"A quasi due mesi dal terremoto che ha colpito l’Emilia, restano senza soluzioni due questioni di fondo: la delocalizzazione delle industrie e gli aiuti alle attività produttive.
Prima vi è stata l’Ordinanza con la quale il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha dato il via libera alle delocalizzazioni delle attività produttive dalle aree terremotate.
Dopo vi è stata la richiesta, da parte dell’intero Consiglio regionale, che suona come una bocciatura, di evitare che il trasferimento delle aziende sia per sempre.
Il Consigliere regionale del Pdl, Fabio Filippi ha dichiarato: “L’Ordinanza, di Errani, che prevedeva una delocalizzazione definitiva delle aziende terremotate, è stata, a mio avviso, sbagliata. Vi è stata troppa superficialità nelle decisioni di Errani, troppa improvvisazione e molta imperizia. Quello che serve, invece, è un’accelerazione nel riavvio delle produzioni nelle strutture non danneggiate ed il ricollocamento provvisorio, in ambito regionale, delle aziende che hanno sedi inagibili. E’ necessario inoltre proseguire nell’opera di semplificazione ed agevolazione delle procedure di reinserimento sul territorio regionale sia delle attività danneggiate che di quelle collocate in stabilimenti agibili. Conseguentemente a ciò, si deve disincentivare la delocalizzazione permanente delle attività produttive all’esterno delle aree colpite dai fenomeni sismici”.
…e andare a punto… mai?!
(mv)
Ha ragione Filippi, bisognava prendere esempio da ciò che è stato fatto in Abruzzo.
(Silvano)
Questo lo giro ad alcuni amici dell’Aquila, magari gli rispondono
(CM)