Home Cronaca Escursione col dramma

Escursione col dramma

24
7

Escursione col dramma al passo dello Stelvio. Accade al gruppo della parrocchia di Castelnovo ne' Monti che sta trascorrendo una settimana di ferie con 60 famiglie e 145 persone di diversi comuni reggiani e non. Questa mattina il gruppone si trasferiva a un'ora e mezzo di auto lungo gli insidiosi tornanti dello Stelvio a scendere verso il Trafoi. Qui al 28° tornante l'incidente. Un 75enne motociclista tedesco perdeva il controllo del mezzo che gli rovinava addosso. Il caso voleva che pochi secondi dopo provenisse, tra le fila dei parrocchiani, il dottor Ermanno Briglia, medico rianimatore dell'ospedale di Castelnovo ne' Monti, abituale nel viaggiare con l'attrezzatura del soccorso. Duravano circa trenta minuti le operazioni di rianimazione effettuate dal dottor Briglia, davanti al figlio dell'anziano, coadiuvato dalla moglie Francesca Grasselli, infermiera, William Goldoni, Roberto Munzittu, volontario della Croce Verde.

L'uomo giaceva in stato di coma da politrauma sin dall'inizio delle operazioni di rianimazione cardiopolmonare previa intubazione durate 35 minuti. Poi l'uomo, per i traumi, cessava di vivere. I soccorsi altoatesini giungevano solo dopo 1 ora e 20'. "Quello visto è un sistema d'emergenza-urgenza che è evidentemente deficitario - rileva il dottor Briglia - considerato anche il passaggio di così tante persone in un luogo così impervio. In Emilia godiamo di altre condizioni di tempestività". "Manca tra le persone la cultura del soccorso se si considera che alcuni automobilisti e ciclisti hanno inveito per il protrarsi delle operazioni di soccorso e il passaggio ostruito".

Più elegante il gesto del figlio del tedesco morto che, pur affranto dal dolore, ha ringraziato i soccorritori e ha chiesto l'indirizzo del dottor Briglia per risentirlo successivamente. "Mio padre - ha detto il figlio - è morto ma è stato soccorso e nulla è stato lasciato di intentato".

7 COMMENTS

  1. Io e mia moglie, vittime di un gravissimo incidente stradale successo oltre tre anni fa, dobbiamo la vita alla tempestività e professionalità dei soccorsi in primis, dei vari staff medici poi. L’incidente è avvenuto nei pressi di Piacenza che non è provincia autonoma e non gode certo dei vantaggi economici delle province delle regioni a statuto speciale, ma in 20 minuti io ero in sala operatoria dopo essere stato intubato.

    (Fabio)