Continua il dibattito in casa Pd. Ospitiamo un nuovo intervento del segretario montano Valerio Fioravanti.
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In riferimento alle ultime dichiarazioni dei sindaci Govi e Montemerli voglio precisare quanto segue.
Nel mio comunicato non si fa riferimento a nessun documento e a nessuna firma. Nessuno si ha mai pensato di fare un documento di sostegno a Giovanelli come Pd locale soprattutto perché sarebbe stato controproducente: la presidenza del Parco nazionale non è nelle disponibilità delle indicazioni di partito soprattutto se locali. Fanno parte del Parco altre regioni, altre province, altri comuni oltre a quelli reggiani.
Nella riunione del 26 luglio non si è votato ma è arrivata una chiarissima indicazione di apprezzamento dell’operato di Fausto Giovanelli; il resoconto è a disposizione.
Ci sono state molte altre occasioni di discussione dell’argomento nel Pd di zona, anche i relazione alla nuova legge regionale sulle aree protette, nessun rappresentante di Carpineti ha mai partecipato. Da fine agosto 2011 il sindaco Govi mi ha comunicato una posizione prima dubbiosa poi critica sulla continuazione della presidenza Giovanelli al Parco nazionale. Nel frattempo, come ho già scritto, la testimonianza di sostegno e apprezzamento a Giovanelli è diventata pressoché generale e assolutamente maggioritaria.
Govi e Montemerli chiedevano per il Parco “un successore di spessore nazionale”.
Ma questa figura non è mai stata indicata e, soprattutto, mi chiedo come si fa ad indicare una personalità senza pensare al progetto politico collegato, oppure in continuità con il progetto attuale che tutti, critici inclusi, dicono di apprezzare.
Vorrei che questa polemica terminasse con la considerazione che avere alla presidenza di un istituzione nazionale una personalità reggiana, montanara e di indiscusse competenze e capacità di immaginare un futuro per il crinale appenninico è un fatto positivo per il nostro territorio.
(Valerio Fioravanti)
Questa strana polemica stupisce e meraviglia. Meraviglia perchè non si capisce cosa venga imputato al Sen. Giovanelli; tutti riconoscono che è bravo, quasi perfetto per il ruolo che ricopre, ma bisogna, ad ogni costo, mandarlo a casa perchè da troppo tempo fa politica.
Tali detrattori avrebbero mandato a casa dopo due mandati (bontà loro) De Gasperi, Fanfani, Moro e tutti gli altri!!!! E vabbè, può darsi che ci possiamo anche stare, sebbene mi sembri insensato. Ma chi vogliono mettere al posto del Sen. Giovanelli? Questo l’hanno detto alle persone che attendono il rinnovamento? No, non l’hanno detto, ma a me, per una serie di ragioni, sono arrivati alcuni nomi; per correttezza minima non posso esplicitarli, ma posso sicuramente dire che erano nomi di grande rilevanza, fors’anche a livello internazionale. Orbene, queste degnissime persone, una volta nominate, sarebbero venute, a dir tanto, una volta al mese, stante il non allettante compenso, a “dirigere” il Parco Nazionale. Il Parco, quindi, sarebbe stato in mano, nelle migliore delle ipotesi, ad un Vicepresidente e, nella peggiore, a ben pochi funzionari.
E’ questo che vogliamo?
Non può, poi ,mancare una nota sul metodo; ci sono e ci sono state sedi espressamente deputate a discutere del problema; tali sedi hanno dato un risultato, fondamentalmente, univoco. Il Sen. Giovanelli deve ancora essere il Presidente del Parco Nazionale.
Tant’è.
Ma no, il nostro ben strano trio di Sindaci (mai, tra loro d’accordo su nulla, ma improvvisamente d’accordo su questa vertenza) non può accettare di essere una minoranza. Esattamente come i bambini della scuola dell’infanzia, che di fronte al giochino negato, piangono calde lacrime di ingiustizia sulla spalla dell’insegnante.
Possiamo dire loro che le regole della democrazia sono queste e non possono essere cambiate secondo le loro opinioni?
In democrazia, spesso, ci sono posizioni maggioratarie e posizioni minoritarie; chi è in minoranza può (e a mio parere deve) lavorare per costruire il consenso intorno alle sue idee; ma quando le sue idee non sono condivise deve accettare le idee della maggioranza.
Se non è d’accordo, perchè il problema è troppo rilevante, si prende e se ne va!
Non vi sono altre soluzioni; lo sappiano i tre Sindaci dissidenti, a cui nessuno, per altro , ha dato il mandato di interloquire in questo senso sul Parco.
Ma posso anche sbagliarmi, e se è così, chiedo scusa fin d’ora.
Un’ultima notazione, ma non ultima in ordine di importanza, mi pare doverosa: per me, che vengo ed appartengo ad una cultura in cui la persona è il fulcro di tutto, è estremamente doloroso vedere un attacco personale, peraltro insensato, ad una persona che ha, come noi tutti, una sua dignità, una sua famiglia, un suo modo di stare nel mondo.
L’attacco rivolto al Sen. Giovanelli, checchè ne dicano i tre, ormai famosi, Sindaci è anche un tristissimo attacco personale; non possono dire che non è bravo, questo no, ma possono dire che è attaccato alla seggiola, senza merito alcuno; che è vecchio e se ne deve andare, come se le idee fossero buone solo perchè le porta avanti qualcuno più giovane e come se le buone idee si basassero sul consenso. Sappiamo bene che non è così. Se così fosse, infatti, Hitler, che ha vinto libere elezioni, avrebbe avuto le migliori idee del mondo.
Non è accettabile, questo no, fare del male inutile e gratuito alle persone.
Forse i tre “moschettieri” non si sono accorti di quello che stavano facendo; forse hanno bisogno di una pausa lunga di ripensamento e, se, d’ora in avanti ,saranno meno arroganti e supponenti, potremo anche per loro percorrere la via del perdono, che a nessuno può venire negato.
Vorrei chiarire, fin d’ora, che nessun rapporto di particolare amicizia mi lega al Sen. Giovanelli; ci conosciamo e nient’altro. Vorrei anche chiarire che ciò che ho scritto è assolutamente frutto di personale elaborazione; mio marito, che pure apprezza il Sen. Giovanelli, non ha avuto alcuna parte in questo scritto e penso non voglia, per ragioni sue personali, averla.
Vi prego di credermi.
(Avv. Domenica Ghinoi)
A me sembra che la Sig.ra Montemerli ed il Sig. Govi non abbiano il maldipancia, ma abbiano esternato quello che è il pensiero di tanta gente della montagna, non so dire se la maggioranza, però sono tanti che la pensano così! Il gruppo dirigente del Pd, con molta supponenza e con poco rispetto del metodo democratico, ha pensato di regolare la cosa lavando i panni in casa e non aprirsi a nessun dibatttito. Il due sindaci e il Sig. Bucci soprattutto hanno posto problemi di rinnovamento e di contenuto sui quali una discussione avrebbe sarebbe stata davvero benefica per il Pd, per il Parco e per la comunità locale che è sempre più stanca di fare da spettatore passivo alle manfrine dei partiti. Aprire una discussione con l’opinione pubblica sarebbe stato un compito politico e morale del presidente uscente, ma si sa, PARIGI VAL BENE UNA MESSA! Tradotto: una poltrona val bene una brutta figura…
(Mariastella Giorgini)
Forse tutta “la polemica” è solo una forma di stanchezza che per me è ben riassunta in un vecchio proverbio tedesco che dice: “Non c’è niente di più vecchio di un giornale di ieri“.
(mv)