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Assegnata la borsa di studio in memoria del M° Annibale Ferrari

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E’ stata ufficialmente assegnata in questi giorni l’edizione 2011-2012 della borsa di studio intitolata al M° Annibale Ferrari e destinata a sostenere gli studenti più promettenti dell’Istituto superiore di studi musicali "Peri-Merulo", sede di Castelnovo. La commissione giudicante, composta dalla aesponsabile della sede castelnovese Maria Luisa Azzolini e dai docenti Giovanni Mareggini ed Armando Saielli, ha decretato vincitori ex aequo Marco Vescovi e

Marco Vescovi

Valentina Spagnoletti.

Marco Vescovi è studente del 6° corso di tromba con docente Fabio Caggiula.  Abita a Sant’Ilario e ha 19 anni. Per il concorso ha eseguito il Konzertstuke di W. Brant accompagnato al pianoforte dalla professoressa Donata Paderni.

Valentina Spagnoletti invece frequenta il 6° corso di pianoforte con Doriana Marin. Abita a Palagano (MO) ed ha 17 anni. Ha eseguito il brano di Brahms rapsodia op. 79 n. 2 e studio op. 25 n. 1 di Chopin.

Il premio per i vincitori consisterà in una forte agevolazione economica sull’iscrizione al prossimo anno di studi musicali ed inoltre si esibiranno in un concerto, quello ufficiale di premiazione, il prossimo autunno.

Sull’assegnazione della borsa di studio afferma Maria Luisa Azzolini: “Dobbiamo essere molto riconoscenti alla

Valentina Spagnoletti

signora Marisa Ferrari (figlia del compianto M° Annibale Ferrari, ndr): con questa iniziativa che tiene viva la memoria di suo padre Annibale, che tanto si prodigò per la diffusione della cultura musicale nel nostro territorio,  offre una preziosa opportunità a dei giovani musicisti e richiama l’attenzione di tutti sull’importanza e l’urgenza del sostegno alle istituzioni  culturali. Per il  Merulo è veramente incoraggiante trovare chi apprezza e rafforza la

sua missione con simili iniziative”. Ferrari fu anche tra i più forti promotori della nascita dell’Istituto Merulo a Castelnovo ed instancabile nel portare lo studio della musica nelle scuole di tutta la montagna. Racconta la figlia Marisa: “Dopo la scomparsa di papà nel 2009, abbiamo pensato di attivare questa borsa di studio perché per lui la musica ha rappresentato il senso profondo di una vita impegnativa ed avventurosa, che lo ha visto raggiungere una posizione a costo di grandi sacrifici. Con questa scelta il nostro intendimento è di trasmettere il suo amore per la musica, ma anche far

Annibale Ferrari

apprezzare ai ragazzi la possibilità di avere delle agevolazioni per i loro studi, perché anche per le difficoltà che attraversò, mio padre ha sempre cercato di insegnare che lo studio è un privilegio, e non un peso. Abbiamo voluto perpetuare la sua memoria perché crediamo che sia una persona che ha lasciato un segno profondo, forse nemmeno del tutto compreso finchè era in vita, e perché crediamo che sia importante per i giovani conoscere le loro radici”.

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Annibale Ferrari

Nato a Bibbiano da una famiglia contadina, fin da piccolo si appassionò allo studio della musica, in un contesto storico e sociale però che non lasciava molto spazio alle passioni “intellettuali” ed artistiche. Trovò dunque una forte ostilità verso questa sua vocazione, ma la voglia di imparare e studiare lo portò a scegliere una delle due opzioni che glielo avrebbero permesso. Una era il seminario, l’altra era l’arruolamento volontario nella Marina militare, dove entrò e fece subito parte del corpo musicale. Con grandi sacrifici ottenne anche nel 1944 il diploma di insegnante elementare. A Taranto dove iniziò l’insegnamento, conobbe Jolanda, che poi sposò e portò a vivere a Bibbiano. Alla fine della guerra ci volle qualche tempo prima di riuscire ad ottenere incarichi come insegnante, ma nel 1948 entrò nei ruoli magistrali della provincia di Reggio, iniziando a lavorare nelle scuole di Cà Ferrari, Selvapiana, Gottano, poi Roncroffio e Felina. Nel 1955 si trasferì definitivamente a Castelnovo, dove contribuisce ad organizzare e dirigere le bande musicali di Felina, Carpineti e Casina. Come insegnante poi iniziò a portare lo studio della musica nelle scuole, non solo a Castelnovo ma anche negli altri comuni della montagna, inizialmente in forma quasi di gioco. Poi, accorgendosi del talento di alcuni ragazzi, dagli anni ’60 si impegna per cercare di attivare nel capoluogo dell’appennino una scuola di musica. Un progetto che allora sembrava praticamente a tutti irrealizzabile, ma che poi grazie alla sua caparbietà, ed all’impegno di altri che colsero il suo spirito, in primis il maestro Paolo Gandolfi, quel progetto si è concretizzato nell’Istituto Merulo.