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Buongiorno, sono un cittadino di Casina che, martedì 17 luglio scorso, si è recato in Comune presso l'ufficio anagrafe, ha atteso dalle 14,35 alle 14,55 sebbene sulla porta l'orario di apertura indicasse dalle 14,30 alle 16,30. Ma l'ufficio era chiuso. Mi sono recato in altri uffici e mi è stato detto di tornare nei giorni successivi. Volevo spiegazione sul perché negli uffici pubblici non si rispettano gli orari??????
Saluti.
(Luca Ganapini)
Aspettiamo risposta dagli addetti… forse l’orario estivo!!!
(Roberto)
Carissimo cittadino, purtroppo sempre piu’ spesso ci rechiamo in luoghi pubblici dove pur essendo indicati orari di ricevimento, non vengono rispettati. Spesso gli impiegati sono assenti e, le persone addette al PR non danno spiegazioni. Un cittadino se ottiene risposte cordiali del tipo “guardi è in ferie e/o assente, se vuole ripassare” molto probabilmente ringrazia, è cordiale ed apprezza.
(Un cittadino di Casina)
Per accertarsi se il dipendente addetto all’anagrafe fosse dovuto essere in servizio, sarebbe bastato dare un’occhiatina al cartellino inserito nell’apposita griglia vicino all’orologio timbratore.
(Commento firmato)
Trovo l’osservazione fuori luogo: se l’ufficio doveva essere aperto al pubblico OVVIO che l’operatore doveva essere presente.
(C.M.)
Ho la fortuna (o la sfortuna) di avere frequentato diversi uffici pubblici in diverse parti d’Italia. Chi ha scritto probabilmente ha avuto la fortuna (o la sfortuna) di non frequentare altri uffici pubblici in altre parti del nostro paese. Non ha avuto la fortuna (o la sfortuna) di conoscere dipendenti pubblici di altre istituzioni comunali dove l’ arroganza regna sovrana e, soprattutto, la assoluta mancanza di professionalità sembra dilagare. Infine spiace che venga pubblicata una lettera senza che le autorità comunali abbiano potuto chiarire preventivamente l’accaduto. Casina, anche nel suo rapporto con i suoi abitanti, ha solo da insegnare a molti altri comuni del nostro Paese.
(Gabriele Ghirelli)
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Piuttosto singolare questa sua proposizione: “Spiace che venga pubblicata una lettera senza che le autorità comunali abbiano potuto chiarire preventivamente l’accaduto”. Cioè, un cittadino prima si consulta col sindaco e solo poi, se il sindaco nulla eccepisce, è “libero” di fare la sua (civile) osservazione? Democratico. Le autorità comunali, se vogliono, possono replicare senza problemi.
(red)
Egr. Signor Ganapini, Lei ha fatto bene a segnalare l’accaduto; ma vorrei fare alcune valutazioni in merito. Innanzi tutto calziamoci nella realtà di un Piccolo Paese dove le risorse umane dell’Ente sono impegnate ia ricoprire spesso molti ruoli e non soltanto quelli di un singolo ufficio; poi gli orari portati a conoscenza del cittadino sono indicativi poichè non sono mai rispettati, mi creda a me personalmente è capitato di andare fuori dai giorni di ricevimento indicati e o dagli orari esposti e sono sempre stato servito. Credo anche che possa capitare che un ufficio sia chiuso in orario di ricevimento per cause ostative non dipendenti dalla volontà del singolo impiegato o dipendente, poichè essendo allo sportello spesso un solo operatore potrebbe essere assente per motivi personali. Questo non giustifica sicuramente il comportamento se fosse una prassi ma solo l’occasionalità. Non so se le è mai capitato di avere bisogno di enti molto più grandi di dimensioni e di personale: quando hanno il pubblico non rispondono al telefono per facilitare il lavoro con le persone presenti e viceversa quando hanno la chiusura non servono il cittadino… e noi abbastanza con prepotenza ci arrabbiamo poichè magari in quel giorno abbiamo preso un permesso dal lavoro denza ottenere alcun risultato.
