Ricordate i tempi di Tramonti o, prima ancora, di Confusion? Festival in Appennino nei quali Giovanni Lindo Ferretti diede importanti contributi, al pardi di importanti manifestazioni nel bolognese o nel tarantino. Nel week end il nostro ha incantato in città, sempre all'insegna della musica e della cultura. Ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia, infatti, è andata in scena Saga. Il canto dei Canti, opera equestre di e con Giovanni Lindo Ferretti che racconta l’antico sodalizio tra uomini e cavalli, che fu protagonista delle terre dell’Appennino reggiano fin dalle epoche più remote.
L’opera – prima assoluta proposta da Comune di Reggio Emilia, Corte transumante di Nasseta e Ater – Associazione teatrale Emilia-Romagna - è una storia epica in due atti – “ciò che fu” e “scampati” - per voce, musica e visioni equestri, dell’Appennino e dei suoi abitanti – uomini e cavalli appunto - dai tempi degli etruschi al regno di Matilde di Canossa pensata e scritta da Giovanni Lindo Ferretti, con la Corte transumante di Nasseta, che la interpreta su musiche di Lorenzo Esposito Fornasari.
Lo spettacolo, che ha goduto di due repliche, è stato messo in scena dalla Corte transumante di Nasseta, una libera associazione tra uomini cavalli e montagne nata al Cerreto e residente a Collagna, nell’alta valle del Secchia, l’antica valle Orbana. Alleva, doma e addestra cavalli maremmani, i cavalli italiani da lavoro per eccellenza. Il maremmano non è tuttavia solo il cavallo italiano più famoso nel mondo, ma è protagonista dell’unica tradizione equestre che ha retto e attraversato la modernità nel nostro paese e che è riconoscibile ovunque grazie alla sua caratteristica bardatura. Questo cavallo, di cui sopravvivono oggi diversi esemplari indigeni, nati e cresciuti tra il monte Cusna e il Casarola, è oggi testimone di ciò che siamo stati e della storia di quello che fu un crinale cavalcante dall’epoca dei Celti e poi dei Romani, teatro del peregrinare di Maria Maddalena, delle guerre Goto-Bizantine, tra corti Longobarde e abbazie Benedettine, e lungo i valichi dei Santi: da San Colombano Abate, in Bobbio, a San Pellegrino Eremita d’Alpe.
Gli uomini e cavalli interpreti di Saga. Il canto dei Canti sono:
Elegante, Scricciolo, Socrate, Tancredi, Ugolino, Verbena, Assenzio ed Assolo, cavalli maremmani; Enea, cavallo d’Appennino
Ferretti Lindo Giovanni, signore delle parole
Marcello Ugoletti, signore dei cavalli
Cinzia Pellegri, signora della Corte
Omar Natali, cavaliere della corte
con la straordinaria partecipazione di: Topolino tiro pesante rapido, Fanfara, cavallo tolfetano e il loro signore Roberto Concezzi.
Musiche e voci, Lorenzo Esposito Fornasari e Giovanni Lindo Ferretti.
Spettacolo strepitoso!
(S.S.)
Ho avuto modo di assistere allo spettacolo e sono stata assolutamente rapita ed affascinata dall’atmosfera unica che è riuscito a creare, fusione perfetta tra parole, musica, rimandi al passato, anche grazie alla splendida cornice dei Chiostri, e contemporaneità, legame con l’Appennino, con le sue radici e le sue bestie, ed insieme universalità dei temi toccati. Davvero un momento pieno di suggestione, che spero di poter rivivere presto, riproposto anche in montagna.
(Nuccia Mola)
Facendo parte dello staff della corte transumante di nasseta, ho assistito ad uno spettacolo fantastico… Ringrazio tutti i partecipanti!!!
(Mattia Pellegri)
Come è possibile reperire un eventuale programma per le esibizioni future? C’é un sito o qualcosa a tal proposito?
(Maurizio)