A
chi ama
dormire ma si sveglia
per andare nella stalla di buona lena
a chi saluta ancora
le vacche baciandole una ad una e poi dopo anche le oche
a chi come me lavora molto e non si diverte mai
a chi va di fretta con il trattore e impreca quando cattà un ciclista
a chi come me lè sempre in ritardo e le inventa tutte
a chi non ha la televisione e ancora va in vegg a la sira a dir sò a custé e a cletre
a chi è felice anche solo con metà sciappa dal nimel
a chi quest’anno nemmeno ha un maialino vivo da dire Buon Natale
a chi si alza presto per governare le vacche e alla fine non ha amici ma sogna l’Oca
a chi come me è uomo e cià l’entusiasmo di un vitellino quando è corteggiato dalla Morena
a chi vede nero quando si spegne la luce e a anche a chi vede le stelle quando la luce è accesa
perché ha bevuto troppo il
giorno di Natale e anche
quello di Santo Stefano
a chi aspetta il Natale per
tirare il collo al cappone
più buono e a chi compra
il formaggio di Bebbio e
non quello del Fornacione
a chi pensa che siamo matti
e anche di Bebbio. A tutti
auguri da Merensio da Bebbio
Merensio, che te fossi anche poeta propio non melo spettavo. Mi ciai commosso il cuore e anche a te tanti auguri che trovi presto un maialino vivo da farci almeno gli auguri di buon anno e che ti campi in salute per fargli anche quelli del prossimo Natale.
(Morena)