Mercoledì 2 maggio, gli alunni di terza di Busana, Ramiseto e una classe terza di Castelnovo, presso la Scuola media di Busana, hanno incontrato Liliana Manfredi, l’ultima superstite della strage della Bettola. Presenti, ad accogliere Liliana il sindaco di Busana, Alessandro Govi, il Dirigente della scuola Media di Busana, Lorenzo Franchini, poi Paolo Ruffini, assessore allo sport del comune di Castelnovo, Caterina Bottazzi, assessore alla cultura di Busana e, sul finire, anche il saluto di Giorgio Notari, valoroso partigiano e presidente provinciale dell’ANPI. La notte del 23 giugno 1944, i partigiani Enrico Cavicchioni, Pasquino Pigoni, Guerrino Orlandini (Lupo, Maestro e Drago), dopo uno scontro a fuoco con i tedeschi alla Bettola, vennero uccisi, e, ne seguì, una rappresaglia nazista: trentadue persone, tutte ospiti della locale locanda, vennero uccise. Liliana Manfredi, ha raccontato ai ragazzi, di essere nata una seconda volta, quando, dopo la strage della Bettola, un nazista incaricato di controllare che nessuno si fosse salvato, l’ha trovata, nel bosco, ferita l’ha raccolta e appoggiata sul ciglio della strada, salvandola. Liliana ha scritto la sua storia nel libro “Il nazista e la bambina” e ha dato una grande lezione di vita, in modo pacato, ai ragazzi: “ Non provo alcun rancore, né verso i partigiani, né verso i tedeschi: era la guerra, una guerra che rende le persone crudeli”. E poi, una raccomandazione a i ragazzi: “Voi siete la nuova generazione e dovete vivere in pace”.
Paola Gualdi
Caterina Bottazzi, assessore alla cultura del Comune di Collagna, e Giacomo Notari, presidente Anpi.
(o.c)