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Batteri fecali sui carrelli della spesa: che fare?

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Non solo sui sacchetti della spesa riutilizzabili, non solo sui cellulari, ma la presenza di batteri pericolosi d’origine fecale pare sia stata evidenziata anche sui carrelli della spesa.

A precisarlo sono una serie di studi evidenziati sul sito statunitense http://healthfreedoms.org secondo cui risulterebbe che ci siano più germi su un carrello della spesa che sulla tazza del water di una toilette pubblica come ribadito da alcuni recenti avvertimenti per la salute, secondo cui i tamponi prelevati dalle maniglie dei carrelli e dei seggiolini per i bambini avrebbero dimostrato la presenza di saliva, sangue, feci, muco e  ancor peggio batteri del tipo Listeria, Salmonella, Staphylococcus, E. Coli.

La ragione per cui i carrelli della spesa sarebbero una delle superfici più contaminate ancor più dei servizi igienici pubblici, secondo alcuni ricercatori starebbe nel fatto che i bagni pubblici sono puliti e disinfettati con regolarità, mentre i carrelli della spesa verrebbero lasciati sporchi vita natural durante o puliti al massimo un paio di volte ogni anno. Nel frattempo, a seguito del contatto con migliaia e migliaia di clienti che sono soliti adagiare i propri figli con i relativi pannolini, vengono continuamente contaminati accumulando una gamma sorprendente di germi e virus.

Caprire il carrello della spesa: una buona norma per l'igiene del bebè e quello altrui A quanto pare negli USA non pochi consumatori hanno preso cognizione dei rischi connessi e non sarebbero rare le madri  che puliscono con cura il carrello o vi stendono qualche drappeggio sulla parte dove il bambino sarà collocato.

Alla luce di questi avvertimenti che pare siano stati lanciati solo negli USA, visto che in UE e soprattutto in Italia, a volte queste notizie arrivano con qualche mese di ritardo, alcune catene di negozi alimentari si stanno premunendo mettendo salviettine disinfettanti a disposizione della clientela.

Per la verità la maggior parte dei test che viene citato in queste ricerche è stato fatto diversi anni fa, e le ultime analisi sulle maniglie e sui seggiolini dei carrelli avrebbero dimostrato livelli molto più bassi di contaminanti. Ciò sarebbe dovuto al più diffuso impiego di salviettine disinfettanti e prodotti tipo amuchina che sono sempre più utilizzati  dai consumatori e dalle giovani mamme.

Nonostante questo, e dato il ritardo delle aziende nostrane che si occupano di distribuzione alimentare nel diffondere notizie di tal tipo, Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti" consiglia un’accurata pulizia e disinfezione del carrello prima di toccare le maniglie e di adagiare i  propri figli sui seggiolini.