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Anarchia, scritte anche a Castelnovo

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L'immagine comparsa nottetempo

 

Il pensiero anarchico è evidentemente sinonimo di imbecillità. Dopo la cruenta gambizzazione dell'ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, lo scorso 7 maggio a Genova, e una ipotetica quanto farneticante rivendicazione degli anarco-insurrezionalisti, una scritta ad altezza di una mano non troppo alta dà brutta mostra di sè sulla chiesa della Risurrezione, a Castelnovo. Pagine nere a tinte rosse che vogliamo cancellare in fretta.

9 COMMENTS

  1. Gent.le redazione, personalmente ritengo che qualsiasi pensiero se porta ad imbrattare le mura di un edificio sia sinonimo di imbecillità, soprattutto se quell’edificio è un luogo di culto. Ma associare la parola “imbecillità” ad “anarchia” a priori, senza se e senza ma, mi sembra un po’ superficiale: per molti la parola anarchia è sinonimo di ideali come solidarietà, uguaglianza, antimilitarismo. Che poi il pensiero anarchico abbia fornito ad alcuni estremisti esaltati (che purtroppo non mancano mai da nessuna parte) il pretesto per compiere o rivendicare atti ignobili, è tutt’altro discorso. Ma dare dell’imbecille a chiunque esprima simpatia per il pensiero anarchico è dare dell’imbecille anche ad anarchici non violenti come, per citare i più conosciuti, Lev Tolstoy, Noam Chomsky, Fabrizio de Andrè. O allo scrittore e sindacalista Erich Muhsam, ebreo tedesco torturato e assassinato in un campo di concentramento.

    (Sara Poli)

    P.S. – Penso che di fronte alla catena di suicidi di artigiani e piccoli imprenditori, che lo stato sia assassino lo abbiano pensato in molti.

  2. La prima frase di questo “articolo” lo qualifica: la trovo quasi autoreferenziale. Si possono, e si devono, condannare gesti miserabili come la gambizzazione dell’ad di Ansaldo, e si può dissentire da fatti tutt’al più evitabili come la scritta sulla parete, ma sempre con ben altri toni ed argomentazioni, specialmente quando si esprimono le proprie opinioni tramite un mezzo di informazione.

    (Daniele Giovanelli)

  3. “L’anarchie, c’est l’ordre sans le pouvoir”, scrisse Pierre-Joseph Proudhon, e direi che come pensiero non può essere definito imbecille. Se poi chi ha scritto voleva dire che imbecilli sono coloro che imbrattano edifici pubblici è un altro discorso, ma d’altronde quanto scritto non lascia spazio a interpretazioni. Per quanto riguarda invece il discorso della gambizzazione, imbecillità è molto riduttivo. Si sta parlando di terrorismo, però se si dovesse dire che tutti gli anarchici sono terroristi, che tutti i comunisti sono terroristi, che tutti gli esponenti di estrema destra sono terroristi, che tutti i mussulmani sono terroristi, che tutti i cristiani sono terroristi… probabilmente al mondo non ci sarebbe nessuna persona onesta.
    Allora, forse, l’imbecillità sta nel generalizzare.

    (Alessandro Torri Giorgi)

  4. Concordo con i commenti che mi hanno preceduto. Trattasi di palese e grave infortunio giornalistico. Per porre rimedio si potrebbbe ricordare la figura di un eroe della nostra montagna: Enrico Zambonini anarchico e partigiano, vittima della barbarie nazifascista.

    (Luigi Bizzarri)

  5. Nota della redazione: la frase effettivamente si presta ad equivoci, dei quali ci scusiamo. La frase corretta sarebbe stata meglio espresso così: “Il pensiero anarchico espresso sui muri è evidentemente sinonimo di imbecillità”. (red)