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“Per noi giovani che si fa?”

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“Non ci sono offerte nel nostro comune per la vita notturna. Le discoteche, un po’ in tutta la montagna, sono sparite. Abbiamo in Appennino tanti gruppi musicali che volentieri si offrirebbero per ingaggi e intrattenimenti presso locali, ma la crisi tocca anche questi ultimi…”. Per dirla in breve e senza girarci attorno: “Castelnovo è un paese abbastanza morto”. Sintesi della “malattia” del capoluogo montano secondo il pensiero di Mattia Davoli, che introduce la mozione presentata dal suo gruppo, “Castelnovo libera”, discussa giorni fa in Consiglio comunale.

Dopo la diagnosi, l’idea: “Pensiamo che un’idea potrebbe essere quella di permettere a bar e locali pubblici di protrarre l’orario notturno per proporre musica all’aperto anche fino anche alle 3. Non sempre e non a tutti: a rotazione. In modo da venire incontro da un lato alle necessità degli esercenti di poter programmare le serate e dall’altro di vivacizzare diverse zone del paese”. I proponenti sottolineano che in tal modo si verrebbe incontro a chi dei residenti può essere infastidito dal rumore, dato che dovrebbe sopportare un disagio minore. “Una volta ogni dieci settimane, diciamo”, sostiene Davoli, che forse ha già sondato i possibili interessati. Il che equivale a dire una volta durante l’estate.

Il vicesindaco Cosetta Gattamelati in risposta ha spiegato che ora, dopo l’emanazione del decreto “Salva Italia” il Comune in materia di programmazione di aperture ha meno possibilità di intervento, “ma siamo comunque assolutamente favorevoli alle liberalizzazioni”. “Tenendo fermo che l’ora di stop per i rumori esterni è l’1, alcuni locali in alcune occasioni già lavorano in deroga, fino ad notte inoltrata. Pensiamo alla Notte rosa o alle 3 previste ‘serate Family” (si tratta di discoteca all’aperto, ndr)”. Ancora la vice sottolinea: “Circa la discoteca estiva, non siamo con le mani in mano, stiamo sondando persone e luoghi ove potrebbe trovare posto uno spazio adatto, ma ancora non ci siamo”. Una punta di tirata d’orecchi per gli interpellanti: “Lo scorso anno ci chiedeste conto della serata ‘Papeete’ e per la festa della canapa…”. Un accenno anche da parte sua, poi, all’ovvio “diritto di riposare” di chi vuole farlo e al conseguente e altrettanto ovvio bisogno di contemperare le esigenze, “tenendo anche conto di aspetti quali la sicurezza”.

Siccome la mozione comporta un voto finale dell’assemblea, il sindaco chiede ai consiglieri del centrodestra che cosa intendono fare. “La ritiriamo – risponde Davoli – prendendo atto dell’impegno dell’Amministrazione ad approfondire la questione”.

 

1 COMMENT

  1. A Castelnuovo Monti sono venute a mancare le iniziative tipiche del periodo estivo le quali attiravano, coinvolgevano e divertivano sia i locali che i villeggianti che a suo tempo frequentavano il capolouogo montano & dintorni. Faccio alcuni esempi (forse i più giovani non se le ricorderanno): la mitica corrida (con il compianto Tonino che cantava Romagna mia), l’attesissima sfilata di moda (guardate ora a Casina…) e le Frescaspesa “serie” (non le insipide versioni più recenti) con la pesca per i bambini, caccia al tesoro per i più grandi, etc.
    Scusate, dopo questa mia parentesi nostalgica ben venga la proposta di Davoli/Rossi che si fa portavoce di un pubblico giovane, che probabilmente si sente stretto a Castelnuovo, e dalla mia esperienza tale proposta per essere messa in pratica necessiterà sia di trasparenza (ossia regole ben definite) sia coinvolgimento di tutti gli esercenti potenzialmente interessati ed avvallo della locale amministrazione a garante dell’iniziativa.

    (DC)