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“Poiatica: il nostro Appennino gettato nell’immondizia”

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente contributo di una lettrice.

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Valle del fiume Secchia. Il panorama è suggestivo: svettano la Pietra di Bismantova, i gessi triassici, il monte di S. Vitale e il monte di Valestra, simboli di un Appennino che cerca da anni di valorizzare le emergenze paesaggistiche e naturalistiche, risorse importanti anche per il turismo. Se si abbassa un po' lo sguardo verso il fiume, invece, c’è un'altra montagna, una montagna di rifiuti, che è quella che noi avremo "l'orgoglio" di lasciare ai nostri figli.

Siamo abituati a vedere semplicemente un'enorme cava, ma solo oggi ho avuto la possibilità di vedere cosa c'è davvero in quell'enorme buca. Insieme a svariati camion carichi di immondizia siamo entrati nella discarica di Poiatica e immediatamente ti rendi conto di essere in un posto che non immaginavi nemmeno potesse far parte della tua terra, un paesaggio lunare, che non sospettavi fosse così vicino alle nostre case. Il percorso per salire fino alla sommità è lungo e una volta arrivati in cima ti dicono che sotto ai tuoi piedi ci sono già 40 metri di immondizia sepolta, ma ti rassicurano sul fatto che c'è ancora molto, molto spazio per accoglierne altra e che si prevedono ulteriori ampliamenti. Enormi macchine operatrici stendono i rifiuti, tra cui c'è di tutto: pneumatici, carta, plastica, vetro e lattine. L'odore è insopportabile e nauseabondo. E allora ti chiedi: ma è davvero questo che vogliamo per la nostra terra?

I nostri rifiuti rappresentano il nostro passato, il consumismo più sfrenato e la cultura dell'usa e getta, ma purtroppo una volta arrivati qui rimarranno per sempre nel nostro futuro. Non mi tranquillizza affatto sapere che la politica demanda ad aziende private la gestione di una bomba ecologica come questa e ancora meno le affermazioni di chi ci accompagna e ci dice che, in fondo, stanno solo facendo "il loro mestiere", che non è altro che quello di ottenere un alto guadagno con costi il più ridotti possibile.

Forse la colpa principale è quella della nostra politica, che sceglie di utilizzare le discariche piuttosto che investire nella raccolta differenziata e nell'educazione civica dei cittadini, per insegnare loro a ridurre la quantità di rifiuti che inevitabilmente devono essere conferiti in questi luoghi. Fino a che prevarrà la pigrizia, l'irresponsabilità e la scelta della via più comoda, continueremo ad avere discariche enormi, con tutte le conseguenze ambientali e sanitarie del caso.

Una volta usciti, mi lascio alle spalle la discarica di Poiatica, e il sentimento che mi porto a casa è quello di una grande rabbia, mista a sconforto e senso di colpa. Me ne ricorderò ogni volta che dovrò gettare qualcosa nel pattume, e saprò che alla fine non sto facendo altro che gettarlo proprio di fronte a casa mia. Sono sicura che da oggi i contenitori per la raccolta differenziata di casa verranno utilizzati più spesso.

(Silvia Ibatici)

 

24 COMMENTS

  1. E’ ora che TUTTI i comuni prendano una decisione seria sul tema dei rifiuti.
    O cambiano mentalità e investono su un piano di rifiuti zero o rimangono nel giurassico e mettono a rischio la salute di tutti.
    A Settembre dobbiamo trovarci tutti e risolvere la questione una volta per tutte..

    ( Mattia Rontevroli )

  2. Finchè dalla montagna venivano sepolti in pianura era tutto ok,
    ora che han preso la via inversa non va più bene?
    Le discariche non si vogliono,l’inceneritore neppure,il patume per strada nemmeno…
    Perchè l’abbiano dovuta fare proprio nei pressi del secchia non l’ho caito,ma visto che i rifiuti non scompaiono facendo scocchiare le dita… posson esser seppelliti anche in montagna una volta tanto.

