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Il bandierone degli alpini reggiani ha sfilato per le strade di Bolzano, portato in alto da uomini reggiani con il tricolore sulla camicia e il cappello slpino in testa; questa bandiera, questi uomini e il loro entusiasmo hanno risvegliato in tanti cittadini tirolesi stima e ammirazione per questi uomini di montagna.
A forgiare lo spirito di fratellanza e di amicizia degli alpini ha contribuito proprio la montagna, dove le difficoltà sono sempre maggiori e per superarle serve unione, fratellanza e amicizia; in questo la montagna è e sarà sempre maestra di vita.
L'adunata nazionale degli alpini a Bolzano è stata una grande lezione di vita; chiunque ha potuto constatare come una città e un'intera provincia montana può essere amministrata creando ricchezza e sviluppo nel rispetto dell'ordine, della pulizia e dell'ambiente; mentre i cittadini di Bolzano hanno compreso che nell'Italia in cui viviamo ci sono associazioni, come quella degli alpini, a cui puoi affidare le chiavi di casa o il portafoglio, avendo la certezza di riaverlo indietro integro.
Oggi, pur essendo in tempo di pace e speriamo di rimanerlo, più che mai abbiamo bisogno degli alpini e dei valori che essi rappresentano, il terremoto morale che sta colpendo gran parte delle nostre istituzioni ha bisogno degli esempi di fratellanza e di altruismo che ci vengono da questa grande associazione; quando la strada si fa in salita, lo zaino più pesante e la crisi economica giorno per giorno più pressante, abbiamo bisogno di solidarietà, moralità, impegno civile, amicizia e non essere rivali o peggio ancora sentirci nemici in casa nostra.
A noi alpini non viene più chiesto di donare la nostra vita per i valori della Patria e della Libertà come fu chiesto ai nostri padri, ma dobbiamo guardare al futuro e tramandare ai nostri figli e a tutte le nuove generazioni quei valori umani e quelle tradizioni che i nostri "veci" ci hanno trasmesso con il loro esempio di vita.
Se sapremo fare questo, supereremo tutte le crisi, a partire da quella morale, a quella economica, alle diversità etniche e del separatismo; le nostre adunate servono proprio a questo; oltre a ritrovare vecchi amici e per rinsaldare questi valori e farli comprendere a tutti.
(Lino Franzini, capogruppo degli Alpini di Ramiseto)
Da alpino non posso che condividere le parole che hai scritto sulla bellissima adunata di Bolzano. Sono stato ospite di amici e sull’amministrazione di Bolzano e soprattutto sul problema etnico qualcosa si può aggiungere. L’organizzazione è stata ottima, ma lo è stato a Latina, a Cuneo, a Bassano come anche a Parma e Reggio Emilia; io mi sono spostato con i mezzi pubblici e qualche problema l’ho avuto. Bolzano è in una regione a statuto speciale e possono reinvestire sul territorio gran parte delle entrate derivate dalla tassazione. Fra i cittadini è diffuso il concetto che pagare le tasse a tutti permette a tutti di ricevere migliori servizi; costruire, guidare, amministrare secondo le leggi è opinione comune che porti beneficio a tutti. Ad inizio sfilata erano presenti solo 4 gonfaloni dei comuni, segno che la gran parte della provincia (tedesca) non era così contenta della sfilata degli alpini italiani. Mi si raccontava, ad esempio, che senza il “patentino” di lingua tedesca non puoi fare il primario in ospedale.
Adunata bellissima, bellissima città, ma io sta volentieri a Castelnovo.
(Alpinocervimauro)
All’adunata ci sono andato con il gruppo di Castelnovo Monti, per me è sempre una emozione partecipare all’adunata nazionale. Torino ci stava l’emozione dei 150 anni, a Bozen ci stava il confrontarsi con una comunità italiana ma con forti inserimenti di oltre Alpe. Ogni adunata è diversa dalla precedente ma noi alpini la viviamo con la stessa intensità che sia a Bozen oppure in Sicilia, viva gli alpini.
(Enrico Zini)
Finito di slifare con il gruppo di Ponte nelle Alpi, la gente di Bolzano ci ha chiesto: quando ritornerete? Anche domani! Abbiamo risposto! Ed un giovane del posto ci accompagnò per oltre un chilometro per aiutarci a trovare il parcheggio del pullman perchè eravamo in ritardo! Devo aggiungere che molti hanno gettato dei fiori sulle bandiere orizzontali italiane. E questo m’ha fatto venire le lecrime agli occhi! Grazie Bolzano , grazie ANA!
Da un 76enne!
(Luciano Martinelli)
Il motto dell’Adunata Nazionale degli Alpini a Bolzano – Bozen 2012:
“Viele Herzen, ein Gefuhl” (Tante penne, un solo sentimento)
(Ubaldo Montruccoli)
Posto stupendo, gente che sicuramente ci insegna come vivere il proprio territorio (vedi pulizia dei posti, gestione delle strutture e investimenti sul territorio, ecc. ecc.), per quanto mi riguarda adunata stupenda per i posti, per quanto riguarda la gente il 50% non si sente italiana quindi non mi hanno dato le emozioni di altre citta (poche bandiere, gente che alle domande rispondeva in tedesco, ecc. ecc.).
Ciao.
(Paolo Diambri)