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Banca reggiana: “In crescita”

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Primo semestre 2012 in decisa crescita per Banca reggiana. “In quello che probabilmente è stato uno dei periodi peggiori per l’economia nazionale e locale – sottolinea il direttore dell’Istituto di credito cooperativo, Marco Piccinini – la raccolta complessiva è salita a 994,49 milioni (+2,78% rispetto ai 967,5 milioni del 30 giugno 2011), segno di una fiducia e di un consenso, da parte di clienti e soci, che si manifesta in modo particolare nel comparto delle obbligazioni a capitale garantito. In sensibile crescita anche il numero dei soci, saliti a 11.855 unità rispetto agli 11.000 del giugno 2011 e agli 11.212 del 31 dicembre scorso". “In sei mesi – osserva sempre Piccinini – i soci sono dunque 633 in più e questa è la prima ragione di soddisfazione per una banca locale e cooperativa come la nostra”.

Contemporaneamente, il capitale sociale si è portato a 12,947 milioni, “con un aumento – sottolinea il direttore – che si lega non solo all’incremento del numero dei soci, ma più sensibilmente all’incremento delle quote individuali che i soci continuano a sottoscrivere”. Proprio ai soci, Banca reggiana ha riconosciuto nell’assemblea dell’aprile scorso 330.000 euro di dividendo e ristorno in base ai risultati del bilancio 2011, rispetto al quale il capitale sociale appare oggi in incremento di oltre 700.000 euro.

“Per gli impieghi – prosegue il direttore di Banca reggiana – si registrano scostamenti assai modesti rispetto al giugno 2011; la richiesta di credito a medio e lungo termine è infatti in flessione, segno inequivocabile di un andamento economico che porta le imprese a ridurre il flusso degli investimenti, così come sta accadendo per le famiglie, con una diminuzione della domanda che riguarda soprattutto il comparto immobiliare”.

“Così come è nella storia di una banca locale come la nostra, e come era accaduto nel 2011 – afferma il presidente Giuseppe Alai – anche nei primi sei mesi del 2012 abbiamo indirizzato il credito in modo pressoché esclusivo (il 98%) alle imprese produttive (irrilevante quelli verso le imprese finanziarie) e alle famiglie, alle prese con problemi di liquidità spesso assai pesanti”.

“Uno sforzo straordinario – conclude il direttore di Banca reggiana – è stato poi riservato nei riguardi delle imprese e delle persone colpite dal terremoto, sia in termini di sospensione dei debiti che di nuove linee di credito per affrontare l’emergenza e la ricostruzione; per tutte le imprese che gravitano sulle nostre 24 filiali è poi scattata la moratoria sui debiti, mentre per le famiglie abbiamo messo in atto una analoga iniziativa sui mutui casa, con la restituzione della quota capitale sospesa sino a due anni quando si riscontrino problemi occupazionali all’interno dei nuclei”.