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A Talada si inaugura la “Casa del Maestro”

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Giovedì 16 agosto inaugurazione, a Talada, del centro civico parrocchiale “La casa del Maestro”. Il programma della giornata prevede, alle ore 12, i saluti del parroco don Giovanni Rivi e del sindaco Alessandro Govi nonchè interventi dei rappresentanti della  pro loco di Talada e di Clementina Santi, del comitato scientifico di studi Pietro da Talada;  a ciò seguirà la benedizione del Vescovo di Reggio Emilia, S.E. Mons. Adriano Caprioli; infine, alle ore 12,30, taglio del nastro. I presenti potranno quindi fare visita della struttura e del centro  di documentazione su Pietro da Talada “Il Maestro torna a casa”, gustando un rinfresco e poi i canti delle corali parrocchiali.

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Talada è uno dei borghi storici appartenenti al Comune di Busana fortunatamente ancora in gran parte abitato da cittadini residenti stabili. Di origine medievale, alla fine del XVIII secolo contava 293 abitanti. Già nel 1073 si riferisce di una cappella intitolata a S. Michele dipendente dal Monastero di S. Prospero di Reggio Emilia. L’edificio più rappresentativo del Borgo è la chiesa costruita agli inizi del 1700. La storia ci racconta che questa terra fu tra i possessi della famiglia dei Dalli, a partire almeno dal XII secolo, quando faceva parte del feudo di Piolo, finchè nel ’400, fu soggetta agli estensi che erano anche signori di molte terre in Garfagnana, tra cui Corfino, Borsigliana e Rocca Soraggio.

Il Borgo storico di Talada, negli anni è stato soggetto a importanti lavori di riqualificazione urbana, quali rifacimento delle reti tecnologiche, della pavimentazione stradale realizzata in pietra arenaria secondo la tradizione locale e illuminazione pubblica finanziati dal Comune e dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Reggiano.

All’interno del Borgo è presente una piccola corte di proprietà della Parrocchia di Talada composta dall’edificio principale, la Chiesa di San Michele che si riversa su una piazzetta pubblica e da tre edifici quali la canonica, l’ex stalla e un fabbricato che ospita nel periodo estivo villeggianti.

Intorno al 2005 nasce l’idea di recuperare l’edificio “ex stalla” e trasformarlo in una struttura polifunzionale a servizio di tutta la popolazione del paese. Lo studio intrapreso dalla Parrocchia con a capo l’allora Parroco Don Pier Luigi Ghirelli aveva per obiettivo la realizzazione di un edificio a servizio di tutte le necessità degli abitanti del paese di Talada, dal più giovane al più anziano, mantenendo inalterate le caratteristiche artistiche e architettoniche del luogo. L’idea era quella di ottenere anche un luogo di ritrovo e ostello per piccoli gruppi di turisti. A questo progetto hanno collaborato, fin dall’inizio la Pro-Loco di Talada, la Parrocchia, l’acquedotto rurale di Talada, la Curia ed il Comune di Busana.

Poiché le somme a disposizione della Parrocchia non erano sufficienti a garantire la completa ristrutturazione dell’edificio sono stati coinvolti la Fondazione Manodori, la Diocesi Vescovile, la Pro Loco di Talada, gli stessi abitanti del paese, che hanno collaborato nella realizzazione dei lavori come volontari, ed il Comune di Busana che oltre a finanziare il recupero della struttura ha sostenuto (con la collaborazione dell’Unione) il Progetto di studio sul Maestro di Borsigliana “Pietro da Talada”.

Oggi, al termine dei lavori, con un investimento complessivo di quasi 300 mila euro, l’edificio comprende una zona adibita a spogliatoi a servizio dell’area sportiva limitrofa e nella restante parte sono presenti cucina, due camere, bagni, una camera con servizi per diversamente abili e un centro di documentazione su Pietro da Talada denominato “Il Maestro Torna a Casa”.

Il centro polifunzionale sarà gestito dalla pro loco di Talada.

 

1 COMMENT

  1. Ecco un’altra encomiabile iniziativa che le autorità locali e provinciali, religiose e civili con la concreta partecipazione di volontari cittadini, alla faccia della crisi, hanno realizzato un invidiabile centro parrocchiale intitolato “La casa del maestro” che sarà gestito dalla pro loco di TaladaA e fungerà anche da ostello per chi vorrà soggiornare in questo antico borgo montanaro e riscoprire usi e costumi, per certi versi anche misteriosi, almeno da quel poco che mi è dato sapere. Inoltre, molto interessante, la parte che riguarda l’angolo dedicato al grande artista “il Maestro di Borsigliana” Pietro da Talada.
    Bravi e grazie.

    (Sergio Tagliati)