Celebrati a Paderna di Vezzano i funerali dell'83enne Gian Pio Longagnani.La salma del pensionato proveniente dalle camere ardenti del cimitero di Coviolo è arrivata, giovedì, nella parrocchiale di S. Michele de La Vecchia di Vezzano alle 10. La funzione funebre è stata celebrata dal parroco di La Vecchia (la sua parrocchia) mons. Gianfranco Casotti che nell'omelia ha ricordato la figura dello scomparso, del quale era grande amico, sottolineando che la fede di Gian Pio non era mai crollata nonostante le dure prove che la vita gli aveva riservato. La funzione religiosa è stata accompagnata dalla musica del vecchio organo alla cui tastiera c'era il maestro Sauro Rodolfi. La salma del pensionato è poi stata tumulata nell'attiguo cimitero vicino alla salma della cara figlia Delfina da poco scomparsa. Il pensionato era deceduto la sera precedente, 11 luglio, a Paderna verso le 19,30, mentre stava cenando in casa della cognata Angela in quanto la moglie Anna Zannoni da qualche giorno si trova ricoverata in una clinica a Reggio Emilia.
Il Longagnani era stato per tanti anni dirigente della Coldiretti e nella tragica serata del lontano 26 marzo del 1955 si trovava a Colombaia di Carpineti nell’osteria di Domenico Vezzosi a festeggiare la vittoria della lista “bonomiana”, con targa Dc, alle elezioni per le casse mutue dei coltivatori diretti. La festa fu funestata dagli spari che giunsero dall'esterno e che uccisero Giovanni Munarini e Afro Rossi entrambi di Casina mentre lui rimase ferito abbastanza gravemente e quell'episodio segnò per sempre la sua vita.Gian Pio oltre all'impegno professionale fino a quando ha potuto prestava il tempo libero al volontariato sia religioso sportivo e civile.Gian Pio lascia la moglie Anna il figlio Tommaso i 4 nipoti la cognata Angela la nuora il genero e i tanti parenti.
(Domenico Amidati )
