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Ecco tre ladri di oro rosso, per esempio

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A Canossa nel gennaio dello scorso anno, nel cimitero di Compiano di Canossa lo scorso agosto, a San Bartolomeo di Villa Minozzo a settembre. I furti di oro rosso vanno sempre più di moda, al pari del valore del rame utilizzato in aziende, cimiteri o grondaie. Ma non sempre bene finiscono i furti. E, così, per una volta, sappiamo nome e cognome di chi è stato pizzicato con le mani nel sacco. E' successo a Castellarano dove è andata male la trasferta delittuosa di tre modenesi che avevano messo le grinfie sull’impilato elettrico di uno stabilimento ceramico con il chiaro intento di impossessarsi di rame. Il prezioso metallo particolarmente in auge per i lauti proventi che assicura rivendendolo al mercato del riciclaggio.

L’intervento dei Carabinieri ha consentito di bloccare due dei tre ladri arrestati in flagranza di reato identificando e denunciando nel proseguo delle indagini il complice datosi alla fuga all’arrivo dei Carabinieri. Questa in sintesi la premessa dei fatti culminata con l’arresto del 25enne Giuseppe De Luca di Maranello e del 36enne Francesco Francini chiamati a rispondere dei reati di concorso in tentato furto aggravato e porto ingiustificato di strumenti da scasso, ristretti al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

Un terzo complice identificato in un 32enne di Maranello, G.M. le sue iniziali, è stato denunciato in stato di libertà per le medesime fattispecie delittuose. L’origine dei fatti ieri mattina quando poco prima delle 11.30 ai Carabinieri della Stazione di Castellarano perveniva una telefonata che segnalava forti rumori provenire dalla ceramica “Nuove Idee” ubicata in via Giotto di Castellarano. Immediatamente sul posto si portavano i carabinieri di Castellarano che accedevano all’interno dello stabilimento notando un uomo, poi identificato nel sunnominato De Luca, che arrampicato su dei tubi in acciaio era intento a tranciare dei cavi elettrici per ricavarne rame contenuti in apposite canalette danneggiando l’impianto elettrico. Analoga operazione era in corso ad opera di un secondo uomo, poi identificato nel predetto Francini, il quale ala vista dei Carabinieri cercava invano di nascondersi. Un terzo soggetto, colui che da terra pare “coordinasse” i lavori, alla vista dei carabinieri riusciva a fuggire perdendo però durante la fuga il telefono cellulare che veniva recuperato e sequestrato dai carabinieri di cast4elalranon che conducevano i due in caserma dove ala luce della flagranza di reato venivano arrestati. Durante le ricerche del fuggitivo i militari notavano una Alfa Romeo 156 parcheggiata all’esterno che risultava essere intestata ad una donna risultata convivente di un 32enne di Maranello guarda caso lo stesso a cui era intestata l’utenza telefonica rinvenuta nel cellulare perso durante la fuga dal terzo ladruncolo. Su quest’ultimo convergevano le attenzioni investigative dei carabinieri di Castellarano che acquisivano a suo carico incontrovertibili elementi di responsabilità che lo vedevano essere denunciato in stato di libertà, ala luce della trascorsa flagranza di reato, in ordine ai citati riferimenti normativi violati in concorso con due arrestati.