Home Cronaca “La Provincia non ha ancora risposto sulle volpi”

“La Provincia non ha ancora risposto sulle volpi”

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Riceviamo e pubblichiamo.

* * *

Ma che velocità  ha la Provincia nel rispondere ad un comunicato stampa, velocità che però non vi è quando attraverso i canali preposti si richiedono ufficialmente atti pubblici e spiegazioni.

Amici della Terra e Legambiente Val d'Enza attendono dal 6 di agosto una risposta alla loro richiesta di accesso agli atti riguardanti la delibera n.187, cioè quella del piano di controllo delle volpi.

Risposta a mezzo stampa di Gualerzi, che, di fatto, è una non risposta perché non riporta dati:

  • Quante volpi sono state censite?
  • Chi le ha censite?
  • Dove?
  • Quando?
  • Quanti e quali danni questi “pericolosi” animali hanno fatto?

Dati precisi che la Provincia deve avere perché sono i cardini su cui la delibera è stata costruita. Cosa vuol dire “Forte presenza sul territorio di questo predatore”?

Niente, da un ente pubblico ci si aspettano dati precisi.

Domande molto banali:

- E' stata ISPRA che ha chiesto di uccidere 1200 volpi? O è  stata la Provincia che l'ha richiesto?

Chi ha pianificato la metodologia per quella che per molti cittadini è una strage? ISPRA o la Provincia di Reggio Emilia?

Gualerzi scrive:“La giunta ha solo aggiornato il piano di controllo”, e allora chi ha inserito nella delibera sostanziali varianti al piano di controllo della volpe degli anni precedenti?

Come ad esempio l'inserimento della possibilità di sparare dall'auto di sera? ISPRA o la Provincia di Reggio Emilia?

La Provincia renda noti i documenti che sono alla base della sua delibera, solo così può essere trasparente. Non è certo chiarezza scrivere che:”Ci sono animali generalisti ed opportunisti come la volpe”, ma che vuol dire che la colpa di questo animale è procurarsi il cibo facendo meno fatica possibile?!? Chi di noi non lo farebbe?!? Non per niente essere generalisti e opportunisti è un atteggiamento prettamente umano.

Sempre Gualerzi scrive:“Lo scopo è tutelare le altre specie selvatiche”. Che strano modo di tutelare le altre specie selvatiche! Forse i fagiani non sono pericolosi concorrenti di molte specie selvatiche?  E forse, tutti gli anni, la Provincia di Reggio Emilia non autorizza gli enti di gestione della caccia all'immissione sul territorio di centinaia di questi volatili per la caccia (fagiani acquistati – pare – da centri di allevamento)?

Un'ultima richiesta al Responsabile del Servizio Caccia e Pesca: ci può spiegare la seguente frase:”Per quanto concerne la battuta di caccia alla volpe […]: la normativa vigente non prevede la comunicazione alla Provincia dei calendari delle battute alla volpe, né tanto meno l'acquisizione di relativi pareri dell'ISPRA”. Frase scritta a marzo di quest'anno dall'assessore caccia e pesca Gennari.

 

Amici della Terra – Presidente Stella Borghi

Legambiente Val d'Enza – Presidente Clizia Ferrarini

WWF Reggio Emilia – Presidente Pierfranco Linari

6 COMMENTS

  1. Certo che per rompere le palle siete i primi della lista! ma i soldi per ricorsi avvocati ecc ecc dove li prendete ? sono soldi pubblici o li mettete voi di tasca vostra ? vorrei una risposta da parte vostra .Grazie
    (un montanaro cacciatore)

    • Anonimo montanaro cacciatore, perchè dovremmo avere bisogno di un avvocato? E’ reato fare domande alla Provincia di Reggio Emilia? Come già scritto da Marco di WWF, noi non abbiamo un soldo pubblico. Non accedono invece a copiosi finanziamenti pubblici gli Ambiti Territoriali Caccia?!?

      (Clizia Ferrarini – Presidente Legambiente Val d’Enza)

    • Amici della terra club di Reggio Emilia si è costituito oltre 10 anni fa; le uniche entrate sono le tessere degli associati; la metà del provento deve essere destinato da statuto alla associazione nazionale che svolge importante ruolo di coordinamento sulle sue varie associazioni territoriali. Mai è stato incassato, e mai neppure richiesto, un soldo “pubblico”: mai è stata pagata parcella a legali che svolgono loro azione a titolo volontaristico. Sarà stupito il curioso lettore, ma esistono volontari che agiscono a titolo assolutamente gratuito e neppure un centesimo è richiesto alla associazione come rimborso spese. Ora che abbiamo esaudito la curiosità, vorrà il lettore esaudire la nostra, rispondendo in modo chiaro alle domande che scaturiscono dal dettato normativo statale:

      La Legge 11/02/92 n°157, dispone quanto segue all’Art. 24. Fondo presso il Ministero del tesoro.

      1. A decorrere dall’anno 1992 presso il Ministero del tesoro è istituito un fondo la cui dotazione è alimentata da una addizionale di euro 5,16 alla tassa di cui al numero 26, sottonumero I), della tariffa annessa al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 641 , e successive modificazioni.

      2. Le disponibilità del fondo sono ripartite entro il 31 marzo di ciascun anno con decreto del Ministro del tesoro, di concerto con i Ministri delle finanze e dell’agricoltura e delle foreste, nel seguente modo:
      a) 4 per cento per il funzionamento e l’espletamento dei compiti istituzionali del Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale;
      b) 1 per cento per il pagamento della quota di adesione dello Stato italiano al Consiglio internazionale della caccia e della conservazione della selvaggina;
      c) 95 per cento fra le associazioni venatorie nazionali riconosciute, in proporzione alla rispettiva, documentata consistenza associativa.

      3. L’addizionale di cui al presente articolo non è computata ai fini di quanto previsto all’articolo 23, comma 2.

      4. L’attribuzione della dotazione prevista dal presente articolo alle associazioni venatorie nazionali riconosciute non comporta l’assoggettamento delle stesse al controllo previsto dalla legge 21 marzo 1958, n.259.

      N.B.
      Lire 10.000 = Euro 5,16
      Lire 10.000 X 95% = Lire 9.500
      Lire 9.500 X 750.000 cacciatori a livello nazionale = Lire 7. 125.000.000 = Euro 3.679.755,40

      Le milionate di euro che le associazioni venatorie incassano dal fondo pubblico, come vengono ripartite e con quali destinazioni? Anche noi attendiamo risposta. Grazie.

      (Stella Borghi – Amici della Terra Reggio Emilia)

  2. Secondo un recente sondaggio questa e’ la classifica degli animali piu’ pericolosi al mondo:
    1) Tigre Reale
    2) Squalo Bianco
    3)Volpino della Pietra.
    Pare che si solo grazie al piano di abbattimento programmato dalla Provincia che il terribile Volpino sia solo al 3° posto ……
    E poi c’e’ ancora chi si arrabbia x l’ipotetica abolizione delle Province ?!

    (Alessandro)

  3. Ma siamo sicuri che siano 1200 o sono addiritura 120000000 no perchè a me sembra che 1200 siano poche. L’altra sera io e il mio bimbo ne avremo contate almeno 1000000 in un campo!! Secondo me gli addetti alla selezione dovrebbero fermarsi al bar dopo averle contate non prima…

    (Mario Marescalchi)