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“Competenze e incompetenze”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Credo che ci siano argomenti di cui un politico ha il dovere di discutere; sia per dovere che per le responsabilità prese di fronte ai propri elettori. I recenti fatti riguardanti Iren e la discarica di Poiatica  sono un argomenti di questi. Quando viene affidato con leggerezza un appalto di gestione e raccolta dei rifiuti a ditte i cui titolari risultano indagati per associazione mafiosa se ne deve parlare; quando  si prospetta un futuro con  un quantitativo di rifiuti conferiti sul nostro territorio come quello che arriverà a Poiatica se ne deve parlare e  la cosa più logica è che un ente come la Comunità montana, dove sono rappresentati tutti i comuni,  debba farlo. Per questo e per altri motivi,  in data 17 maggio, ho presentato un’interpellanza protocollata lo stesso giorno avente come oggetto:  “Conduzione, manutenzione e ciclo di vita della discarica di Poiatica”.
Il 23 maggio mi arriva questa risposta:
"- l’oggetto dell’interpellanza 'conduzione, manutenzione e ciclo di vita della discarica di Poiatica' non riguarda attività di competenza diretta di questo Ente ma di altri soggetti (Iren, Provincia, Comune di Carpineti) dai quali la scrivente deve assumere informazioni per poter formulare una risposta adeguata;
 - i tempi intercorrenti dalla data di recepimento dell’interpellanza (17 maggio) alla data del Consiglio (25 maggio) non consentono di acquisire le informazioni necessarie che non sono in possesso di questo Ente;
- l’intenzione, nonostante l’incompetenza della materia in capo alla Comunità montana, è di affrontare in Consiglio l’argomento dell’interpellanza ma di poter dare una risposta con cognizione di causa e ciò richiede dei tempi più lunghi per la sua formulazione, superiori a quelli disponibili da qui al 25 maggio.
Nel comunicarle pertanto che l’interpellanza non verrà posta nell’ordine del giorno del 25 maggio 2012 per le motivazioni soprariportate, mi impegno a portarla in discussione nella prossima seduta del Consiglio e cioè entro il prossimo mese di giugno".

Che strane applicazioni che hanno le regole italiane: il tempo in cui, per un consigliere, vengono messi a disposizione gli atti del consiglio, quando va bene,  è di pochi giorni prima e su questi argomenti il consigliere deve esprimere un voto che è sempre un’azione di grande responsabilità... Per rispondere ad una interpellanza invece, alla Signora presidente, serve un mese di tempo adducendo il motivo che si devono chiedere informazioni a tutti quelli che la riguardano... Mah ?!

Andiamo avanti e per quanto riguarda le competenze cito semplicemente il capitolo del nostro Statuto relativo  alle finalità e ruolo della Comunità montana  dove al punto 3, lettera A, si legge:  "Promuovere, favorire e coordinare le iniziative pubbliche e private rivolte alla valorizzazione economica, sociale, culturale, ambientale e turistica del proprio territorio, avendo riguardo alla sua tutela”. Non dovrebbe essere sufficiente questo per  essere materia di competenza? Se vogliamo ulteriormente approfondiree  parlare di competenze  dirette, ricordo che quando la discarica è sorta la Comunità montana era committente dei lavori di realizzazione del 1° e 2° lotto… (inizio lavori 10 marzo 1995)  e c’era competenza diretta anche qualche tempo dopo nel cederla ad Agac  che in cambio prometteva anche la metanizzazione della montagna  e la portava a termine, però solo dove c’era un sicuro ritorno economico... E’ da qui in avanti  che sono finite le competenze… comprese quelle nei riguardi della salute di noi  montanari?

Capisco che politicamente parlare di Iren crei difficoltà a molti e capisco che si voglia tenere sotto tono il problema “discarica di Poiatica”, però il compito di affrontare vicende gravi come quelle accadute  rimane primario per chiunque si occupi di politica ed ancor più se sono politiche di territorio; invece la nostra Comunità montana di fronte a fatti come questi ha bisogno di informarsi per rispondere ad una interpellanza, mentre nell’interesse della “comunità montanara” avrebbe dovuto farlo immediatamente pretendendo chiare spiegazioni… Però  se non è così ricordatemi a cosa serve la Comunità montana…

Finisco con un augurio… Per una volta vorrei tanto vedere i nostri politici ritrovare “l’orgoglio montanaro”, quello che hanno seppellito insieme ai due milioni di metri cubi di rifiuti di Poiatica, quello venduto, ad Enìa prima ed a Iren poi, per i due soldi che passavano ai comuni… (sì… passavano… perché ora che sono finiti i soldi,  destinati alla montagna passano solo camion carichi di immondizia…). Che pena mi fanno quando leggo i giornali e li sento piangere per le vicende economiche di Iren, però non posso esimermi dal ricordare loro che: chi è causa del suo mal pianga se stesso… Ma purtroppo grazie a loro piangeremo anche noi.

(Antonio Domenico Manini, consigliere gruppo consiliare “Libero ed indipendente”)