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L’Appennino avrà i diplomati per il turismo?

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Docenti e studenti del Motti all'opera (foto Redacon)

CASTELNOVO MONTI (26 gennaio 2012) - Una risposta al tema della disoccupazione giovanile e alla voglia di turismo: si diplomeranno presto i primi tecnici per il turismo in Appennino? Una risposta al tema delle produzioni tipiche locali e alle proposte del Parco: si diplomeranno a breve studenti specializzati in produzioni dolciarie artigianali e industriali o in gestione delle risorse forestali.
E’ una sfida al formare studenti in base alle richieste del mondo del lavoro, possibilmente in loco quella che si propone l’istituto “Angelo Motti” di Castelnovo Monti, con all’attivo attualmente 475 studenti, e che per il 2012/2013 si propone con tre novità: la dirigenza scolastica autonoma a Castelnovo Monti, un nuovo indirizzo legato a un settore che (si spera e si vorrebbe) in espansione, e due nuove qualifiche specialistiche in indirizzi già esistenti. Una scuola, insomma, “in grado sempre più di formare figure professionali collocabili nel tessuto produttivo locale” quella che vuole la Provincia che interessa in particolare l'istituto professionale Motti di Castelnovo Monti.
Prima di tutto il Motti, dal prossimo anno si presenterà ai propri studenti con una dirigenza di fatto autonoma da Reggio (attualmente il dirigente unico, con sede a Reggio, è il castelnovese Francesco Baroni): la sede sarà proprio a Castelnovo. Ma si preannunciano anche notevoli novità nell’offerta formativa. Nel nuovo anno scolastico sarà avviato un vero e proprio nuovo indirizzo finalizzato alla formazione di “tecnici per il turismo”, affiancando così i quattro indirizzi già esistenti. Una scelta legata a uno dei settori trainanti per il futuro del nostro Appennino. L'auspicio è di riuscire a creare la prima classe di almeno venti studenti destinati a conseguire questa qualifica. Nel mentre, la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore all'Istruzione Ilenia Malavasi, ha approvato nei giorni scorsi l'istituzione di specifiche qualifiche di studio – più precisamente “opzioni” - che gli studenti del Motti potranno scegliere dal terzo anno delle superiori: sono gli studi specifici, per l’alberghiero, in “prodotti dolciari industriale e artigianali”, mentre per l'indirizzo in servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, sarà possibile intraprendere un percorso specifico per la “gestione delle risorse forestali e montane”.
L'operazione integra l'approvazione da parte della Provincia del Piano dell'offerta formativa avvenuta nei mesi scorsi e coglie un'opportunità che viene da recenti interventi normativi del Ministero dell'Istruzione: “Abbiamo condiviso negli organi collegiali competenti la decisione di offrire agli studenti della nostra provincia queste nuove opportunità già dal prossimo anno scolastico, convergendo in tempi brevissimi sulle opzioni da adottare – spiega l'assessore Malavasi – Si tratta infatti di percorsi che qualificano ulteriormente l'offerta della scuola interessata e che risponde in particolare alle caratteristiche dei tessuti produttivi in cui questi istituti sono collocati”. L'assessore Malavasi ribadisce infatti che “se valorizzato, il legame della scuola con il mondo delle imprese rappresenta un importante elemento in grado di contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile. In questa direzione abbiamo lavorato nel ripensare il sistema scolastico e formativo reggiano e continueremo ad operare, costruendo laddove possibile reti e sinergie tra scuole e tessuto produttivo”.