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Speciale donna / Il convegno di Carpineti

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Venerdì 25 novembre, in occasione della scorsa Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, al Parco Matilde di Carpineti si è svolto il convegno dal titolo "Violenza contro le donne una realtà sommersa", organizzato dal Distretto Ausl di Castelnovo ne' Monti con il patrocinio del Comune di Carpineti. Di fronte ad una platea attenta e partecipe di 150 persone, di cui una buona metà operatori nel settore sanitario e sociale, è stato affrontato questo grave problema, molto diffuso e presente in ogni realtà anche se ancora poco conosciuto in tutta la sua dimensione.

Dai dati Istat emerge che in Italia ogni anno vengono uccise 120 donne, quasi sempre ad opera del partner, e che una donna su tre tra i 16 e 70 anni è stata vittima di violenza da parte di un uomo.  Nella quasi totalità dei casi non c'è stata denuncia, circa il 96% delle violenze subite non viene denunciato.  Il silenzio è la risposta maggioritaria: circa il 53 % delle donne ha dichiarato di non averne mai parlato con nessuno.

Anche il territorio montano non è esente dal fenomeno: l'Associazione "Non da sola" di Reggio Emilia – importante realtà della nostra provincia che dal 1997 gestisce la "Casa delle donne" cittadina, luogo di accoglienza e rifugio per donne che hanno subito violenza – ha fornito i dati delle richieste di aiuto arrivate da donne della montagna reggiana: sono state 16 dal 1997 al 2004, 22 dal 2005 al 2008 e  23 dal 2010 ad oggi. I dati, più che dimostrare un incremento dei casi di violenza nell'Appennino, evidenziano il fatto che anche nel territorio montano le donne hanno cominciato a chiedere aiuto in maniera più consapevole. Una richiesta più forte sostenuta dalle iniziative di prevenzione e di “pubblicizzazione” del fenomeno, che dal 2009 sono state portate avanti da Ausl, comuni del distretto montano assieme a "Non da sola" e alla Provincia di Reggio Emilia.

L'obiettivo è individuare precocemente la violenza, fornendo agli operatori gli strumenti necessari per riconoscerne i segnali e di attivare una rete di intervento che  metta in collegamento e collaborazione tutte le figure coinvolte nell'assistenza e tutela delle donne che la subiscono.  Per questo motivo, nel 2009 è stato promosso un corso di formazione per operatori e quest'anno è stato istituito un tavolo di lavoro che vede coinvolte le principali figure, sociali, sanitarie ed istituzionali, che operano in questo settore.

E in sintonia con questi obiettivi è nata da poco in montagna "Per te, donne insieme contro la violenza", un’associazione di donne che si appresta ad attivare una linea telefonica con numero verde, al quale potranno rivolgersi le donne che subiscono violenza per ottenere ascolto, consiglio ed aiuto.

Il convegno ha avuto il significato di diffondere nella cittadinanza la conoscenza di questa emergenza e di quanto si sta facendo per affrontarla ed inoltre di dare modo di prendere la parola e di confrontarsi a tutti i protagonisti di quella che sarà la rete di intervento sul tema della violenza contro le donne.

 Sono intervenuti con le loro esperienze il direttore del distretto socio sanitario dr.ssa Maria Luisa Muzzini, la dott.ssa Alessandra Campani di "Non da sola", la dott.ssa Maria Stella D'Andrea, responsabile del gruppo di prevenzione dell'abuso e del maltrattamento della Ausl di Reggio Emilia, il Capitano Mario Amoroso, comandante della Compagnia Carabinieri di Castelnovo ne' Monti, l'avvocato Giovanna Fava che tutela le donne ospitate nella "Casa delle donne", l'Associazione "Per Te, donne contro la violenza", la Fondazione Don Zanni di Castelnovo ne' Monti, l'assessore del Comune di Castelnovo Nuccia Mola; a moderare la dott.ssa Lorenza Casagrande, medico di medicina generale nel Comune di Carpineti. Si è reso evidente quanto sia indispensabile che si rafforzi la collaborazione in rete tra tutte le figure che possono essere coinvolte sui casi di violenza e la  consapevolezza dell'importanza di essere preparati ad affrontare questa triste realtà.

Ha chiuso il convegno una lettura di poesie, curata dai giovani Stefania Grisanti, Giovanni Leuratti e Giacomo Corradi e  l'esecuzione di brani musicali del chitarrista Marco Baroncini, cantati dalla voce di Valentina Baroni.