Oltre che a Castelnovo ne' Monti, scuole chiuse lunedì 13 febbraio a Baiso,Casina, Villa Minozzo, Carpineti, Toano, Vetto.
Aggiornamenti in corso.
In alcuni comuni montani siamo già a cinque giorni in meno del calendario scolastico previsto. In altre zone d'Italia come la regione Lazio sono arrivati a dieci giorni.
Una situazione scolastica del genere a causa del maltempo non era mai accaduta che ci si ricordi.
Aggiornamento del comune:
Il Sindaco di Castelnovo Monti Gianluca Marconi, valutando che gli accumuli di neve caduta sul territorio superano ormai il metro di spessore, e valutato anche il nuovo allerta meteo diramato questa mattina dall'agenzia regionale di Protezione civile, in cui si annunciano persistenti nevicate anche per la giornata di domani ed ulteriori residue nevicate anche lunedì, ha emesso tre specifiche ordinanze che riguardano la proroga della chiusura di tutte le scuole per la giornata di lunedì, 13 febbraio; la sospensione del mercato settimanale a Castelnovo capoluogo per la medesima giornata di lunedì, 13 febbraio; la chiusura dei cimiteri comunali da oggi, 11 febbraio, e fino al 14 febbraio incluso.
Come mai le ordinanze non vengono fatte anche per uffici negozi o I BAR, visto che si tengono chiuse per non creare disagi in strada??? Dovrebbero rimanere aperti solo i supermercati e le FARMACIE
(Simone P.)
E’ veramente preoccupante.Sia l’ammasso abnorme caduta in questi giorni,sia il dover tenere a casa da scuola i bimbi.Speriamo smetta di nevicare, se no per recuperare le ore di studio perse,non ci tocchi mandarli a scuola fino luglio. Ciao e buon week-end a tutti.
(Mariapia)
Non penso che perdere quattro o cinque giorni di scuola in tutto l’arco scolastico comporti un gran danno e visto che quest’anno non si farà nessun ponte non ci saranno problemi di recupero. Sarebbe molto peggio esporre anche uno solo dei nostri bambini ad un pericolo. Forse la natura ci sta insegnando a rallentare un po’ i ritmi (quelli scolastici per i nostri bambini a volte sono assurdi !) e non ci può che far bene !
(Cinzia)
Treni fermi, scuole chiuse, uffici chiusi, ecc ecc…… ben venuti nel paese (italia) che non conosce la neve!!!
Vado a vangare nei ricordi e vedo giornate di neve fitta, io bambino alla finestra del MATER DEI, poi più grandicello solcare la strada Morandi sino alle medie, neve, neve tanta neve, i ragazzi giocare con le palle di neve, i più grandi fare i “cristi” ai più piiccoli.
Poi sempre via Morandi verso L’IPSIA, la strada immacolata, mezzo metro di neve, scuole aperte aule pure e professori presenti.
Ora mi chiedo se quest’Italia si è spostata all’equatore ed abbiamo dimenticato la neve? oppure se siamo diventati cosi rammoliti!!!
Neve fu nel 85 crollo il capannone di Reggioni!!! eppure le scuole ed il paese era APERTO…… ora basta un’ordinanza, forse basterebbe una pala o le palle, ma non di neve…..!
(Malvolti Roberto)
Non ricordo esattamente se fosse il 1985 (ma potrebbe essere), ricordo però perfettamente che dovetti affrontare una tempesta di neve per accompagnare mia figlia a Bologna per un intervento chirurgico. Ero quindi in congedo da scuola, dove lavoro. Arrivati a Bologna era il caos in città e in Ospedale dove tutti gli orari erano saltati a causa dei ritardi di chi doveva lì recarsi.
Lo ricordo bene perchè mentre io ero in congedo da scuola, la scuola veniva chiusa per alcuni giorni a causa dell’eccessiva neve che avrebbe potuto causare crolli di tetti.
E’ vero che il passato sembra sempre meglio e si usa dire spesso (quando non si è più giovani) “ai miei tempi era meglio”, ma non sempre i ricordi sono efficienti. Spesso si ricordano le cose belle più di quelle problematiche (per fortuna!). Inoltre quando si è bambini alti un metro e uno sputo, una montagna di neve di un metro e mezzo sembra gigantesca, mentre agli adulti fa un effetto diverso.
(Commento firmato)
Mamma mia quante polemiche! Chi ama la neve se la goda invece che farsi sangue amaro inutilmente, e chi non la ama…. speri presto nel sole!
A me da piccola piaceva moltissimo, ma mi piaceva andarci a giocare, non vederla dalle finestre della scuola!
(Francesca)
La neve è sempre venuta da quando mi ricordo! si è sempre spalata la gente se non riusciva andare stava a casa, senza nessuna ordinanza oggi pultroppo si vive in un mondo troppo frenetico bisogna andare a tutti i costi.Basta torniamo ad essere quelli di una volta !!!!
