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“Fiocchi non ha pensato alle tante risorse destinate a Febbio?”. AGGIORNAMENTO: la replica di Piero Ferrari

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Paolo Ruffini

Interpella Rossi e Ruffini risponde (anche) a Fiocchi. Ieri sera, in sede di Consiglio comunale, la lista di opposizione di centrodestra guidata ora, dopo le dimissioni di Alessandro Davoli, da Luigi Cagni, ha presentato un’interpellanza e una mozione di tema comune: il turismo. Esposta la prima da Giuliano Rossi, che in sostanza poneva il problema, non nuovo in verità, della distribuzione delle feste e degli eventi nel corso dell’estate e dell’eventualità di estendere la stagione il più possibile, ha risposto nel merito l’assessore Paolo Ruffini. Esaurientemente, ha giudicato poi l’opposizione, che si è dichiarata soddisfatta della spiegazione.

La stoccata non è stata rifilata agli interpellanti presenti in sala, ma… al sindaco di Villa Minozzo. Ciò è accaduto quando Ruffini ha fatto cenno all’ovvia necessità di coordinare al meglio tutte le iniziative che i comuni montani mettono in cantiere e che una Comunità montana ormai in smobilitazione sta comunque ancora quest’anno proponendo in modo unificato nella propria promozione verso l’esterno. Facendo riferimento alle recenti dichiarazioni del primo cittadino villaminozzese circa il coinvolgimento del proprio comune nel circuito turistico montanaro, l’assessore castelnovese nel corso del proprio intervento ha dichiarato: “A Villa non si sono lamentati però quando si sosteneva la stazione di sci di Febbio. Fiocchi deve essere più onesto intellettualmente”.

 

9 COMMENTS

  1. A parte le polemiche, spero che questa scelta del sindaco Fiocchi porti finalmente a incrementare idee che portino turismo diverso e non solo feste paesane e burattini (con tutto il rispetto). Alcuni esempi: un bel festival di giovani band rock della zona (l’ho visto fare in Appennino ligure con grande successo) o anche nuove manifestazioni legate al turismo ippico, oppure iniziative per bambini e ragazzi legate a tematiche riguardanti la natura. Le idee legate al territorio possono essere infinite. In bocca al lupo Fiocchi!

    (M.S.)

