“La nostra si conferma terra di campioni. Oltre allo sciatore olimpionico Giuliano Razzoli e a Davide Guiducci, vincitore del titolo mondiale con la squadra italiana di volo in deltaplano, dobbiamo annoverare in bacheca anche il trentatreenne Andrea Marcenaro di Poiano, che ha sfiorato nei giorni scorsi la medaglia d’oro agli europei di corsa con cani da slitta”: il sindaco Luigi Fiocchi commenta con estrema soddisfazione l’ennesimo successo ai massimi livelli degli atleti di casa.
Marcenaro, di origine genovese ma da circa sei anni residente nel villaminozzese, è salito sul secondo gradino del podio al campionato sleddog di media distanza, che si è svolto a Gryon, in Svizzera, “nella categoria A - precisa il giovane sportivo - su tre prove, in altrettante giornate, di trentacinque chilometri ciascuna, con slitta trainata da otto cani”.
Sottolinea poi il primo cittadino: “Andrea ha ribadito la medaglia d’oro conquistata la scorsa stagione agli europei di Fanano, nel modenese, sempre sulla media distanza, nella categoria con slitta trainata da sei siberian husky. E’ un ragazzo che nel giro di pochi anni, anche con la conquista di due titoli nazionali, è diventato uno dei più forti mushers, ovvero conduttori di slitta, italiani. Complimenti a lui, anche a nome di tutti gli abitanti del comune di Villa Minozzo”.
Sulle nevi svizzere il team, cioè l’equipaggio di Andrea Marcenaro, ha disputato una gara “epica”, perché “già nella prima manche di venerdì - racconta il campione villaminozzese - partita alla mezza, orario insolito, e con temperature relativamente elevate, un hushy è andato in stress dopo soli sette chilometri. Non avrebbe più collaborato, per cui l’ho caricato in slitta proseguendo con sette cani. Pur attestandomi al secondo posto, ho pagato tantissimo. Partito con sette husky anche il sabato, stavo comunque raggiungendo il team svizzero in testa ma, nel superare un altro convoglio sono stato costretto ad andare sulla neve fresca, ad alta velocità, ed ho subito l’infortunio di un secondo cane. Alla fine, nella terza e ultima manche di domenica, pur con sei siberian husky su otto, sono riuscito a mantenere il secondo posto di categoria”.
Conclude la medaglia d’argento Marcenaro: “Vorrei dedicare questo successo a Ghost, il mio vecchio rotweiler, che ora non c’è più, con cui ho girato a piedi tutto l’Appennino. Inoltre ai miei genitori, Massimo e Lucia, che mi seguono sempre con grande passione. Una dedica speciale, infine, all’amico e sostenitore Luca Tosi di Velluciana”.