Home Cultura La Corte di Nasseta conquista la città

La Corte di Nasseta conquista la città

124
4


Ricordate i tempi di Tramonti o, prima ancora, di Confusion? Festival in Appennino nei quali Giovanni Lindo Ferretti diede importanti contributi, al pardi di importanti manifestazioni nel bolognese o nel tarantino. Nel week end il nostro ha incantato in città, sempre all'insegna della musica e della cultura. Ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia, infatti, è andata in scena  Saga. Il canto dei Canti, opera equestre di e con Giovanni Lindo Ferretti che racconta l’antico sodalizio tra uomini e cavalli, che fu protagonista delle terre dell’Appennino reggiano fin dalle epoche più remote.

Pellegri - Saga

L’opera – prima assoluta proposta da Comune di Reggio Emilia, Corte transumante di Nasseta e Ater – Associazione teatrale Emilia-Romagna - è una storia epica in due atti – “ciò che fu” e “scampati” - per voce, musica e visioni equestri, dell’Appennino e dei suoi abitanti – uomini e cavalli appunto - dai tempi degli etruschi al regno di Matilde di Canossa pensata e scritta da Giovanni Lindo Ferretti, con la Corte transumante di Nasseta, che la interpreta su musiche di  Lorenzo Esposito Fornasari.

Lo spettacolo, che ha goduto di due repliche, è stato messo in scena dalla  Corte transumante di Nasseta, una libera associazione tra uomini cavalli e montagne nata al Cerreto e residente a Collagna, nell’alta valle del Secchia, l’antica valle Orbana. Alleva, doma e addestra cavalli maremmani, i cavalli italiani da lavoro per eccellenza. Il maremmano non è tuttavia solo il cavallo italiano più famoso nel mondo, ma è protagonista dell’unica tradizione equestre che ha retto e attraversato la modernità nel nostro paese e che è riconoscibile ovunque grazie alla sua caratteristica bardatura. Questo cavallo, di cui sopravvivono oggi diversi esemplari indigeni, nati e cresciuti tra il monte Cusna e il Casarola, è oggi testimone di ciò che siamo stati e della storia di quello che fu un crinale cavalcante dall’epoca dei Celti e poi dei Romani, teatro del peregrinare di Maria Maddalena,  delle guerre Goto-Bizantine, tra corti Longobarde e abbazie Benedettine, e lungo i valichi dei Santi: da San Colombano Abate, in Bobbio, a San Pellegrino Eremita d’Alpe.

 

Gli uomini e cavalli interpreti di Saga. Il canto dei Canti sono:

Elegante, Scricciolo, Socrate, Tancredi, Ugolino, Verbena, Assenzio ed Assolo, cavalli maremmani; Enea, cavallo d’Appennino

Ferretti Lindo Giovanni, signore delle parole

Marcello Ugoletti, signore dei cavalli

Cinzia Pellegri, signora della Corte

Omar Natali, cavaliere della corte

con la straordinaria partecipazione di: Topolino tiro pesante rapido, Fanfara, cavallo tolfetano e il loro signore Roberto Concezzi.

Musiche e voci, Lorenzo Esposito Fornasari e Giovanni Lindo Ferretti.

 

Ferretti e Ugoletti con Tancredi - Saga

 

 

Fornasari e Ferretti - Saga

4 COMMENTS

  1. Ho avuto modo di assistere allo spettacolo e sono stata assolutamente rapita ed affascinata dall’atmosfera unica che è riuscito a creare, fusione perfetta tra parole, musica, rimandi al passato, anche grazie alla splendida cornice dei Chiostri, e contemporaneità, legame con l’Appennino, con le sue radici e le sue bestie, ed insieme universalità dei temi toccati. Davvero un momento pieno di suggestione, che spero di poter rivivere presto, riproposto anche in montagna.

    (Nuccia Mola)