    (Simone Landi)

    • ritengo che la discarica di Poiatica sia degenerata sia per dimensioni che per “portata” di immondizia; era nata come discarica provinciale e come tale avrebbe risolto il problema rifiuti per moltissimi anni nel nostro territorio; purtroppo il bussines è troppo grosso, dopo aver deturpato il territorio con una escavazione d’argilla selvaggia per decenni si è pensato bene di ripristinare le voragini lasciate ricreando le montagne ma di pattume. Mi auguro che i nostri amministratori sappiano mettere un freno a questo “mostro” che cresce a dismisura, una macchina da soldi per che lascia le briciole sul territorio direttamente interessato!!

      (Roberto)

    • Ciao Simone, grazie per il tuo commento… Sono assolutamente d’accordo con te sul fatto che non sia una questione di pianura o montagna… Ovviamente io ho riportato la mia esperienza legata a ciò che mi è più vicino, cioè la discarica di Poiatica, che ho avuto l’occasione di visitare alcuni giorni fa. Allo stesso modo gioisco per lo spegnimento dell’inceneritore di Reggio… La questione è troppo importante per essere ridotta ai termini di qualche chilometro di distanza. Occorre cambiare rotta nella politica di gestione dei rifiuti, a partire dai produttori di beni di consumo, affinché vengano ad esempio ridotti i volumi degli imballaggi, fino all’incremento della raccolta differenziata. Il problema va ridotto alla radice e non possiamo sentirci tranquilli solo perché l’immondizia viene bruciata o sepolta solo un po’ più in là…

      (Silvia Ibatici)

  3. Alla politica la responsabilità degli obiettivi e delle strategie di territorio. Ai privati la responsabilità delle scelte e delle azioni quotidiane. Pesiamo TUTTI allo stesso modo, e se a Poiatica è sepolto di tutto la colpa non è solo degli amministratori ma anche di una società “civile” che alla meglio è distratta e poco informata, alla peggio superficiale e menefreghista. INFORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE verso un cambiamento di mentalità sono una necessità immediata, così come occorre una DECISA VOLONTA’ POLITICA di andare nella direzione RIFIUTI ZERO, su tutto il territorio della montagna!!
    Solo in un ambiente pulito e sano si può pensare di costruire il futuro, ma ognuno deve fare la propria parte.
    (Lucia Manicardi)

  4. Sappia signor Landi che la montagna ingloba ma poi restituisce tutto alla pianura…. magari con tanto di interessi. E’ doveroso ricordarle che se vengono inquinate le faglie acquifere a monte chi è al piano non ne rimane indenne e… “ha voglia di depurare” ma diossina e atrazina non glele toglie nessuno; quindi non canti tanto vittoria! I nostri governanti dovrebbero esigere, dall’ente preposto alla nettezza urbana, tutti i contenitori di ogni specie in ogni punto raccolta. Probabilmente si raccoglierebbero più rifiuti differenziati con giovamento del territorio.

    (L.D.)

  5. Seppellire i rifiuti genera posti “allucinanti” come quello descritto dalla signora Silvia Ibatici; quindi imbruttimento del territorio e soprattutto inquinamento delle falde acquifere ad opera della fuoriuscita di percolato. Che purtroppo, in misura più o meno imponente, dopo poco o tanto tempo, avviene sempre. Incenerire i rifiuti immette inquinanti in atmosfera che sono altamente cancerogeni, oltre a generare le ceneri (1 tonnellata ogni 4 di rifiuti bruciati!) che a loro volta devono essere sepolte in discarica, con le stesse conseguenze citate sopra.
    La strategia che ci potrà salvare da tutto questo sarà RIFIUTI ZERO: consiglio a tutti di informarsi sull’argomento, poiché su internet è un argomento ampiamente illustrato. A partire dal sito citato sopra da Mattia Rontevroli, arrivando a tanti altri, così come cercando nelle edicole e nelle biblioteche libri sull’argomento, che per fortuna inizia ad essere sempre più trattato.
    Solo una consapevolezza comune di tutto questo farà sì che fra qualche anno (speriamo non troppi) chiunque capisca che ciò che mette nella raccolta differenziata è un’opportunità e non un rifiuto, mentre ciò che finisce nel sacchetto dell’indifferenziato è la causa principale di quanto descritto sopra…

