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2012: opere in montagna dal Consorzio di Bonifica

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CONSORZIO DI BONIFICA DELL’EMILIA CENTRALE (14 dicembre 2011) – Opere nonostante la crisi. Si può riassumere così l’approvazione del bilancio di previsione 2012 del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, per un totale di 30 milioni e 395 mila euro, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dell’ente.
Un ente, quello con sede in palazzo del Portico a Reggio Emilia, che opera tra tre regioni, le province di Reggio Emilia, Modena, Parma, Massa Carrara e Mantova e 65 comuni e impiega, per le opere di sicurezza idraulica, bonifica montana, irrigazione e ambiente, 200 persone, oltre a usufruire di ditte esterne per le opere svolte abitualmente.
Dal bilancio emerge che nel 2102 è previsto il via per i lavori finanziati dal Piano irriguo nazionale (19.600.000 euro di opere), destinati a migliorare sensibilmente l’assetto della rete irrigua consortile. Tra questi la sistemazione della presa irrigua di Boretto che serve l’irrigazione in un comprensorio irriguo di circa 140.000 ettari. Sul tema dei piccoli e medi invasi appenninici, d’intesa con la Regione, con la Provincia di Reggio Emilia, e con gli altri enti interessati, la Bonifica parteciperà alla programmazione e alla progettazione di alcuni bacini nella zona di alta pianura, lungo l’asta dei fiumi Enza e Secchia.
Proseguirà l’iter per la realizzazione, assieme ad altri enti, di tre centrali idroelettriche in corrispondenza della Traversa di S. Michele - Castellarano e lungo il Canale d’Enza, per una producibilità annua stimata in circa 8,5 milioni di KW/h.
Nella parte montana del comprensorio, il Consorzio sarà chiamato, oltre che all’ordinaria attività di manutenzione delle opere di bonifica montana, a un programma di interventi straordinari di miglioramento della viabilità vicinale finanziato da fondi comunitari (Agenda 2000) e, anche, alla proposta progettuale di messa in sicurezza e di sviluppo di un bacino secondo un modello tipo che potrà essere replicato.
Il Bilancio Preventivo 2012 contiene stanziamenti che consentono di mantenere invariate le quote destinate a interventi di manutenzione nei comprensori di pianura e di montagna, che il Consorzio annualmente esegue con fondi propri.
Diversi i fattori che incidono negativamente sui costi di struttura: il costo del personale aumenterà in misura di poco superiore al 2% (contenuto a seguito del pensionamento di impiegati e quadri), l’energia di circa il 5%, l’Iva aumenterà di alcuni punti percentuali. Infine è prevista una sensibile riduzione del contributo regionale all’attività ordinaria. A fronte di questi maggiori oneri le aliquote contributive resteranno sostanzialmente invariate, subendo un lievissimo ritocco dell’ordine dell’1,5%, dopo che erano rimaste immutate nel corso dei due anni precedenti (tre anni per quanto riguarda il comprensorio ex Parmigiana Moglia Secchia).
“In conclusione – rileva una nota dell’ente - a poco più di due anni dalla sua costituzione, l’Emilia Centrale ha terminato il necessario periodo di ‘rodaggio’. Il 2012 segnerà per il Consorzio una fondamentale opportunità per sviluppare pienamente tutte le potenzialità che è in grado di mettere in campo sul piano progettuale, degli interventi sul territorio e degli investimenti sul proprio patrimonio. Il Bilancio di previsione garantisce un quadro economico adeguato ad affrontare le sfide che nel 2012 attendono la Bonifica”.

ANCORA DAL BILANCIO
Il patrimonio architettonico della bonifica: per un turismo consapevole

Nel 2012 proseguirà il percorso avviato nel mese di marzo di quest’anno di valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico consortile, con l’inizio di un importante progetto denominato “Il paesaggio della bonifica – un itinerario naturalistico, culturale, multimediale, sociale, per un turismo consapevole”, classificatosi al primo posto in un concorso nazionale finalizzato alla valorizzazione dei tanti beni culturali invisibili presenti in Italia, indetto dalla Fondazione Telecom che lo finanzierà per quasi mezzo milione di euro.
Prenderà infine l’avvio un ampio programma di riqualificazione delle sedi operative di lavoro del personale consortile, che prevede la ristrutturazione del centro operativo delle Rotte (Reggio Emilia) e la collocazione in una nuova sede operativa del personale in servizio nella zona in sinistra Crostolo.

1 COMMENT

  1. Con piacere apprendo che nel programma lavori del 2012 sono previsti l’ordinaria manutenzione delle opere di bonifica montana ed un piano straordinario di miglioramento della viabilità vicinale, ma chiedo, non è forse il caso di intervenire con priorità per la regimazione dei corsi d’ acqua, dei torrenti e dei fossi? Segnalo che la situazione del territorio agricolo, nei comuni di Busana, Collagna e Ligonchio è assai degradata. Gli alvei dei torrenti Rio Riccò, Rondino, Collagna, Gorgone, Rossendola…..sono in parecchi tratti completamente coperti dalla vegetazione. I fossi, raccoglitori delle acque piovane a lato dei prati e coltivi sono quasi completamente scomparsi. Il fiume Secchia, in corrispondenza dell’ abitato di Marmoreto, a monte della cionfluenza con l’ Ozola, da parecchi anni scorre contro la sponda sinistra erodendo la base del pandio della campagna a valle di Marmoreto abbandonando quindi il corso, un tempo centrale al letto che in quel tratto risulta largo oltre 500 metri. Aspettiamo che il pendio a valle di Marmoreto si muova o interveniamo sul corso del fiume?
    Aspettiamo che piogge abbondanti raccolgano le piante nate e cresciute negli alvei dei torrenti per poi trasportarle come arieti contro ponti o altro?

    Considerazioni dello stato dei luoghi e suggerimento, non è meglio utilizzare i fondi relativi alla riqualificazione delle sedi operative per tentare di sistemare il territorio degradato e abbandonato da tutti?

    (Fabio Leoncelli)