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Castelnovo / Apprezzamenti per la mostra sui presepi del mondo

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Prosegue nelle sale espositive di Palazzo ducale l’ampia esposizione con scene della Natività. Quest’anno la mostra, intitolata “Presepi del mondo” e inaugurata a metà dicembre, vede esposte a Castelnovo ne’ Monti scene da tutto il mondo, grazie alla collezione della famiglia Rachele e Giuseppe Motta di Groppello d’Adda (Milano). “La passione per il presepe e per i valori religiosi che esso racchiude _spiegano i Motta_ è sempre stata presente nella nostra famiglia, una tradizione trasmessaci dai genitori e a nostra volta trasmessa alle nostre figlie e ai nipotini. Trent’anni fa l’incontro e l’adesione all’Aiap, Associazione italiana amici del presepio, ha dato una svolta al nostro modo di essere presepisti. Ci ha introdotto in un mondo nuovo, ci ha insegnato tecniche, stili e curiosità su come costruire un presepe. Ha fatto sorgere in noi anche il desiderio di conoscere ed approfondire come viene rappresentato il presepe nelle varie culture’. I Motta hanno collezionato circa 500 presepi, dei quali 76 sono esposti in questa mostra, che sta riscuotendo un lusinghiero successo. Infatti già molte finora sono state le visite (una sessantina di persone solo il pomeriggio di Natale, aperto quest’anno per la prima volta): di cittadini, di scolaresche e anche di inviati di televisioni locali, che hanno realizzato servizi.

Del resto tanta attenzione è giustificata: in mostra si possono ammirare, dall’Italia, alcuni presepi in terracotta e cartapesta provenienti dalla Puglia, ambientati nei sassi di Matera, nelle uova di struzzo e anitra, realizzati in porcellana, le miniature napoletane. Di particolare bellezza il presepe “Terra Santa” della Anri (famosissima azienda artigianale tedesca) o i pezzi unici in terracotta di suor Angelica Ballan. E ci sono anche (come da titolo della mostra) opere provenienti da tutto il mondo: dal Messico (tre presepi, tra i quali il tipico presepe “dei suonatori”), dalla Groenlandia (presepe esquimese), dalle Filippine (presepe con statue di 45 cm, in terracotta e vestito in tessuto), dall’Argentina (un presepe scavato in un tronco, ed un altro in terracotta le cui statue sono campanelle), dal Perù (una delle nazioni dalla produzione abbondante di presepi in terracotta o cartapesta: si potrà ammirare il presepio “Richard”, dal nome dell’autore che è un artista famoso in patria, e il presepe “Colomba della pace” in terracotta focheggiata, ad opera dei detenuti di Lima), dalla Russia (le famose matriosche e le uova in legno), dall’Austria (tipici presepi in cera, sempre più difficili da trovare), dalla Polonia (caratteristiche Scopke di carta, da Varsavia), dall’Inghilterra (bassorilievo inserito nel manto di un angelo), dalla Francia (presepe in pietra dei Pirenei), dalla Grecia (“uovo d’argento” in bassorilievo), dal Cile (presepe in terracotta scura), dal Ruanda (presepe in foglie di banano), dallo Zaire (presepe in legno di ebano), dal Madagascar (presepe di legno di bosso o martello) e dal Kenia (Natività Masai in terracotta).

L’esposizione vede la collaborazione di “Presepi On Line”, dei Supermercati “Sigma” e della Comunità montana dell’Appennino reggiano; nonchè la consulenza artistica e gli allestimenti del Maestro Antonio Pigozzi, tra i migliori presepisti italiani, punto di riferimento nazionale ed internazionale per questa antica arte e “patrimonio” culturale dell’Appennino.

Afferma l’Assessore alla Cultura, Francesca Correggi: “Nella mostra di quest’anno possiamo scoprire come i valori, di cui il presepe è simbolo ed espressione, vengano reinterpretati e rappresentati dalle diverse culture del mondo. Quella che intendiamo proporre in questa mostra è quindi anche una riflessione sul presepe in quanto veicolo di incontro e occasione di confronto multiculturale. Siamo orgogliosi di poter ospitare e valorizzare la collezione della famiglia Motta, una collezione di elevata qualità, che supera grandemente il puro elemento di folklore, essendo di elevato livello artistico e rappresentativa di diverse espressioni presepistiche e varietà stilistiche”.

La mostra si può visitare fino a domenica 29 gennaio p.v., negli spazi espositivi di Palazzo ducale (via Roma, 12/B), tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. E’ possibile anche organizzare visite per le scuole su prenotazione.

Per informazioni: biblioteca comunale, tel. 0522-610204, [email protected].