    (Giuliano Rossi)

  6. …una breve riflessione da casalinga… visto che gli imballi, a volte, sono composti da più materiali non è sempre facile capire come smaltirli. Per esempio il tetrapak va nell’alluminio o nella carta (in alcune zone viene messo nella carta, in altre nell’alluminio)?
    Ora finalmente possiamo buttare anche piatti e bicchieri in plastica nel contenitore preposto, ma fino a poco tempo fa non era così. Bisognerebbe obbligare i produttori a scrivere sugli imballi come vanno smaltiti, sarebbe un aiuto. Sarebbe utile anche fornire ad ogni famiglia i contenitori per la raccolta differenziata. Meno cassonetti e più raccolta porta a porta.

    (Monja Beneventi)

    • Monja non è possibile scrivere sugli imballaggi, perchè ogni provincia o regione differenzia in modo diverso; Iren ha sciuramente distribuito a tutti gli abitanti il rifiutologo o qualcosa di simile, se non l’ha fatto puoi cercare sul sito, sempre di Iren, dove mettere cosa… Nel caso specifico del tetrapack è risaputo che da noi, in provincia di Reggio Emilia, va messo nella carta, ma non è così in ogni parte d’Italia. In Trentino, a esempio, va buttato nell’indifferenziato…

      (a.c.)

  7. Mattia Rontrevoli… Lo so che esiste internet… Come esiste la possibilità di trasferircisi in quei posti… o se meglio crede anche la possibilità di entrare in politica e far sì che diventi tutto rose e fiori… cosa aspetta quindi? Torno a ribadire di non aver mai sentito montanaro lamentarsi quando venendo a Sassuolo vede quella montagna di fianco al Secchia… montagna o ex discarica!!!!!!! Quindi far ora discorsi generalizzati è pura demagogia e con un minimo di obiettività lo sapete tutti voi che se non era lì a Poiatica nessuno avrebbe nemmeno saputo cosa fosse il percolato. Riguardo alla differenziata, bah.. nelle aziende se differenziano gli scarti glieli pagano pure al momento del ritiro… Io allora perchè dovrei pagare il sistema di raccolta e star pure a differenziargli i rifiuti?!?! Non dico che mi paghino, ma almeno raccoglieteli grauitamente… allora comincerò a dividerli…

    (Simone Landi)

  8. Mattia, ma perché aspettare settembre, possiamo cominciare ad interessarcene prima. I cittadini di Toano hanno ripetutamente chiesto e finalmente ottenuto (speriamo senza ulteriori rinvii) un incontro con l’assessore provinciale Tutino, proprio per essere informati in merito al piano d’ambito sulla gestione dei rifiuti nella nostra provincia, perché anche la nostra provincia dovrà allinearsi alle direttive europee che prevedono come quota minima obbligatoria il 65% di raccolta differenziata.
    Il 9 giugno, in mattinata, ci sarà un incontro pubblico, chiunque potrà partecipare e intervenire se lo riterrà opportuno. Credo che valga la pena di “perdere” un po’ del nostro tempo e cominciare ad interessarci tutti personalmente dell’ambiente in cui viviamo perché la nostra salute dipende
    principalmente proprio da quello.

