In questo periodo sono in corso scavi archeologici alle falde della Pietra di Bismantova, che si protrarranno ancora (quantomeno) per tutta la settimana entrante. Viene nuovamente saggiato il sito di Campo Pianelli, che continua a restituire materiale e soprattutto permette di fare valutazioni e confronti stratigrafici con le precedenti campagne di scavo, e quello del Castelletto. In quest’ultima località, dove lavorano otto persone, sono state messe in luce diverse strutture, anche piuttosto ben conservate, protette nei secoli dallo strato arboreo ed arbustivo.
Accompagnato dalla competenza e disponibilità di Iames Tirabassi e Nicola Mancassòla, un discreto gruppo di una ventina di persone – proveniente per la maggior parte da “fuori zona” – ha così potuto gustare stamane spiegazioni tecnico-scientifiche e vedere dal vivo lo stato dei lavori relativi. Una vera e propria lezione sul campo, apprezzata vivamente dai partecipanti, che si sono volentieri acconciati ad una passeggiata verso una meta che il sole battente di queste giornate di fine luglio ha fatto davvero sudare.
Vi offriamo, senza entrare almeno al momento in descrizioni più puntuali sulla storia dei siti e delle vicende preistoriche e storiche che li hanno contraddistinti (sperando quanto prima di poter completare con esse il quadro aggiornato della situazione), una galleria di immagini che documenta cronologicamente il giro odierno.
Solo, ci pare il caso di mettere in rilievo il fatto, già peraltro annunciato lo scorso 11 luglio durante una serata di presentazione svoltasi in centro storico a Castelnovo, che con ogni probabilità sarà da rivedere la giustapposizione “castrum vetus/castrum novum”, cioè il vecchio assunto secondo il quale al declinare della fortificazione posta sulla Pietra abbia preso “il testimone” quella sita su monte Castello, in paese, dato che viene ipotizzato, sulla base di quanto viene emergendo dagli scavi, che la struttura sulla cima di Bismantova sia rimasta attiva e abitata per diversi secoli, quindi parallelamente a quella considerata di origine canossana, dove, pure, sono in corso in questi ultimi tempi saggi archeologici. Il primo castello di Bismantova, di probabile origine romano-bizantina (quindi V-VI sec. d.C.), anche se forse non esattamente coincidente nella sua ubicazione (è materia di studio) con quello medievale (seconda struttura, forse databile ca. all’XI sec.), ha lasciato infine il posto a nuove edificazioni che vengono attribuite, dalle conformazioni riscontrate finora, al periodo tardo-medievale (ca. XV sec.).
Infine: un appello a chi può permettere che i lavori possano proseguire, perché ne vale proprio la pena.
(gdp)
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Vorrei gentilmente chiedere a chi è possibile rivolgersi, per sapere se ci saranno ulteriori visite durante il mese di agosto…
Grazie.
(Gabriele C.)