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Vasto incendio alle falde del Ventasso. AGGIORNAMENTO – Sabato 25/8 ore 10: dalla mezzanotte rogo dichiarato spento

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(Foto Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano)

Dal primo pomeriggio odierno i Vigili del fuoco sono in operazioni a causa di un vasto incendio che si è verificato tra Vallisnera e il Ventasso. Oltre alla squadra di Castelnovo ne' Monti, è impegnata quella di Collagna nonchè i nuclei boschivi dei Vigili di Parma e Modena e la Forestale. E' intervenuto pure un elicottero da Bologna, che ha effettuato diversi lanci fin verso sera prima del tramonto, cioè fin quando è stato possibile. Al momento le squadre sono ancora impegnate.

(su informazioni di Cesare Romei)

(Foto Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano)

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Aggiornamento 24 agosto ore 12

E' stato posto sotto controllo solo questa mattina il violento incendio che ha distrutto 100 ettari di bosco tra Vallisnera e Passo pratizzano nel comune di Collagna. Oltre 30 Vigili del fuoco con 10 mezzi e un elicottero, insieme al personale del Corpo forestale e volontari, hanno incessantemete lavorato dal pomeriggio di ieri contre le fiamme favorite dal vento e dal clima secco. Al momento il rogo è estinto ma stanno proseguendo le opere di verifica e estinzione dei singoli focolai.

(Ufficio stampa VV.F. RE)

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L'elicottero dei VVF impegnato nello spegnimento

IL PENSIERO DEL PRESIDENTE DEL PARCO NAZIONALE

Da Fausto Giovanelli ci perviene questa nota sull'evento che trascriviamo.

Rischio altissimo: determinanti ed efficaci gli interventi

 L’incendio di Vallisnera va assunto, purtroppo, come una specie di spartiacque della storia di questa parte nota dell’Appennino, che fino alla scorsa stagione potevamo considerare a basso indice di pericolosità incendi. Ora chiaramente non è più così. Il danno è stato limitato dalla prontezza e dall’efficienza dell’intervento di spegnimento.

I piani antincendio, diligentemente elaborati, hanno funzionato e hanno pagato, ma il rischio questa volta, è stato grandissimo, anche a causa del vento che ha moltiplicato in modo esponenziale la pericolosità delle fiamme.

In particolare dobbiamo avere la consapevolezza che la zona di alto valore di Pratizzano, all’interno del Parco Nazionale, ha corso il rischio di una distruzione che sarebbe stata irreparabile per molti anni. Al di là dell’incendio di giovedì, in queste ore ancora oggetto di attento monitoraggio e interventi di bonifica, è evidente che il cambiamento climatico ha modificato drasticamente le mappe di rischio incendi, fino a poco tempo fa limitata all’ambito “mediterraneo”.

Siamo di fronte a uno scenario impensabile solo pochi anni fa che impone di alzare nettamente la soglia della prevenzione, dell’attenzione e della vigilanza.

Il rischio incendi non è purtroppo il solo connesso al cambiamento climatico, ma è sicuramente quello più evidente e di attualità immediata. C’è davvero da augurarsi un fine settimana con qualche pioggia, quantomeno per allontanare il pericolo più immediato.

Effetti dell'incendio (foto Parco Nazionale)

L’incendio di giovedì rimane comunque un avvertimento indelebile che deve indurci a condividere sempre più largamente i piani e i programmi antincendio di cui siamo già in possesso e che devono essere rafforzati e diventare patrimonio e senso comune di tutta la gente dell’Appennino nel Parco Nazionale e ovviamente anche al di fuori di esso.

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Aggiornamento 24 agosto ore 22

Purtroppo nel corso della giornata odierna alcuni focolai "si sono rimessi in movimento". Nel pomeriggio, un nuovo comunicato dei Vigili del fuoco informava che ancora due squadre, più agenti della Forestale, erano impegnate a spegnere lingue di fuoco che il vento purtroppo attizzava.

Poco fa ricevevamo notizia che l'impegno ripreso attivamente nel pomeriggio era ancora in corso, coi pompieri del distaccamento di Castelnovo e volontari di Collagna, insieme sempre alla Forestale. Il vento continua a disturbare le operazioni.

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Aggiornamento 25 agosto ore 22 ore 10

Alla mezzanotte scorsa il rogo è stato dichiarato spento, dopo due giornate davvero, in tutti i sensi, di fuoco. Ma anche stamane, prudentemente, continua la vigilanza. A darsi il cambio nei turni, uomini della Forestale, Vigili volontari di Collagna e Protezione civile.

11 COMMENTS

  1. Concordo pienamente con Maria Grazia…è un pugno nello stomaco vedere bruciare la nostra montagna e sono certamente da ammirare tutti gli operatori che danno l’anima e rischiano in prima persona per risolvere la situazione, ma un “GRAZIE”, per modo di dire, lo rivolgo a tutte quelle persone incivili che senza rispetto e senza cognizione provocano questi disastri perchè è sufficiente una sigaretta gettata senza criterio per vedere andare in fumo i nostri boschi e mettere a rischio la vita delle persone. Queste cose accadono soprattutto quando ci sono i villeggianti (chiaramente non tutti) che certamente non amano come noi montanari questi posti. Mi dispiace dire queste cose ma credo sia proprio così.. vedi anche con i rifiuti di ogni genere abbandonati ovunque!!!!

    (Giuliana Gazzotti)

  2. Grazie a Carlo per il suo commento. I turisti amano la nostra montagna e ne sono anche, per loro parte, la speranza. Guardano senz’altro con lo stesso nostro dolore a questi fatti. Sono migliaia e tengono su insieme a noi i nostri sentieri e i nostri borghi.

    (Giovanni Teneggi)

  3. Certamente mi sono espressa in un modo che da ad intendere che i villeggianti sono un problema per la montagna… non intendevo certamente dire questo anche perchè sono quasi tutte persone che tornano nei luoghi dove sono nate o hanno la loro famiglia (lo sono stata anche io per tanti anni) e forse amano questi posti più di noi che ci abitiamo. La mia era solo una constatazione del fatto che questi episodi accadono quando la montagna si popola e molti hanno poco rispetto per l’ambiente che li circonda… La siccità e il gran caldo hanno fatto poi la loro parte!
    Ben venga il turismo, anzi lavoriamo tutti per incentivarlo!!!

    (Giuliana)