    (Lorena Lugari)

  9. Silvia e Simone…
    Brava Silvia, con il tuo racconto hai dato la sensazione giusta di quello che si prova di fronte ad una discarica come Poiatica, qui non c’è politica o altro, ci sono milioni di metri cubi di rifiuti a commemorare la vergogna di una società che si definisce moderna e progredita… Chi ne sembra gioire come Simone “perchè così li abbiamo anche noi montanari” lascialo perdere… Io abitavo nei dintorni di Sassuolo tempo fa e meno male che sono venuto via… Nè allora nè dopo ho mai sentito nessun sassolese protestare per le montagne di sacchetti neri pieni di rifiuti ammucchiati lungo il Secchia, così come nessuno diceva niente per tutto lo smalto al piombo seppellito nei cortili delle ceramiche… Nessuno ha detto niente nemmeno quando in mezzo ai rifiuti hanno costruito il nuovo ponte… Il benessere chiude tanti occhi e oscura tante menti… e qualcuna in maniera irreversibile… Mi dispiace aver ricordato a Simone lo smalto seppellito nel sottosuolo sassolese… ora ci starà male perchè quello noi ancora non l’abbiamo… Vedi, Silvia, ognuno ha le proprie idee ed ognuno la propria coscienza… Se Simone ha un po’ come tutti noi dei figli o dei nipoti, lo invito a ritrovare la sua… Non so se l’ha smarrita oppure se l’ha barattata con l’egoismo che traspare dai suoi interventi… Noi cerchiamo di non diventare così… Lottiamo GRATUITAMENTE per cambiare questo sistema e differenziamo e riduciamo i rifiuti ANCHE SE NON CI PAGANO, lo dobbiamo a noi stessi ed a chi verrà e facciamolo con la speranza che a persone come il signor Simone torni il lume della ragione.

    (Antonio Manini)

  10. Caro Manini…
    A parte che io non abito nè a Sassuolo nè nel comprensorio ceramico quindi non gioisca per la situazione della “bassa” perchè a me non me ne potrebbe fregare di meno… Se è cosi importante comunque abito a Farneta e lavoro a Roteglia. Ho solo detto che a Sassuolo NON HO MAI SENTITO NESSUNO LAMENTARSI e lo ha ribadito anche lei, se non mi sbaglio… e che nessun montanaro si lamentava in quel periodo, chissà come mai??? Me lo dica lei questo… Quindi non capisco cosa mi faccia ‘sti moralismi sulla coscienza, etc. La discarica ora è lì a Poiatica… per anni sarà lì… Sia che vi lamentate o meno… Quando sarà satura cambierà ubicazione e vedremo se saranno altri piagnoni come voi o responsabili come lo furono i sassolesi…

    (Simone Landi)

  11. …Quindi, per Simone, RESPONSABILITA’ significa accettare stoicamente di subire l’impatto che una discarica ha sull’ambiente e sulla salute della persone che vivono nelle sue vicinanze… e restare ORGOGLIOSAMENTE in silenzio (non ho ben capito se per ignoranza o per autolesionismo), rifiutandosi di vedere che esistono anche altre soluzioni al problema rifiuti…? Se questa è responsabilità, speriamo che tra noi ci siano tanti irresponsabili… Qui, come a Sassuolo, come ovunque!! Altrimenti, si salvi chi può…. (e non solo per le discariche, ma per l’atteggiamento generale di fronte ad un qualsiasi problema!!!).

    (Sara Benassi)

  12. Per Lorena.
    Ciao, Lorena, mi sono espresso male. Intendevo di partire a settembre belli decisi per fare in modo che DEFINITIVAMENTE i comuni prendano un percorso differente. Ovviamente dobbiamo incontrarci prima!! Passata questa settimana… Ci sentiamo di sicuro.
    Un abbraccio e come sempre GRAZIE!!