Io che vivo nel paese posso assicurare che il servizio è anche troppo esteso e a volte l’attesa potrà sembrare lunga a volte anche imbarazzante perchè l’impiegato è interrotto in continuazione e di fronte al cittadino si sente a disagio. Queste mie riflessioni potranno essere di lunga discussione, ma occorre riflettere prima di procedere a rendere pubblico un disguido, poiché a rimetterci sono tutti i pubblici dipendenti e gli amministratori di quel piccolo ente… Non crede?
(Commento firmato)
Il problema non è l’attesa ma il non servizio, per quanto riguarda gli altri dipendenti pubblici di quel “piccolo ente” se non hanno niente da temere bene se no staranno più attenti agli orari, non trova?
(Luca Ganapini)
Anch’ io sono una cittadina del comune di Casina, dal lontano 1990 , io personalmente per le volte che ho avuto bisogno ho sempre trovato le impiegate anche dopo l’ orario al pubblico, non hanno mai avuto problemi a servirmi, addirittura mi hanno pure riacceso il sistema per un certificato , personalmente non posso lamentarmi , chiunque ci fosse stato perché so che nel tempo ne sono cambiate almeno due di impiegate ,un caro saluto a tutte e un augurio di buon lavoro.
(Commento firmato)
Ho avuto più volte a che fare con uffici ed enti pubblici e so che le attese sono la norma ma volevo segnalare una mancanza di servizio. Mi sono recato appositamente in Comune venendo da Villa Minozzo luogo dove lavoro e dove dovevo tornare perchè ho un’attività che apre alle 15,30. Infine volevo segnalare che l’unica risposta che ho ricevuto dal Comune è stata una telefonata a casa di mia madre verso le 9 di sera da parte dal funzionario comunale interessato che le ha detto che non mi ha insegnato l’educazione e il rispetto… è questa professionalità??
Saluti.
(Luca Ganapini)
Capisco ogni situazione ma un comune grande come Castelnovo ne’ Monti di personale ne ha e non poco perciò non esistono attenuanti, il servizio deve essere presente negli orari di lavoro! Il cittadino a volte prende un giorno di ferie o si muove da zone lontane per adempiere atti nel capoluogo montano. Non stiamo giocando. Oggi vengo, domani no… le regole esistono…
(Roberto)
Concordo con Lei che “un comune grande come Castelnovo ne’ Monti di personale ne ha e non poco perciò non esistono attenuanti”… ma… il signore era andato a Casina.
(mv)
Quindi Casina non deve dare il servizio????????
(Luca Ganapini)
Con il Sig. Roberto c’è solo stato un momento di ironia che il Sig. Roberto ha puntualmente colto nel Suo commento delle 17:49. Tutto qui.
(mv)
Egregio signor Roberto, sono d’accordissimo con le sue affermazioni. In ogni luogo di lavoro l’orario va rispettato, soprattutto se il servizio è rivolto alla comunità. Non trovo logico recarmi in uffici in orario di apertura al pubblico e riscontrare assente l’addetto.
E’ capitato spesso anche a me di dover prendere permessi o ferie per poter recarmi a richiedere certificati o altro presso il comune di Casina. Devo rilevare che molti degli addetti sono disponibilissimi in qualsiasi orario, anche nelle ore fuori ricevimento, ma devo notificare che alcune volte è capitato di attendendere perchè l’addetta/o era momentaneamente impegnato/a in telefonate personali (con il proprio cellulare). Questo non preclude comunque la professionalità e la serietà degli operatori del Comune citato.
Cordialmente .
(Una cittadina residente, domiciliata in altra località)
Forse un bel cartello sulla porta!!!!!!!!!! Non si sarebbe perso tempo ad aspettare.
(Roberto Malvolti)
Crocefiggere le persone senza chiedere una spiegazione è molto semplicistico. Non dimentichiamoci che le persone hanno famiglia e non sono dei robot e può capitare un contrattempo a chiunque, poi esiste anche la mezz’ora di tolleranza. Io ho avuto modo di avere bisogno dell’ufficio anagrafe e sono rimasto molto soddisfatto per la professionalità, la cortesia e il tempismo!
