Riceviamo e pubblichiamo.
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Il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio si è vestito dalla festa e con il senso dei momenti epocali, ha “staccato la spina” all’inceneritore di Cavazzoli. L’assessore provinciale Mirko Tutino con la disinvoltura di chi fa non di suo annuncia che i rifiuti di Reggio Emilia saranno delocalizzati nella discarica di Poiatica di Carpineti. Il quadro di governo montano, di fronte a tanta generosità, tace e incassa il bel risultato. Tacciono il presidente della Comunità montana, Sara Garofani, il sindaco di Castelnovo ne' Monti Marconi, quello di Carpineti Montemerli, quello di Toano, tutti gli altri e anche il presidente del Parco Giovanelli.
Il portare i rifiuti di Reggio Emilia a Poiatica deve essere fatto con il consenso degli amministratori locali e delle popolazioni residenti, dopo le necessarie verifiche nella sicurezza ambientale che deve essere sempre e comunque garantita. Non vorremmo accadesse che si ricadesse ancora nello stupido errore di voler calare a forza sul territorio un'operazione senza averla spiegata alla gente, così com’è stato per l’impianto a biomassa di Fora di Cavola, al quale le amministrazioni hanno dovuto rinunciare perchè calato sul territorio, provocando il no degli abitanti. E se la gente della montagna dicesse di no a questo carico di rifiuti, Graziano Delrio li prenderebbe a casa sua? O pensa che i montanari siano acefali e quindi disposti ad accettare tutto?
Per approfondire questo tema che consente un percorso democratico e di partecipazione alle decisioni importanti, i consiglieri comunali Udc della montagna promuovono una pubblica assemblea che si terrà lunedi 28 maggio, alle ore 20,30, sul tema “Chiude Cavazzoli, apre Poiatica”, presso il ristorante Vezzosi di Colombaia di Carpineti, alla quale invitiamo tutti i cittadini e gli amministratori. Sarà una buona occasione di discussione.
(Robertino Ugolotti)