    (Mattia Rontevroli)

  13. Per Landi.
    Per prima cosa non è necessario entrare in politica per avere a cuore l’ambiente, questo è un discorso anni 60… Preferisco da sempre lavorare e confrontarmi con le varie associazioni, più vicine ai cittadini e lontane dalle promesse elettorali. Qua le cose sono due. O si aspetta che tutto cambi senza far niente rimanendo davanti alla tele o si muove il c… e si comincia a fare resistenza su questi temi.
    A lei la scelta.

    (Mattia Rontevroli)

  14. Certo, una volta tocca a me… quella dopo te… non può toccare sempre a gli altri avere la discarica in zona!!! E non è che lamentandovi o magari facendo blocchi come a Napoli (comodo anche loro, non vogliono i rifiuti e nemmeno le discariche…) che cambierete la situazione… Torno a domandare.. visto che continuate a generalizzare spudoratamente senza risondere… Chi di voi si lamentava, organizzava assemblee, visite etc. etc. quando la discarica era a Sassuolo e la vostra monnezza andava lì??????
    Questo è quello che ho chiesto nel mio primo post, ma anzichè rispondere provandolo, continuate ad attaccarmi personalmente… Lo so da solo che sarebbe meglio non esistessero discariche…
    Grazie!!!!!!!!

    (Simone Landi)

  15. Sig. Landi, seguendo il suo schema mentale tutt’al più si sarebbero dovuti lamentare i sassolesi visto che ora a farlo sono i montanari rispetto a Poiatica… Ora io anagraficamente non sono in grado di sapere se lo fecero o meno, ma francamente ha poca importanza… 30 anni fa “andava bene” la discarica, andava bene costruire casa sopra gli smalti di scarto delle ceramiche, andava bene recarsi al lavoro tutti i giorni sotto all’eternit che si sbriciolava, andava bene bruciarsi i polmoni nelle fonderie, riempirsi si piombo nelle smalterie o prendersi la silicosi in ambienti polverosi, ma ora lei lo farebbe? Immagino di no, la società e le innovazioni nel frattempo sono andate avanti, per fortuna, ed anche l’attenzione all’ambiente e alla salute… Quindi se ci sono dei metodi per annullare o per lo meno ridurre drasticamente la produzione di rifiuti perchè non prenderli in esame? Poiatica probabilmente non verrebbe chiusa ma per lo meno non verrebbe ampliata facendola diventare la più grande discarica d’Italia e una delle più grandi d’Europa (cosa certo da non andare orgogliosi), anzi si andrebbe incontro ad un suo ridimensionamento… E mi creda il mio non è mero campanilismo visto che su quello lei incentra il suo discorso.

    (Pierpaolo Prandi)

  16. Beh, se non riusciamo a fare venire i cittadini in montagna almeno riusciamo a fare venire i loro rifiuti: http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2012/05/13/news/tutti-i-rifiuti-a-poiatica-in-attesa-del-tmb-1.4506916. Non so quanto sia una buona notizia per la montagna la chiusura dell’inceneritore di Cavazzoli. Forse era meglio tenerlo ancora attivo in attesa dell’avvio dell’impianto di TMB. Qualunque ritardo sull’impianto (e in Italia talvolta capita) si tradurrà in più rifiuti da pianura e città a Poiatica. Spero che i sindaci di montagna ci abbiano pensato bene prima di avallare la decisione presa dalla Provincia con Iren. Mi sembra un azzardo…

    (Stefano C.)

  17. Certo, sig. Prandi, 30anni fa andavano bene eternit, discariche, etc, ma ora è quasi una prassi arrivar a 90 o più anni… Io dubito fortemente che ci arriveremo tanto facilmente anche noi con la “mercanzia” che ci fanno mangiare e quella che ci fanno respirare ORA e non 30 anni fa!!!!!! Conosco personalmente un autista di Iren e mi diceva che molto rifiuto arriva al compattatore reggiano dal parmense e poi spedito a Poiatica… A volte anche già compattato (e che ci compatteranno i parmigiani?). Ecco queste sono cose che trovo ingiuste, non che la discarica sia in montagna o in città… quella è una ipocrita scusante… Ad un montanaro di Farneta o Busana non gliene frega niente se la discarica sia a Poiatica o a Sassuolo… Come non fregherebbe niente a voi se fosse a Farneta e non in pianura. Pronto a venir personalmente a scusarmi se il 90% di voi non abita a Cavola, Corneto e Colombaia… Altro che difensori della causa montana e paladini della differenziata disinteressatamente…

