Basta sottrazione di terreno civico a favore dei cacciatori. A lamentarlo è una "lobby", in questo caso non armata, fatta di amanti del bosco: i tartufai che, nella nostra provincia, sono 1200 e crescono vertiginosamente.
I ricercatori dell'oro bianco (o nero) in merito alla "sottrazione all’uso civico di terreno in località 'Monte Zuccalone' in comune di Castelnovo ne’ Monti, per la realizzazione del 'nuovo quagliodromo intercomunale' da realizzarsi da parte di Atc RE 4 montagna – Ambito territoriale di caccia" votata dal consiglio comunale di Castelnovo, fanno sentire la propria voce per nome di Roberto Ferretti, vicepresidente dell'Associazione tartufai reggiani, che scrive a Redacon: "Ci terrei a far presente ai nostri amministratori che il territorio deve essere fruibile a tutti - lamenta il vicepresidente -, preciso che il monte Zuccalone è un’ottima zona per la cerca dei tartufi".
Ma quanti sono i tartufai nella nostra Provincia?
"Ricordo agli stessi politici - prosegue Ferretti - che a Reggio Emilia siamo ormai circa 1200 tartufai regolarmente 'paganti' che si vedono sottrarre ogni anno grosse quantità di territorio alla libera cerca dei tartufi, complice il fiorire di aziende faunistiche venatorie con estensioni enormi, il problema mai affrontato della battuta al cinghiale che chiude intere vallate con le tabelle di 'battuta al cinghiale in corso' messe giù all’ultima ora (se va bene) senza preoccuparsi della sicurezza altrui. Se dovesse succedere un incidente grave mi chiedo chi se ne assumerà la responsabilità".
"Sottolineo che ogni anno la nostra provincia in media rilascia dai 50 ai 100 nuovi cartellini di abilitazione per la ricerca del tartufo senza minimamente porsi il probblema della gestione del territorio per non precludere a nessuno di praticare la propria passione. Avvisaglie di screzi tra la lobby dei cacciatori e le molteplici persone che frequentano il bosco per i più svariati interessi ci sono già stati in passato, mi auguro che la riduzione ulteriore di territorio libero a tutti non faccia peggiorare la situazione".
Esistono molte attivita sportive, ma alqune sono inquinanti…questa in particolare grava sul territorio, l’inquinamento dovuto da piombo che si concentra nell’area di interesse del quagliodromo, deve essere tenuto in considerazione dai figli di quelle persone che cercano di deliberare strutture del genere.
(Trifolabianca)
Segnalo che la proposta di “sottrazione all’uso civico del terreno in località Monte Zuccalone” non è stata votata dal Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti ma rinviata alla prossima seduta con richiesta di disamina del progetto complessivo.
(Federico Tamburini, lista “Persone e montagna”)
Vedo che la notizia sta travalicando il nostro territorio. L’ho ritrovata su un sito milanese di appassionati cacciatori: ecco il link http://www.cacciapassione.com/notizie/associazioni-venatorie/3380-caccia-e-territorio-reggio-emilia-tartufai-contro-cacciatori.html.
(Pierangelo)
Mi sono sempre chiesta per quale motivo non ci sia nessuna tutela nei confronti dei frequentatori non armati dei boschi. Almeno nelle zone in cui transitano sentieri segnati (vedi sentiero dei Ducati), bisognerebbe poter girare senza l’incubo di trovarsi a piedi o in bici in mezzo a una battuta al cinghiale. Invece purtroppo non è così. C’è chi ha più diritti degli altri! Una vera ingiustizia, non solo nei confronti di chi cerca tartufi e paga un tesserino, ma nei confronti di ogni libero cittadino.
(Mara)
In ogni individuo sono nascoste due personalità. Chi si diverte sparando a delle povere bestiole indifese ha sicuramente una personalità perversa.
(F.G.)
E tutti questi convinti animalisti, che vogliono un canile a tutti i costi, non si sentono in dovere di difendere la vita di queste povere quaglie? E’ uno sport crudele che alimenta ed educa alla violenza.
(Commento firmato)
Infatti mi stupisco della latitanza delle associazioni animalistie e ambientali, sia alla discussione che in campo in maniera attiva.
(Laura)
Anch’io sono stupefatta e inorridita da tanta crudeltà. Tanto rispetto verso un cane, magari malato e malandato, da intraprendere un trattamento sanitario ai limiti dell’accanimento, tanta ferocia verso queste povere quaglie indifese… E, perchè no, nell’uomo potremmo provocare l’eutanasia con la massima indifferenza.
(Commento firmato)