del nuovo bivacco dei Ghiaccioni prese il via da una riunione nel suo ufficio del “grattacielo”.

    Alfredo era un uomo politico, che per vivere e per passione faceva il geometra.
    Era un politico nel senso che si impegnava direttamente per realizzare le cose che gli piacevano e che pensava potessero essere utili alla sua terra, senza ambizioni o tornaconto personale.
    Quando ritenne di non cimentarsi più direttamente nell’amministrazione pubblica, lo fece con pudore e senza rancore, restando molto legato alla propria comunità e ai suoi umori.
    Un legame che esprimeva nella sua professione, spesso costretto a dirimere controversie o a dipanare intricati aspetti normativi, e in quell’inarrestabile voglia di organizzare l’interesse suo e di altri verso la montagna in ogni forma, dall’alpinismo all’escursionismo al turismo.
    Del resto, da tempo, Alfredo aveva intuito che l’amministratore pubblico o, se volete, il politico “di servizio”, era più credibile e senz’altro più efficace se riusciva ad avere un collegamento diretto con alcune parti della società in modo da passare rapidamente dal dire al fare.

    Grazie di tutto, Alfredo.

    (Ginetto Montipò)

  10. Mi dispiace tanto, era ammirevole, sempre sorridente, creativo, intraprendente.
    Sprizzava energia positiva e sapeva trasmetterla.
    La mia mamma diceva: ” E’ l’uomo più bello di Cast:M”
    E io dico, sono contenta che abbia fatto figli, belli e creativi come lui.
    Se torna tra le montagne, le faranno compagnia i cieli e i venti d’Appennino, rivedremo il suo sorriso tra le nuvole.
    Ti abbraccio Simona, e anche la tua mamma e i tuoi fratelli.

    (Ilde Rosati)

  11. Intelligenza e passione per la bellezza e i valori naturali dell’Appennino hanno illuminato tutta una vita di impegno professionale, civile e sociale di Alfredo Sentieri, che ora ci ha lasciato. Anche a nome del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano sento il dovere di esprimere l’omaggio più sentito alla memoria di una delle persone che di più e per prime hanno compreso e trasmesso a tutti noi l’orgoglio e il valore di bene comune dell’ambiente di casa nostra. Bismantova è diventata Parco nazionale anche grazie a quello che Alfredo Sentieri ha seminato e testimoniato per decenni, fino ad oggi, in ruoli diversi, negli enti pubblici e nell’associazionismo, sempre con classe e positività. Partecipiamo alla tristezza e al dolore della sua famiglia e dei comuni amici. Abbiamo sempre sentito e sentiremo ancora la Sua presenza discreta e stimolante. 

    (Fausto Giovanelli – Presidente Parco nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano)

  12. Addio Alfredo; sei stato una persona unica, indimenticabile. Ci mancheranno la tua ironia, le tue battute, la tua disponibilità e i tuoi consigli. Soprattutto non dimenticheremo i racconti delle tue avventure, che tanto hanno contribuito ad accrescere in noi la passione e l’amore per la montagna.
    Sarai sempre il nostro Presidente; ci mancherai. Ci sentiamo particolarmente vicini alla famiglia in questo doloroso momento.

    (Enzo ed Ortensia)

    • Firma - EnzoedOrtensia
  13. Di lui ho sempre sentito parlare come esempio di onestà, rettitudine, sincero e disinteressato servizio al territorio. Che bella eredità ti lascia, Simona carissima, il tuo babbo! So quanto lo amavi e quanto vi ha amato, voi figli e tua madre, e la ferita della perdita sarà dolorosa com’è per tutti i distacchi da chi si ama. Vi abbraccio, con affetto.

    (Normanna Albertini)

    • Firma - NormannaAlbertini
  14. Caro Alfredo, mi mancherà molto quando mi chiedevi dei soccorsi effettuati nel nostro Appennino e concludevi sempre dicendo: “Decidi velocemente e usa sempre la Tua testa e non ti preoccupare di quello che dicono”. Ciao Alfredo un arrivederci alle alte cime.

    (Stefano Rossi)

    • Firma - StefanoRossi
  15. Alla mia carissima amica d’infanzia Simona che ho ritrovato dopo tanti anni, ai suoi fratelli e alla mamma va il mio pensiero in questo triste momento. Ricordo ancora la casa di piazza Peretti dove venivo sempre accolta con un clima di allegria da questa bella famiglia. Un abbraccio.

    (Angela Pietranera)

    • Firma - angelapietranera
  16. A tutta la famiglia Sentieri e alla Signora Marisa Corbelli porgiamo le nostre più sentite condoglianze, stringendoci a loro per la perdita del caro amico Alfredo, figura indimenticabile per tutta la nostra famiglia.

    (Ida Marino e Floriano Turco)

    • Firma - MarinoIdaeTurcoFloriano
  17. Un saluto ad Alfredo… ho ancora vivo i ricordi di tante passeggiate in montagna accompagnate dalle sue battute e dalle sue storie… il tutto senza fermarsi mai… ma andare andare… che persona intelligente… ironica… avanti anni luce anche a tanti giovanissimi… mi dispiace tanto per la sua scomparsa.

    (Lorena)

    • Firma - lorena