Il Comune di Collagna festeggia il suo maggior scrittore: quel cerretano Ezio Comparoni che volle, nelle sue opere più note, firmarsi Silvio D’Arzo (1920-1952). E lo fa con un convegno ricco e articolato, Silvio D’Arzo e Attilio Bertolucci due scrittori per l’Appennino, in una dimensione tutta montanara: i due scrittori si conoscevano, stimavano ed erano, seppur a distanza, amici, uniti dalla comune origine appenninica. I paesi natali dei due scrittori appartengono oggi al Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e questa è la prima occasione di riunirli in un’unica prospettiva letteraria e geografica: avvicinare le terre del crinale appenninico serve anche ad avvicinare le pagine delle opere di due scrittori.
Due giornate di studio in occasione dei sessant’anni dalla morte di Silvio D’Arzo: una, il 16 agosto a Cerreto Alpi e una, in ottobre alla Gabellina.
Clementina Santi, organizzatrice della manifestazione insieme ad Andrea Casoli, presentandola, scrive: «Cerreto Alpi e Casarola sono i paesi d’origine di Silvio D’Arzo e di Attilio Bertolucci, i luoghi dell’anima in cui sono ambientati i due testi più felici e più noti dello scrittore reggiano e del poeta parmigiano: Casa d’altri e La camera da letto. Il sessantesimo anniversario della morte di Silvio D’Arzo diviene l’occasione per affiancare le parole di un outsider d’eccellenza e quelle di uno dei massimi poeti della nostra tradizione. Nel dialogo tra i due scrittori e in quello tra i loro testi si può intravedere il profilo di una letteratura appenninica ancora tutto da delineare e definire: un cammino da intraprendere con passo lento e sicuro, con lena montanara, lungo la dorsale che attraversa per intero il Paese Italia».
L’appuntamento del 16 agosto sarà nella Chiesa di San Giovanni Battista di Cerreto Alpi, perché in questo paese ancora qualcuno indica la casa dello scrittore, qualcuno ricorda sua madre, qualcun altro addirittura lo ricorda un bambino tutt’occhi che passava le estati in montagna; in questo paese sono ancora molte le famiglie Comparoni.
Il convegno prevede l’intervento di persone che hanno studiato l’opera di Silvio D’Arzo e testimonianze di persone che hanno conosciuto Ezio Comparoni.
Dalle 17.30, dopo i saluti del sindaco di Collagna Paolo Bargiacchi e della curatrice del convegno Clementina Santi, ci saranno gli interventi di Luciano Serra (Ricordando Silvio D’Arzo), Gabriella Palli Baroni (Paesaggio d’“Appennino profondo” nella poesia di Attilio Bertolucci), Stefano Costanzi (“Casa d’altri”: la pratica della scrittura e la scrittura come etica in Silvio D’Arzo), Elisa Bondavalli (L’Appennino tra D’Arzo e Bertolucci), Alfredo Gianolio (Divagazioni intorno a “Essi pensano ad altro” e dintorni) con letture di Giacomo Borgatti e di Benedetto Valdesalici.
Dalle ore 19.30 le testimonianze di Luigi Ferrari, Fabrizia Manicardi, Aldo Bonferroni,
Pietro Ferrari, Silvana Crotti, Maria Teresa Pantani, Elena Scialla.
Alle 20.15 l’inaugurazione di Pagine di pietra: percorso attraverso il borgo seguendo le parole di Silvio D’Arzo, installazione permanente di pannelli con frasi tratte dal romanzo Casa d’altri, applicati ai muri di Cerreto Alpi: le case del paese indossano le pagine del romanzo di cui sono protagoniste.
A seguire, l’inaugurazione della mostra Artisti per D’Arzo: nel teatro-fienile di Giovanni Lindo Ferretti, con interventi di Sandro Parmiggiani e Leda Iotti (tra gli altri, ci saranno Corrado Tagliati, Nani Tedeschi, Tullio Pericoli, Concetto Pozzati, Bruno Chersicla, Pietro Mussini, Nadia Rosati, Giosetta Fioroni, Daniele Benati, Giuliano della Casa).
La sessione autunnale del convegno, nella rinnovata Locanda della Gabellina di Collagna, prevede la partecipazione di altri importanti studiosi dei due scrittori (Alberto Bertoni, Paolo Lagazzi, Gabriella Palli Baroni e Giulio Iacoli), letture di Chicco Salimbeni e una visita guidata ai luoghi darziani con Giovanni Lindo Ferretti.