Home Società Regali di Natale: la crisi c’è o ci fa?

Regali di Natale: la crisi c’è o ci fa?

12
0
Sarà un Natale al risparmio?

I dati del Tg sono allarmanti, le banche non hanno soldi, si rischia il default, il che potrebbe voler dire andare a lavorare senza stipendio. Insomma scenari funesti si apprestano all'orizzonte dell'economia italiana. Ed è Natale. Per molti significa fibrillazione, preparativi, arrivano i parenti, si comprano e si cucinano cibi speciali, si fanno regali. Nei negozi un po' di gente gira, ma se non ci sono soldi, la gente cosa compra? E se spende, quanto spende? Proviamo a chiedere a qualche negoziante del capoluogo montano e dintorni.

Secondo Gianni, casalinghi, la gente è un po' più prudente ma la crisi si sentirà di più il prossimo anno, per ora il denaro c'è.

Nei negozi alimentari sotto le feste si danno piccoli omaggi, ma pare che molti clienti facciano il gadget-tour arrivando a comprare anche solo una banana per poter ricevere in omaggio la scatola di cioccolatini, come ci racconta N.E.: "Quando ci sono questo tipo di offerte si vedono persone scendere giù dall'alto crinale per un fustino di detersivo scontato, o una bottiglia di spumantino in omaggio. Ma il meglio alcuni lo danno nella raccolta bollini. Preferisco sbagliarmi a dare un resto piuttosto che dare un bollino in meno. La gente per un bollino in più è disposta a tutto... Non ci sono Natale o Pasqua che tengano..."

Per quanto riguarda la cosmetica A. e F. si dichiarano soddisfatte, al momento la crisi sembra non toccare il settore, anche se gli inseguitori seriali delle occasioni non mancano nemmeno lì: " Ci capita spesso di vedere entrare delle signore con il volantino  delle offerte in mano e come una caccia al tesoro aggirarsi tra gli scaffali alla ricerca del prodotto pubblicizzato, manco fossero Arsenio Lupin. A volte però ci è successo di dover dire che era il negozio sbagliato, che avevano in mano la pubblicità di un altro negozio..."

Simona, settore abbigliamento, è positiva: "la gente è preoccupata per la crisi, sì, ma un regalo anche piccolo la gente lo fa ancora, per ora non si avverte, ma qualcuno pensa già al prossimo anno soprattutto."

Certo è che a un livello pratico e concreto l'Europa intera sta affrontando un mutamento economico importante. A livello individuale la persona si trova a fare i conti con motivate paure di non riuscire a sbarcare il lunario, ma anche con fantasmi e angosce di sopravvivenza che in un momento storico del genere diventano collettive e condivise. Questo di conseguenza porta a un cambiamento nei comportamenti. E qui entrano  in gioco gli stili di fronteggiamento delle difficoltà di ciascuno. Da un lato la paura può scatenare una reazione opposta e portare a "spendere finché ce n'è". In altri invece l'atteggiamento opposto, cioè a "non spendere nemmeno quelli che si hanno". La capacità di reagire alle avversità è soggettiva. C'è chi si abbatte facilmente, c'è invece chi si ingegna e fa di necessità virtù.

Da quanto ascoltato qui da noi c'è una situazione di allerta, ma ancora di discreto benessere.

Diversa forse la situazione della città dove sono più evidenti disoccupazione e difficoltà.

Tutto sommato, nonostante le preoccupazioni, pare che in montagna questo sarà ancora un Natale sereno.