(Angelo Bertoni)
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Siamo certissimi che l’episodio sia un’eccezione. Altrimenti perchè segnalarlo e pubblicarlo? E una rondine non fa primavera. E sul concetto di “crocifissione” (un anonimo, poi, dato che non vi è nessun nome e cognome), via, sig. Bertoni… Non si farebbe prima a dire “scusate” e finita lì? Un contrattempo può capitare a tutti. Casomai il problema è che molti cittadini sono stufi, anche per piccole cose (soprattutto in periodi come l’attuale), e non si fanno remore a farlo presente. Con questo nuovo tipo di generale “sensibilità” si dovrà forse fare sempre di più i conti. Proprio a questo proposito può consultare, se ritiene, il modesto parere reperibile ora in editoriale.
(red)
Egregio Signor Bertoni, la mezz’ora di tolleranza sì, sono d’accordissimo con lei, può esistere. Può esistere se l’operatore è impegnato con altre persone e può esistere se l’operatore è assente per motivi di lavoro, che in questo caso è sufficiente segnalare con un semplicissimo cartello appesto alla porta dell’ufficio. Non è che sia o è stato un dipendente pubblico pure Lei?
Cordialmente.
(Una cittadina residente, domiciliata in altra località)
Quello che è accaduto a Casina accade anche in altri piccoli comuni. Bisogna sapere distinguere tra chi, dipendente, manca per un imprevisto o una casualità e chi, di norma se ne va al mercato a fare la spesa o in qualunque altro posto che non sia il posto di lavoro ma… in orario di lavoro. Ora con tutti questi Enti, tra l’altro, è semplice motivare l’assenza dicendo semplicemente che: “Oggi Tizio è dovuto andare a Canicattì!” Comunque non mi risultano casi di comuni della nostra montagna che abbiano adottato le procedure di trasparenza del Decreto lgs 150/09: “Mettiamoci la faccia”, che dava la possibilità al cittadino di votare il servizio delle Pubbliche Amministrazioni. Ricordo che la normativa in oggetto lasciava libera scelta ad ogni PA di adottare o meno le torrette per la votazione…
(commento firmato)
In effetti avevo inteso male ho dato per scontato fosse il Comune di Castelnovo ne’ Monti. Non conoscendo la situazione di Casina chiedo scusa e ritiro ogni commento!
(Roberto)
Buongiorno, sono residente da pochi mesi nel Comune di Casina, mi sento in dovere solo di elogiare l’ufficio snagrafe. Vengo da una grande città dove il cittadino è trattato come numero e non come persona, qui ho trovato disponibilità, cortesia e professionalità e tutta la mia pratica si è svolta di martedì pomeriggio perchè pure io lavoro. Mi sono recata martedì 17 luglio molto prima delle ore 14,55 per rinnovo carta identità e ho ritrovato lo stesso funzionario con la stessa cortesia di sempre. ATTENTO Sig.re Ganapini, lei ha sbagliato Comune o giorno.
(Lorenza)
Mi scuso, ha ragione, ho sbagliato giorno era il 24/07/2012 ma la sostanza non cambia, l’ufficio era chiuso.
(Luca Ganapini)
Buongiorno a tutti. Forse sono stato fortunato…. ma tutte le volte (e non sono state poche) che ho avuto bisogno dell’ufficio anagrafe di Casina sono rimasto più che soddisfatto della cortesia e professionalità delle due signore addette al servizio. Penso che siamo fortunati ad avere un comune che funziona come quello di Casina.
(Ermes)
Di tutta la “storia” in questione quel che trovo veramente assurdo è la telefonata a casa della madre del signor Ganapini, che comunque la si voglia girare è dalla parte della ragione (senza lesa maestà alle impiegate, che al di fuori del caso sono gentili e disponibili). Chiunque sia la persona che ha compiuto la telefonata certo ha poco da insegnare sull’educazione. Comunque sia trovo alcuni commenti decisamente troppo “mielosi”; se a Casina le cose vanno bene è meglio per tutti, ma tutto è perfettibile a volte le critiche vanno prese non come un attacco ma come un occasione!
(Monja)