    (Simone Landi)

  18. Mi dispiace deluderla, signor Simone, ma io non ho mai gioito e non gioirò mai dei guai altrui… Se ai sassolesi andava bene così e se se ne sono stati “responsabilmente” in silenzio io non ne sono contento e “responsabilmente” non farò la stessa cosa, non me ne starò zitto e se allora avessero cominciato a protestare sarei stato insieme a loro, così come sarò a protestare insieme a tutti quelli che non vogliono che si continui col seppellitre e bruciare i rifiuti. Ora, dopo averle assicurato che la nostra “munnezza” non è mai andata a Sassuolo poichè ogni comune aveva la propria piccola discarica vicino ai fossi e malgestita, rispondo alla sua domanda: allora non c’erano assemblee e non protestavano nè sassolesi nè montanari perchè c’era molta ignoranza in materia, ma grazie a Dio ed alle assemblee le cose, anche se lentamente, stanno cambiando… Purtroppo c’è ancora gente che “responsabilmente” accetta di subire passivamente un sistema di smaltimento dei rifiuti vecchio, pericoloso ed “irresponsabile” ritenendolo un male necessario e forse lo fa come nel suo caso solo perchè non la pagano per differenziare… Per questo parlavo di coscienza, perchè sono convinto che la salute non vada mai messa in vendita… Nè la nostra e nemmeno quella degli altri… Nemmeno quella dei sassolesi.
    Non è importante però mi permetta una domanda: io c’ero e posso dirlo, ma lei che va da Farneta a Roteglia e viceversa, come ha fatto sapere se i sassolesi si lamentavano o no… Per sentito dire…? Mi perdoni, ma leggendo quanto scrive mi viene in mente un verso della Divina Commedia… “Non ti curar di loro ma guarda e passa…”. Lei lo fa con le discariche ed i rifiuti, a me viene da farlo con quelli come lei… Se non è così e vuole farmi cambiare opinione, si interessi del problema e venga con noi che la porteremo ad ammirare Poiatica… Allora cambierò idea su di lei e lei sulla necessità delle discariche…

    (Antonio Manini)

  19. Sign. Landi, ho letto i suoi commenti sono rimasto allibito per la quantità di baggianate espresse! Per quanto riguarda il conferimento dei rifiuti nelle discariche bisogna sapere che queste zone diventano delle vere e proprie bombe ecologiche oltre che essere una pratica antieconomica, in quanto il materiale che viene seppellito non viene riutilizzato. Questa condizione comporta un intaccamento a nuove materie prime e spreco di energia. Tutto questo si può evitare con la raccolta differenziata che RECUPERA il materiale e ne permette il riutilizzo. Per quanto riguarda il fattore denaro con la tariffa puntuale il cittadino viene premiato. Più ricicla meno paga (vedere CAPANNORI). Mentre ora si paga MOLTO PER FARSI DISTRUGGERE IL TERRITORIO. Dunque riciclare, riutilizzare, ridurre si può in piccoli comuni come CAPANNORI ma anche in grandi metropoli come SAN FRANCISCO! Per le persone come il sig. Landi che pensano che fare discariche etc. sia una metodo civile, consiglio di farsi una discarica vicino casa e quando i gas nocivi e il percolato inquineranno la loro terra, di non fare I PIAGNONI ma di fare un altra discarica!! L’ ALTENATIVA ESISTE, BASTA VOLONTA’ E COLLABORAZIONE.

    (Massimo Govi)