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“Forte preoccupazione per il taglio della Provincia di Reggio Emilia”

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Lorenzo Melioli

Riceviamo e pubblichiamo.

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Confagricoltura Reggio Emilia esprime forte preoccupazione per il taglio della Provincia di Reggio Emilia e gli effetti che questo avrà sul territorio e la sua autonomia. “La riflessione dopo quanto deciso dai criteri del governo - spiega il presidente provinciale Lorenzo Melioli - porta a ricordare il rapporto virtuoso ed efficace per il mondo agricolo con l'apparato burocratico all'interno della Provincia e il suo assessorato, con il quale abbiamo costruito buoni rapporti e una dialettica costruttiva e operativa. Ora questo cambio così radicale nell'ottica di un risparmio, ancora tutto da verificare, dovrebbe portare ad un ridefinizione dei rapporti con un ufficio regionale o centralizzato. L'incertezza per quanto accadrà - conclude Melioli – non può che generare molta perplessità”.

Confagricoltura si chiede che ruolo potrà avere Reggio subalterna ad altre province in una visione di precarietà che non garantirà la prosecuzione di quel lavoro implementato con l'assessorato provinciale all'agricoltura al nostro fianco nelle “battaglie” contro la Regione spesso miope, lenta e poco “imprenditoriale”.

Il pensiero di fare un passo indietro di 20 anni crea sconforto nell'associazione agricola e nei suoi associati a cui si somma l'incertezza di non sapere chi saranno i prossimi referenti: saranno persone preparate e competenti o sordi burocrati lontani dalla nostra realtà?

Confagricoltura Reggio Emilia non è legata a campanilismi o blasoni ma al lavoro che le aziende portano avanti con grande fatica e sacrificio in un momento economico difficilissimo. Per questo è prioritario il diritto di sapere dove saranno presentate le pratiche del settore e chi ne curerà l'iter.

Tutto questo è stato considerato nel taglio così drastico degli enti locali?

Confagricoltura non accetterà che a questi legittimi interrogativi venga risposto con frasi di circostanza perchè le aziende sono già attrezzate e il loro impegno, anche a rispettare la tassazione, non è mai venuto meno e non ha preso tempo.

Confagricoltura apprende poi con favore che il 30 luglio è stato fissato un consiglio provinciale urgente e aperto sulla questione: sarà il luogo opportuno per sviluppare ed esprimere le perplessità sperando ci siano quelle risposte che auspichiamo e che anche le altre associazioni di categoria possano richiedere gli stessi chiarimenti e non abbandonare con atteggimento remissivo e rinunicatario, quei valori di reggianità che da anni stiamo cercando di difendere e promuovere.

Confagricoltura si chiede infine che ruolo e che lavoro è stato fatto, dai politici reggiani, per difendere l'ente locale. Pare, dai risultati, che poco o nulla è stato fatto e se la politica ha abdicato al suo ruolo sul territorio, Confagricoltura non è disposta a farlo!