Il Primo Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione.
E oggi è più che mai attuale, visto che ciò che è messo a rischio è il diritto in assoluto: quello del lavoro. La Cisl, per il Primo Maggio 2012, chiede un futuro per il mondo del lavoro. "Lavoro e crescita per uscire dalla crisi" sarà lo slogan della Manifestazione del 1° Maggio condiviso tra le Segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil.
LA SITUAZIONE NEL REGGIANO
Attuale anche per la nostra provincia, considerato i dati che la riguardano: oltre 10 mila cassaintegrati il mese scorso, 25.861 disoccupati (nel 2008 erano circa 10.000), dei quali il 18% sono giovani con meno di 29 anni, un accesso al lavoro in prevalenza precario, più di 5.000 sono i lavoratori in mobilità.
Sempre più spesso, chi accede ai servizi di via Turri o alle sedi periferiche, chiede tutele maggiori. I contenziosi più frequenti sono legati ai mancati pagamenti di retribuzioni o a lunghi ritardi e periodi di attesa da parte delle aziende nel rispettare gli impegni assunti. E mentre molti rapporti di lavoro sono sempre più a tempo determinato, parallelamente i diritti e le tutele sono molto precarie. Al sindacato le persone chiedono di essere aiutate a ricercare un lavoro, di avere indicazioni in merito alle aziende che assumono in questo periodo.
LA PROPOSTA
Ma è necessario che in questo momento la festa del Primo Maggio sia comunque l’occasione per lanciare un messaggio di speranza. E anche la speranza può nascere dalla lettura del nostro territorio. Nonostante riscontriamo ancora troppi ritardi su innovazione e ricerca, a Reggio Emilia c’è un valore aggiunto, quello dato dalle caratteristiche della gente della nostra terra: la volontà di non arrendersi; la capacità, da riscoprire, di far rete, che nel passato ha fatto nascere la cooperazione, la buona cooperazione; la creatività, che spesso ha permesso di individuare strumenti utili per uscire da altre situazioni di crisi. Ma per rendere efficace questo valore aggiunto è necessario fare un Patto, che coinvolga tutti coloro che hanno un ruolo determinante in questa fase: istituzioni, imprese, sindacati… e il mondo della finanza e delle banche.
Non ultimo il tema della coesione sociale, sia quella tradizionale che quella delle nuove genti. Essa, infatti, aiuta ad affrontare le difficoltà, sapendo di poter contare su una rete di solidarietà diffusa che è quella delle famiglie, delle parrocchie, degli stessi immigrati solidali nell’aiutarsi tra loro e nell’aiutare noi. Questa solidarietà non deve essere considerata un valore scontato, ma un valore sul quale innestare la ripresa.
Solidarietà, cittadinanza attiva e convivenza coesa, possono diventare parole chiave nel costruire un modello futuro di sviluppo e di crescita “intelligente, sostenibile e inclusiva”.
IL PRIMO MAGGIO
A Reggio Emilia festeggeremo in occasione del Primo Maggio il 35° anniversario del Patto di Solidarietà tra Reggio Emilia ed il Sud Africa, con la presenza del vice segretario nazionale del Cosatu (congresso dei sindacati sudafricani), Zingiswa Losi. Il Cosatu assieme all’ African National Congress, è stato protagonista della lotta contro l’apartheid e per la democrazia, mostrando, attraverso la figura illuminata del presidente Mandela, la capacità ricostruire il paese attraverso la strada della pacificazione, piuttosto che della violenza. Modello anche oggi, di piena attualità.
Margherita Salvioli Mariani
Segretaria Cisl Reggio Emilia