Nei giorni scorsi, dopo una quarantina d'anni, ha riaperto l'ostello della Gabellina, alla presenza delle autorità locali. C'erano il sindaco di Collagna, Paolo Bargiacchi, la presidente della Provincia, Sonia Masini, il presidente del Parco, Fausto Giovanelli, e un folto gruppo di persone, amici e appassionati, attratti dal luogo, dal canto e dalle musiche di Giovanni Lindo Ferretti, accompagnato da Ezio Bonicelli al violino. Questi ultimi hanno voluto rendere omaggio alla Gabellina evocando frammenti d'Appennino, passato e presente, con canti, letture e musica.
La Gabellina è un luogo sito a pochi minuti di automobile dalle piste di Cerreto Laghi e dal Palaghiaccio o dal borgo di Cerreto Alpi. Antica dogana (il nome lo denuncia chiaramente), divenne albergo gestito dal padre di Cesare Zavattini agli inizi del '900. La sua posizione, lungo la SS 63, lo rende un luogo di sosta privilegiato, davanti al fuoco della grande stufa a legna del salone. Un tempo alla Gabellina si ballava, come ricorda Lindo Ferretti, ed era una delle più qualificate occasioni di incontro per i giovani e per coloro che soggiornavano nel nostro Appennino.
Una dedica speciale è stata rivolta dai due artisti alle tre signore che l'hanno riaperta, Chiara Manicardi, Serenella Iacolare, Marialuisa Maramotti, tre componenti di "Reggio Incoming", che, dicono, intendono "attrarre sulle nostre montagne un turismo internazionale e interno, qualificandone l'offerta e strutturando una rete fra gli operatori del territorio". Intanto i 55 posti letto disponibili si sono esauriti rapidamente appena è corsa voce della riapertura.