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Luciano Correggi confermato alla guida del Gal

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La nota ufficiale parla di rinnovamento per il Gal antico Frignano e Appennino reggiano. L’assemblea dei soci dello scorso 16 aprile ha deliberato, infatti, la nomina del nuovo consiglio di amministrazione e del collegio sindacale.

Questi i nomi dei consiglieri eletti, che rimarranno in carica per i prossimi 3 anni.

Luciano Correggi (presidente Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano)

Gian Domenico Tomei (Assessore Agricoltura Provincia di Modena)

Salvatore Palmieri  (Associazione Agricoltori Pavullo)

Antonio Bellettini  (Lapam del Frignano)

Franco Buontempi (Confcommercio)

Luciana Serri (Presidente Comunità Montana del Frignano)

Armando Gualmini (Associazione Coltivatori Diretti del Frignano)

Daniela Spallanzani (Funzionario Provincia di Reggio Emilia)

Mirco Pisi (Cna di Reggio Emilia)

Sergio Fiorini (Lega Cooperative di Reggio Emilia)

Sara Ermelinda Garofani (presidente Comunità montana Appennino reggiano)

Claudio Gaspari (Cia di Reggio Emilia)

Arnaldo Ricchi (Unione Cooperative Modena)

Athos Bernardi (Banca Popolare Emilia Romagna)

Ivan Ballotti (Legacoop Modena)

Francesco Fontanili (Coldiretti Reggio Emilia)

Giovanni Teneggi (direttore Confcooperative Reggio Emilia)

Il neoletto consiglio di amministrazione, nella prima seduta del 23 aprile, ha, poi, provveduto alla nomina del Presidente e del Vice Presidente. Confermato nel ruolo di presidente Luciano Correggi, mentre la vicepresidenza va a Gian Domenico Tomei, assessore dell’Agricoltura della Provincia di Modena.  Del consiglio sindacale fanno invece parte invece Vito Rosati (presidente), Luciana Medici (sindaco effettivo), Franco Cadoppi (sindaco effettivo), Mara Rosati (sindaco supplente) e Faustino Beneventi (sindaco supplente). Confermato, infine, Gualtiero Lutti  nel ruolo di direttore.

* * *

In proposito, riceviamo e pubblichiamo (6 maggio 2012). 

In casa Pd il  rinnovamento può avere speranze, ma a patto che sia  nel segno della continuità

Oggi vediamo “rinnovato” alla guida del Gal un volto nuovo, si fa per dire, ossia Luciano Correggi, già sindaco di Busana, già assessore in Comunità montana, già presidente dell’Unione dei comuni dell’alto crinale e ora  riconfermato per un ulteriore mandato alla presidenza di un ente,  il Gal per l’appunto, la cui attività non è francamente tra quelle più  note.

Non bastava la rielezione di Fausto Giovanelli  come  presidente del Parco nazionale a certificare  l’inamovibilità dell’olimpo politico montano,  che si è probabilmente convinto di essere insostituibile nel  gestire le criticità e le aspettative della nostra montagna.

Visti i risultati fino ad ora ottenuti dai rispettivi enti, sia Giovanelli che Correggi avrebbero responsabilmente  potuto  farsi da parte, così da vedere se altri riuscivano a  far meglio di loro, dal momento  che  i problemi incombono. Forse un giorno ci diranno che avevano effettivamente pensato di tirarsi fuori ma non si sono trovati sostituti alla loro altezza.

Fra l’altro stavolta non troveremo nemmeno il triumvirato del Pd a fare un po' di autocritica sul come  si sono svolte le candidature, visto che un autorevole membro dei tre, la presidentissima Sara Garofani, è stata  a sua volta  riconfermata alla guida  di un ente reso ormai inutile e che già doveva essere soppresso, vale a dire  la Comunità montana. Dobbiamo pensare che la sua riconferma sia dipesa dall’ottima riuscita che ha avuto come  amministratice del comune di Vetto, stando a quanto ci raccontano le cronache, anche di questi giorni.

Se la situazione non fosse davvero preoccupante per il futuro della nostra montagna, quanto alla  sua tenuta occupazionale, economica, turistica…. e al mantenimento dei servizi alla persona, potremmo credere di essere nel bel mezzo di un sogno o di  una commedia napoletana, in attesa che passi la “nuttata” e si ritorni ad una politica coscienziosa, augurandoci che nel frattempo l’antipolitica, e i Grillo di turno, non abbiano  il sopravvento.

A noi, intanto,  non  resta purtroppo che sperare, incrociando forte le dita per le sorti della nostra bella montagna,  mentre i  “rampolli” del Pd montanaro devono rassegnarsi ad aspettare ancora perchè in casa loro vige ancora il ferreo principio della continuità.

(Robertino Ugolotti, enti locali Udc)

 

8 COMMENTS

  1. Fiorini Sergio ??? Ancora? Enti utili per parcheggiare e riciclare personaggi politici. Dopo il parco del gigante, il consorzio fare Appennino ora la lega cooperative? Una persona che ha fatto debiti con tante ditte dell’ Appennino può rappresentarle nel gal???

    (Caterina Manari)

  2. Per l’ennessima volta dobbiamo assistere alla conferma per altri tre anni delle cariche di un ente la cui attività operativa è sconosciuta ai cittadini della montagna. Vale la pena mantenere in vita questo ente da quale si evince un palese riciclaggio di politici di lungo corso? qual è stato il rapporto costi/benefici?

    (Maura Natalini)

  3. Come é noto il Gal Antico Frignano Appennino Reggiano é una società mista composta a maggioranza dalle associazioni di categoria reggiane e modenesi e, in minoranza, dalle amministrazioni pubbliche. Si tratta di una formula basata sul concetto che richiede l’Europa per i fondi Leader per la progettazione dal basso. Possiamo certamente discutere sulla riuscita di siffatta formula, peraltro in sè innovativa, ma resta il fatto che nel CdA del Gal sono rappresentati i soci, cioé le associazioni. Per quanto mi riguarda, come cooperatore da più di 30 anni, sono stato designato dalla mia organizzazione al pari dei rappresentanti degli artigiani, dei commercianti, degli agricoltori sia reggiani che modenesi. Inoltre l’incarico non prevede nessuna indennità o rimborso (forse anche per quello sono tra i nominati). Infine non so di che debiti parli chi ne parla. Io a carico suo e dei cittadini non ne ho certamente lasciati. Per quelli privati, come é ovvio che sia, ognuno pensi a casa sua.

    (Sergio Fiorini)