  2. LA TRAVE E LA PAGLIUZZA

    È interessante sentire parlare da parte dell’assessore del Comune di Castelnovo ne’ Monti, Ruffini Paolo, di “onestà intellettuale” a proposito delle posizioni assunte dall’Amministrazione comunale di Villa Minozzo e ben rappresentate dal suo sindaco Fiocchi Luigi; ebbene parliamone.
    Egli è amministratore di un comune che è stato scelto come capo distretto non per volontà divina ma per scelta di tutti gli enti e per questo ha beneficiato di importanti servizi e investimenti: basta citare l’ospedale, le scuole superiori, la sede del distretto socio-sanitario, le sedi distaccate di servizi provinciali quali Inps e altro ancora. Tutto questo ha portato negli anni a un incremento dei servizi e delle attività presenti nel comune che amministra, mentre attorno, e in particolare il crinale, mostravano segni evidenti di spopolamento e invecchiamento della popolazione e un calo delle attività con situazioni che hanno portato paesi a non avere più alcun servizio. In una tale quadro personalmente mi sarei aspettato che chi amministrava il comune capo comprensorio ponesse fra i suoi obbiettivi anche quello di un riequilibrio territoriale che alla lunga è necessario per impedire che lo stesso Castelnuovo ne’ Monti diventi periferia.
    In realtà questo non solo non è successo ma si è operato in senso contrario; ecco alcuni esempi che spero faranno riflettere l’assessore e se non lui almeno la gente.
    Viabilità: fino al 1984 si parlava di fondovalli e aree industriali e grazie a questo si è arrivati fino a Gatta e costruito l’area industriale di Fora; da allora in avanti si è detto che tutto era impostato su SS 63 fino a Castelnovo ne’ Monti e nei raccordi con il comune capocomprensorio; abbiamo visto con quali risultati e ci è andata bene che questi signori con le loro idee non hanno gestito prima; vi lascio immaginare con quali risultati per la montagna.
    Comunità montana: doveva essere l’ente che portava avanti politiche di sviluppo e tenuta del territorio; qualcuno, spero l’assessore, mi spieghi perche al 31/12/2010 tale ente aveva proprietà solo su territorio di Castelnovo ne’ Monti, per €. 3.742.042,00, ove, oltre alla sede, si notano la proprietà di gran parte del centro fiera e del centro Coni, mentre nulla, che so un piccolo edificio o un impianto sportivo o altro, è di sua proprietà nei restanti comuni; sempre qualcuno ci spieghi perché la Comunità montana stessa ha investito €. 882.953, ora ridotti dopo varie svalutazioni a €. 97.408, nella società Cogelor proprietaria del Teatro Bismantova, ovviamente a Castelnovo ne’ Monti, e perché la Comunità montana stessa si è impegnata, con un accordo quadro a garantire mutui della Cogelor fino a un massimo di €. 80.000,00 annui dal 2007 al 2022 e poi nei fatti sino ad oggi a erogarli; sempre qualcuno ci spieghi perché invece l’impegno, assunto con tanto di delibera dalla Comunità montana, per dare un contributo annuo di €. 30.000,00 per quindici anni per interventi nella stazione di Febbio appena possibile è stato disdetto; inoltre perché risorse che dovevano essere utilizzate sul territorio della nostra montagna, oltre €. 200.000,00, sono state sottratte ai comuni stessi, dichiarando che saranno successivamente restituite, per poter costruire un garage del comune di Castelnovo ne’ Monti? Perché tutti i servizi che, in un modo o nell’altro sono gestiti assieme, sono presenti e quindi creano occupazione nel comune di Castelnovo ne’ Monti? Non era forse più opportuno decentrarli e presidiare il territorio montano, che so portando la gestione associata del turismo e lo Iat in un comune di crinale? Verifichi poi l’assessore le iniziative in campo turistico promosse nei manifesti dal servizio associato della Comunità montana e dica se le ritiene equilibrate e frutto di un lavoro di adeguata valorizzazione territoriale.
    No, caro assessore, noi abbiamo ben chiaro dove e come sono state utilizzate le risorse nella nostra montagna e per questo non accettiamo lezioni su Febbio ma la invitiamo a guardare, con la sua onestà intellettuale, la trave che ha davanti e non la pagliuzza dietro di essa.

    (Piero Ferrari)

  3. Ruffini non riesce a mettere in piedi la Frescaspesa 2012 e si preoccupa dell’onestà intellettuale di Fiocchi. A Febbio domenica x la gara di enduro di Pro Loco presenti c’era solo Val d’Asta e per Ferrari con Sologno solo il nome scritto in terra. Queste sono le nuove proposte? E litigate anche? Mah…

    (mc)

  4. Bravo Piero, come sempre centri perfettamente gli argomenti, non a tuo sostegno perchè non ne hai bisogno, ma concordo pienamente con i tuoi pensieri. L’amministrazione di Castelnovo ne’ Monti e della Comunità montana hanno sempre operato certamente non a favore dei crinale ormai ridotto al lastrico, presto raccoglieranno anche loro i frutti della mala semina. Persino in campo scolastico, nessuna solidarietà, hanno accorpato Vetto con Busana, superando la soglia minima di alunni per 5—6 numeri senza scomodare il centro della montagna, tra non più di due/tre anni saremo di nuovo al di sotto della soglia minima, grande decisione, lungimirante e definitiva.
    Comunque questo è il volere della “politica sulla nostra montagna” che da decenni ha deciso di trasformare il crinale in una riserva di rovi e di animali, il tutto avallato dai sindaci del crinale allineati. Qualcuno però ha avuto il coraggio di opporsi, la mia stima ai villaminozzesi, e speriamo altri seguano l’esempio. Stima anche a tutti coloro che, nonostante il periodo poco felice, continuano ad investire sul crinale.
    Cordialmente.

    (Fabio Leoncelli)

  5. Rispondo a mc in merito agli assoluti d’Italia che si sono svolti a Febbio il 16 e il 17 giugno…proprio così sabato e domenica!!!!! Forse se fosse venuto a Febbio sabato avrebbe notato che su quelle scritte sull’asfalto c’erano anche le proloco di Minozzo, Sologno, Santonio, Cerrè Sologno, Asta, Luca di Febbio e Tobia della Sorba. La loro presenza era programmata per sabato e non domenica. Chi ha voluto esserci anche il giorno dopo lo ha fatto di libera scelta.

    (Giuliana)