Tornano ad animare le sale espositive di Palazzo ducale dal prossimo sabato, 17 dicembre (inaugurazione alle ore 17), le scene della Natività. Quest’anno l’ormai tradizionale esposizione natalizia vedrà arrivare a Castelnovo ne’ Monti delle scene da tutto il mondo, grazie alla collezione della famiglia Motta di Groppello d’Adda (Milano). Spiegano Rachele e Giuseppe Motta: “La passione per il presepe e per i valori religiosi che esso racchiude è sempre stata presente nella nostra famiglia, una tradizione trasmessaci dai genitori e a nostra volta trasmessa alle nostre figlie e ai nipotini. Trent’anni fa l’incontro e l’adesione all’Associazione italiana amici del presepio ha dato una svolta al nostro modo di essere presepisti: ci ha introdotto in un mondo nuovo, ci ha insegnato tecniche, stili e curiosità su come costruire un presepe. Ha fatto sorgere in noi anche il desiderio di conoscere ed approfondire come viene rappresentato il presepe nelle varie culture. Abbiamo incominciato a ricercare notizie, ad acquistare e collezionare opere che provengono dalle più svariate nazioni. Inoltre, con il passare degli anni, la voce si è diffusa: parenti ed amici sono diventati, a loro volta, dei ‘cacciatori di presepi’, tornando spesso dai loro viaggi con un nuovo pezzo da aggiungere alla collezione. La frase più usata è: ‘Guarda cosa ti ho trovato, questo sicuramente non ce l’hai!’. E così, pian piano, siamo arrivati a più di 500 presepi, tra i quali i 76 esposti in questa mostra. Ringraziamo l’Amministrazione comunale per l’opportunità che ci ha concesso di far conoscere ai visitatori come le altre culture rappresentano il mistero dell’Incarnazione”.
E così in mostra ci saranno dall’Italia alcuni presepi in terracotta e cartapesta provenienti dalla Puglia, ambientati nei sassi di Matera, nelle uova di struzzo e anitra, realizzati in porcellana, le miniature napoletane. Di particolare bellezza il presepe “Terra Santa” della Anri (famosissima azienda artigianale tedesca) o i pezzi unici in terracotta di suor Angelica Ballan. E ci saranno anche opere provenienti da tutto il mondo: dal Messico (3 presepi, tra i quali il tipico presepe “dei suonatori”), dalla Groenlandia (presepe esquimese), dalle Filippine (presepe con statue di 45 cm, in terracotta e vestito in tessuto), dall’Argentina (un presepe scavato in un tronco, ed un altro in terracotta le cui statue sono campanelle), dal Perù (una delle nazioni dalla produzione abbondante di presepi in terracotta o cartapesta: si potrà ammirare il presepio “Richard”, dal nome dell’autore che è un artista famoso in patria, e il presepe “Colomba della pace” in terracotta focheggiata, ad opera dei detenuti di Lima), dalla Russia (le famose matriosche e le uova in legno), dall’Austria (tipici presepi in cera, sempre più difficili da trovare), dalla Polonia (caratteristiche Scopke di carta, da Varsavia), dall’Inghilterra (bassorilievo inserito nel manto di un angelo), dalla Francia (presepe in pietra dei Pirenei), dalla Grecia (“uovo d’argento” in bassorilievo), dal Cile (presepe in terracotta scura), dal Ruanda (presepe in foglie di banano), dallo Zaire (presepe in legno di ebano), dal Madagascar (presepe di legno di bosso o martello) e dal Kenia (Natività Masai in terracotta).
L’esposizione vede anche la collaborazione di “Presepi On Line” e soprattutto la consulenza artistica e gli allestimenti del Maestro Antonio Pigozzi, tra i migliori presepisti italiani, punto di riferimento nazionale ed internazionale per questa antica arte e “patrimonio” culturale dell’Appennino.
Sulla mostra afferma l’assessore alla cultura, Francesca Correggi: “Nella mostra di quest’anno potremo scoprire come i valori, di cui il presepe è simbolo ed espressione, vengano reinterpretati e rappresentati dalle diverse culture del mondo. Quella che vorremmo proporre in questa mostra è quindi anche una riflessione sul presepe in quanto veicolo di incontro e occasione di confronto multiculturale. Siamo orgogliosi di poter ospitare e valorizzare la collezione della famiglia Motta, una collezione di elevata qualità, che supera grandemente il puro elemento di folklore, essendo di elevato livello artistico e rappresentativa di diverse espressioni presepistiche e varietà stilistiche”.
La mostra, come detto, inaugurerà sabato 17 dicembre, alle ore 17, negli spazi espositivi di Palazzo ducale (via Roma, 12/B), con un momento di saluto delle autorità e l’intrattenimento musicale, a cura della sede “C. Merulo” dell’Istituto superiore di studi musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti, con il duo di fisarmoniche Luca Razzoli e Davide Valentini. Sarà poi possibile visitarlo tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 fino al 29 gennaio (Natale orario 15-18, Capodanno chiuso). Sarà possibile anche organizzare visite per le scuole su prenotazione.
Per informazioni: biblioteca comunale, tel. 0522-610204, [email protected].