Al 31 dicembre scorso a Reggio Emilia erano 24.238 i cittadini disoccupati iscritti ai centri per l’impiego della Provincia (di cui 10.024 maschi e 14.214 femmine; il 28% stranieri e il 52% iscritti da oltre un anno), con un calo rispetto al 30 settembre (oltre 24.700 unità), ma in aumento (+2,7%) rispetto alla fine del 2010, quando il dato si era fermato al di sotto delle 23.600 unità.
Dalle ultime elaborazioni dei centri per l’impiego, emerge anche che nel corso del 2011 si sono registrati 91.656 avviamenti al lavoro nell'intera provincia (di cui 46.157 maschi e 45.499 femmine; il 28% ha riguardato cittadini stranieri e, in un quarto dei casi, si è trattato di contratti part-time) con un incremento del 10% rispetto al corrispondente periodo del 2010.
Se si analizzano le serie storiche dal 2000, si evidenzia una crescita costante nella precarizzazione del lavoro: infatti se nel 2000 il 36% degli avviamenti avveniva con contratti a tempo indeterminato, questo dato è calato al 19,5% nel 2011, dopo aver raggiunto il suo minimo storico nel 2010 (18,7%). Per quanto riguarda infine le liste di mobilità le persone iscritte sono circa 5.200 alla data del 31 dicembre 2011, con un incremento del 2% rispetto al dicembre 2010.
“Ancora una volta i dati che emergono dalle elaborazioni dei centri per l’impiego dipingono un panorama del nostro mercato del lavoro ancora caratterizzato da luci ed ombre - commenta il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi - A fronte di questa situazione va dunque mantenuta alta la guardia, poiché la fotografia del mercato del lavoro locale ci restituisce in parallelo l'immagine di un'economia che fatica ancora a riprendersi, dopo i segnali positivi che avevamo registrato nel primo semestre dell'anno, quando le iscrizioni alle liste di disoccupazione erano calate del 2% e gli avviamenti erano cresciuti del 17%".
"Si confermano perciò importanti - conclude Saccardi - le azioni che la Provincia di Reggio Emilia continua a mantenere in campo per contrastare la crisi, a partire dai servizi di politica attiva per il lavoro erogati in particolare presso i centri per l'impiego, come le attività di orientamento, di consulenza individuale e di gruppo, di formazione e di incrocio tra domanda e offerta di lavoro".