Circa ottomila persone in quattro giorni di appuntamenti e oltre 4mila kg di Parmigiano Reggiano venduto: è davvero una chiusura con il botto quella della Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina 2012. Un’edizione completamente rinnovata che è piaciuta ai casinesi e alle tante persone accorse da tutta la provincia, che ha saputo unire tradizione, futuro e la sfida di un territorio in una programmazione interessante e aperta a pubblici diversi. “Siamo molto soddisfatti dell’andamento di quest’edizione e di tutte le singole manifestazioni, a cominciare da quelle legate all’agricoltura come le fattorie didattiche o il fast pulling, fino al mercato enogastronomico e ai concerti”, è il commento di Gian Franco Rinaldi, sindaco di Casina. “Se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo considerare quest’edizione della fiera come un primo passo verso un rilancio complessivo non soltanto del comune di Casina ma di tutto il territorio montano attraverso la promozione dei suoi prodotti d’eccellenza. Da parte nostra c’è una volontà forte di coinvolgere le realtà vicine, creando un percorso di valorizzazione complessivo della montagna, non autoreferenziale ma aperto per un vero rinnovo”.
Protagonista assoluto il Parmigiano Reggiano di montagna, prodotto secondo tradizione con il latte della zona da animali allevati naturalmente e con foraggi locali e le sette latterie sociali coinvolte nel progetto della Fiera: Ca' Talami Baiso, Fornacione di Felina, Casale di Bismantova, Cavola, Migliara, S. Giorgio di Cortogno. S. Giovanni di Querciola. Da venerdì 3 a ieri ne sono stati venduti oltre 4.000 kg, equivalenti a circa un centinaio di forme (il 30 % in più rispetto all’anno 2011), senza contare tutti gli altri prodotti della tradizione presenti negli stand del villaggio del parmigiano reggiano.
“Un grande successo che ha avuto il territorio come suo protagonista, insieme a una delle nostre più importanti eccellenza, il Parmigiano Reggiano di montagna”,spiega Silvano Domenichini, vicesindaco del Comune di Casina con delega all'agricoltura. “La nostra ambizione è che questa manifestazione esca dai confini comunali per diventare fiera del comprensorio della montagna, conducendo a una riscoperta della territorialità e della grande qualità, necessaria per affrontare ad armi pari i mercati e rilanciare la nostra economia”, ha aggiunto l'amministratore, ringraziando il comitato organizzatore che ha reso possibile il tutto e in particolare il coordinatore Afro Torri, poi Andrea Soncini (referente della Croce Rossa e del volontariato), Emanuele Ferrari (Effetto notte) e Marcello Chiesi (referente per le iniziative legate all’agricoltura).
Un successo a tutto tondo, dunque, e a dimostrarlo sono i numeri delle diverse iniziative promosse, a cominciare dalla cucina teatro, un modo nuovo di scoprire in maniera creativa il Parmigiano Reggiano, passando per la gara di fast pulling, con oltre cento trattori partecipanti alla sfida, le fattorie didattiche e il Roadie rock festival (circa 500 presenze). Significative anche le cifre dei due punti ristoro organizzati dalla Croce Rossa e dalla protezione civile, che a pranzo e cena hanno servito coperti nell’ordine delle migliaia.
Soddisfazione è espressa anche da parte di Afro Torri, coordinatore del Comitato fiera di Casina: “Le tantissime persone che hanno partecipato dimostrano un grande apprezzamento da parte della gente di Casina e non solo. Un ringraziamento particolare va a tutte le associazioni del territorio che hanno reso possibile quest’iniziativa, e in particolare a Effetto notte, con cui è nata una collaborazione che spero prosegua anche negli anni a venire”. Parole condivise dal referente dell’associazione Emanuele Ferrari: “Una vera e propria festa del paese per il paese, che ha visto le presenze aumentare notevolmente rispetto al 2011: un risultato importantissimo per rilanciare questo territorio, che intendiamo proseguire nel futuro”.