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E’ scomparsa Anna Baccini. AGGIORNAMENTO: funerale venerdì 24 agosto

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In seguito ai gravi traumi riportati nella caduta durante un'escursione sull'Appennino modenese lo scorso 4 agosto, è deceduta ieri all'ospedale di Baggiovara Anna Baccini. Anna, 59 anni, molto conosciuta in montagna, era nata a Ligonchio. Aveva lavorato per anni al Comune di Castelnovo ne' Monti, all'asilo nido prima e all'ufficio scuola poi. Si era da tempo trasferita a Reggio Emilia, dove viveva e lavorava. Amava molto la montagna e spesso vi ritornava. Faceva parte del coro delle "Falistre". Lascia i fratelli e tanti amici.

Al momento non sono ancora stati fissati i funerali. Dopo il rilascio di nulla-osta da parte della Procura della Repubblica, si potranno definirne i tempi. Verrà sepolta nel cimitero di Ligonchio nella tomba dei genitori. I funerali si terranno nella sua Ligonchio.

(ha collaborato Cinzia Formentini)

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Aggiornamento del 22 agosto 2012 ore 16,30

I funerali si terranno venerdì 24 agosto, alle ore 16, nella chiesa di Ligonchio.

30 COMMENTS

  1. Ciao Anna, ti porterò nel cuore come una persona speciale, fuori dagli schemi, sempre alla ricerca di contesti intrisi di voglia di vivere. Quando tornavi dai tuoi viaggi non ti sei mai dimenticata di me: venivi sotto casa e mi facevi un chiamo “Co ci sei?”. Ti facevo salire e mi raccontavi, poi chiedevi a me come stavo, il lavoro, la famiglia…
    Ciao Anna riposa in pace.

    (Concetta Carlini)

  2. Partecipo personalmente e a nome dell’intera Amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti al lutto per la scomparsa di Anna Baccini a lungo dipendente del nostro Comune. Porgo ai suoi famigliari ed a i suoi amici la nostra solidarietà e le nostre condoglianze.

    (Gian Luca Marconi, sindaco)

  3. Sei morta, come sei vissuta, su un sentiero impervio. Le strade facili non ti interessavano, sempre alla ricerca, mettendoti alla prova, sfidando soprattutto te stessa. Abbiamo conosciuto il tuo carattere ruvido ma aperto e sincero, la curiosità e gli entusiasmi, gli innamoramenti per le idee e le persone, la solidarietà e la disponibilità per chi è piccolo e ha bisogno. Con te abbiamo vissuto scontri e abbracci, abbiamo apprezzato la tua fragile dolcezza sotto una scorza di sicurezze e di distanze. Una come te lascia il segno, ci mancherai.

    (Chiara Torlai, l’Ufficio scuola, il Nido)

  4. Era la cugina di mio padre, la più simpatica. Ci conoscevamo poco ma fin da bambino mi aveva sempre affascinato per il suo temperamento anticonformista e il suo spirito avventuriero e ribelle. Negli ultimi anni aveva trovato una sua dimensione sahariana, punto di svolta forse di un suo viaggio interiore. L’ultima volta ci siamo visti al funerale del nonno qualche anno fa: me la ricordo seduta sul divano nel salottino, sorrideva e sapeva d’Africa. Un abbraccio.

    (Marco Baccini, Lucca)

  5. Allora Almitra parlò dicendo: Ora vorremmo chiederti della Morte. E lui disse: voi vorreste conoscere il segreto della morte. Ma come potrete scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita? Il gufo, i cui occhi notturni sono ciechi al giorno, non può svelare il mistero della luce. Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita. Poiché la vita e la morte sono una cosa sola, come una sola cosa sono il fiume e il mare. Nella profondità dei vostri desideri e speranze, sta la vostra muta conoscenza di ciò che è oltre la vita. E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.
    Confidate nei sogni, poiché in essi si cela la porta dell’eternità. La vostra paura della morte non è che il tremito del pastore davanti al re che posa la mano su di lui in segno di onore. In questo suo fremere, il pastore non è forse pieno di gioia poiché porterà l’impronta regale? E tuttavia non è forse maggiormente assillato dal suo tremito? Che cos’è morire, se non stare nudi nel vento e disciogliersi al sole? E che cos’è emettere l’estremo respiro se non liberarlo dal suo incessante fluire, così che possa risorgere e spaziare libero alla ricerca di Dio? Solo se berrete al fiume del silenzio, potrete davvero cantare. E quando avrete raggiunto la vetta del monte, allora incomincerete a salire. E quando la terra esigerà il vostro corpo, allora danzerete realmente (Gibran Khalil Gibran, Il profeta).

    (Nadia)

  6. Ciao Anna, la montagna che amavi così tanto ti ha presa stringendoti nel suo abbraccio eterno. Mi mancherai, mi mancheranno le tue toccate e fughe, il rivedersi ogni tanto. E’ sempre stato come fermare per un istante il vento, perchè tu eri come il vento, in continua evoluzione, in continuo cambiamento. Ti sei incamminata per prima verso una nuova vita, verso una speranza. Ti porterò nel cuore, un abbraccio dalla tua ex collega e amica.

    (Gabriella)

  7. Ciao Anna, un abbraccio forte, come quelli che sapevi donare tu. E grazie per i luoghi e le persone che grazie a te ho potuto incontrare e conoscere, nel deserto che amavi tanto, sulle montagne del Jebel Sahro, a Tagounite. Fai buon viaggio ora, e che la terra ti sia lieve.

    (Valda)

  8. Mi dispiace veramente tanto, era stata a cena a casa mia circa un mese fa.. stava organizzando con mio marito un altro viaggio in Marocco… C’ha raccontato della vita che svolgeva là in Africa; sia io che mia figlia siamo rimaste affascinate. Ci dispiace per lei e per quello che ha lasciato in sospeso in quella terra…

    (Lorena e famiglia)

  9. Cara Anna, resterai sempre con noi. Spigolsa ed estroversa. Diretta e senza timori di esternare la tua opinione. Curiosa e sempre disponibile e solidale verso chi aveva bisogno. Minimalista ed essenziale, tesa ad insegnare ai più che si poteva vivere com meno superficialità puntando alle cose più importanti, alle persone ed alle relazioni.Fragile e contemporaneamente fortificata dalla dura esistenza che hai attraversato. Non dimenticheremo mai le tue affascinanti ed avvincenti narrazioni sul Marocco e l’amore per la tua asina. Grazie della tua amicizia.

    (Susi Sorvillo e Antonia Sandrolini)

  10. Solo oggi abbiamo saputo che non ci sei più… Ma come? Avevamo un appuntamento per fine ottobre: dovevamo andare insieme a Tagounite… E tutto quello che avevi cominciato laggiù? Volevamo darti una mano… Come possiamo fare adesso?

    (Rosa e Emilio)