(Luca Fiorini)
Forse tutto ciò che faceva il buon tempo antico lo si vedeva mentre si andava a scuola a piedi: ora “nei giorni normali” vediamo forse frotte di scolari passare a piedi?
Anch’io, quando, nel 1967, venne una nevicata simile a questa e le corriere non circolavano, presi con altre tre amiche Nino, l’allora servizio pubblico di Casina, per farci portare a scuola a Castelnovo perché avevamo un compito in classe… Arrivate, scoprimmo che le lezioni erano state sospese perché la neve rendeva ancor meno sicuro il vecchio palazzo ducale che ospitava l’istituto magistrale. Non ho mai valutato positivamente quel nostro zelo. Oggi poi è tutto un mondo che è cambiato, di stili di vita, di abitudini, di valori, come ho sentito ben evidenziare ieri sera a Otto e mezzo dal sottosegretario Marco Rossi Doria. Ed è a quel cambiamento che è importante dedicare la nostra attenzione, il nostro impegno per saperlo leggere. Allora anche una nevicata può provocare riflessioni importanti, come in parte sta facendo.
Tornando al particolare contingente di oggi, nella mia esperienza di insegnante i giorni di neve le classi erano sempre largamente incomplete e i disagi e le distrazioni finivano con l’avere la meglio. Non potrebbe risultare educativamente più produttivo cogliere se non l’eccezionalità la rarità dell’evento, lasciare questi giorni al regno della neve con la sua vita all’aperto, i suoi sport e i suoi giochi recuperando la fisicità dell’esperienza, il caldo, il freddo, il bagnato, il graffiante, la velocità, nonché l’aiuto a chi in questa situazione ha un di più di lavoro e fatica? E il tempo in casa (mi par di sentire il coro degli ‘oggi si vive in appartamenti’ ecc ecc) alla scoperta dei ritmi della natura, a un di più di riflessione e di relazione? Senza contare che anche chi abita in un mondo totalmente urbanizzato forse può appropriarsi delle piazzette e delle stradine che vede trasformarsi in poco praticati monti bianchi.
Sono certa che ragazzi e insegnanti “ritemprati” saranno certo più “vivaci” al rientro a scuola e potranno recuperare facilmente nello studio il tempo speso diversamente ma non sarebbe neanche scandaloso che chi può decretare il recupero anche parziale di queste giornate a Pasqua o a giugno lo faccia. E noi potremo magari rivolgere alla scuola aperta la stessa attenzione e preoccupazione sollecita che adesso dedichiamo alla chiusura…
(Giovanna)
E’ una saggia decisione,soprattutto per chi viaggia con i mezzi. E per non dimenticare l’incidente della corriera,causa neve, a Toano….una preghiera.
(Monica)
Treni fermi, scuole chiuse, uffici chiusi, ecc. E’ vero ma a ben vedere da noi la situazione è migliore che altrove: non mancano luce, gas, acqua, le strutture sanitarie funzionano, gli scaffali dei negozi sono pieni e le strade discretamente percorribili. Tutto questo grazie agli uomini e alle donne che hanno lavorato anche con il maltempo. Mi domando come andranno le cose quando i bambini che ora vengono tenuti a casa da scuola dovranno farsi carico di far funzionare treni, scuole, uffici ecc. Giusto sospendere le lezioni, potranno essere recuperate riducendo l’abnorme periodo di chiusura estiva ma non capisco perché chi ha la possibilità e in qualche caso la necessità di farlo (alunni, insegnanti e altri addetti) non debbano continuare la propria attività, al pari di tutti quelli che in questi giorni hanno continuato ad occuparsi del proprio lavoro.
“ Mala tempora currunt” in tutti i sensi
(Romano Marchi)
“Con pochi cm di neve è una vergogna, scuole chiuse in collina e in alta montagna”
NO. la logica imporrebbe il contrario ma si sa…….è credo la politica il male di tutte queste situazioni, accontentare qualcuno e mettere a rischio anche la vita degli scolari e studenti, da Cerreto portare questi a Collagna o da Cinquecerri a Ligonchio, tanto se succede un incidente le responsabilita’ sono ORFANE, SE AVESSI UN FIGLIO LO TERREI A CASA COME SUCCEDE A ROMA. VERGOGNA!
(Adriano)
Troppa neve, basta non se ne può più, però la scuola non è un parcheggio per bambini, ma un luogo sicuro dove le responsabilità sono tante ed accogliere tanti alunni……………. Con un po’ di buon senso penso che anche a casa e fuori sulla neve si impara a vivere, ma si sa accontentare tutti è impossibile, se poi dovesse succedere che qualcuno si fa male………….sono guai!!!!!!!!!!
(P.G.)