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Cani maltrattati: c’è Edoardo Stoppa di “Striscia” a Castelnovo

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Per raccontare meglio questa incredibile vicenda è salito, a Castelnovo ne' Monti, anche Edoardo Stoppa di Striscia la notizia. Perché nei giorni scorsi sono arrivati nel nostro capoluogo nove cagnolini davvero particolari. C’è un barboncino che non riusciva più a mangiare. La sua mandibola, come la sua vita, si è consumata nel minuscolo spazio di in una gabbia di conigli sino alla vecchiaia. Uno Yorkshire vive in condizioni di depressione cronica: resta dove è posizionato, non osa muoversi, immobilizzato dalla paura (“una condizione difficilmente reversibile”). Da Bagnolo segnalano la presenza di segatura e sabbia nelle feci.

La presenza di questi animali a Castelnovo è il frutto della gara di solidarietà scattata per far fronte al maxi sequestro di cani eseguito dal Nucleo zoofilo della Polizia municipale di Formigine, coordinato dalla Procura di Modena, a Cittanova, nella zona ovest della città ducale. Qui, in un soffitto di una vecchia casa colonica erano circa 400 i cani costretti a vivere in box non a norma, molti dei quali simili alle gabbie per conigli e in condizioni precarissime. Un blitz cui è seguita una denuncia ai proprietari. Basta osservare dal vivo questi migliori amici dell’uomo per capire cosa hanno subito da chi, evidentemente, loro migliore amico non era.

“I maltrattamenti verso gli animali – spiega la dottoressa Loretta Boni, medico veterinario e membro dell’associazione Aiut Appennin – possono avvenire verso il lato comportamentale e verso quello igienico-sanitario. Questi li presentavano entrambi, igienico-sanitari soprattutto”.

Un caso eclatante, rilanciato dalle principali agenzie e oggetto di interessamento anche di Striscia la notizia, il celebre tg satirico di Canale 5. L’inviato ha effettuato servizi e riprese al canile di Mirandola (altro luogo dove sono ospitati parte di questi animali), servizi dalla piazza di Sassuolo con intervista al comandante Mario Rossi, e poi, ieri pomeriggio alle 16, a Castelnovo a parlare con l’esperto, Loretta Boni, specialista in medicina comportamentale che, assieme alla sua associazione, ha accolto temporaneamente nove di queste bestiole.

Le telecamere hanno indugiato a lungo sui due barboncini anziani, ora qui curati, che presentano per altro sindrome da privazione sensoriali, con reazioni eccessive ai più normali stimoli e, negli occhi, una paura che grida vendetta al cielo.

Labrador, setter, golden retriever, cane corso, chihuahua, barboncino e yorkshire: si tratta anche di animali di elevatissimo pregio, in alcuni casi dal valore di alcune migliaia di euro, ma che, essendo all’apice della catena, venivano usati solo in veste di riproduttori. Evidentemente veniva ignorato il tema del benessere animale.

“Il percorso – ha spiegato la Boni a Stoppa – è ora di avviare questi animali, appena avverrà il dissequestro da parte della Procura, auspicabilmente prima della fine dell’anno, all’affido”.

Una situazione critica che ha rischiato di mettere a serio rischio, per altro, i canili presenti nel territorio come Bagnolo o Mirandola (ma anche Milano), che hanno accolto questo incredibile gruppo di cani ora avviati – si spera – a una miglior vita. Alcuni sono giunti a Castelnovo. “Ma del canile di cui tanto e da tanto si parla – lamenta la Boni - ancora nessuna traccia”.

Il servizio di Striscia è durato il tempo necessario per documentare quanto si può vedere di persona e ascoltando le parole dell’esperta; sarà trasmesso nei prossimi giorni. Stoppa si concede solo per una foto e poi scivola via in silenzio così come è venuto.

Negli stessi minuti da Ligonchio l’associazione Aiut Appennin, su segnalazione della Polizia provinciale che anche sul tema del randagismo lavora in stretto contatto con i volontari, recupera un meticcio. Anche qui solito problema: il canile che non c’è. Una situazione di disagio che pare non riesca giungere a lieto fine, nonostante le innumerevoli parole spese.

 

9 COMMENTS

  1. Mi sembra incredibile che, in tempi di crisi, si spenda senza battere ciglio e senza polemiche (sull’intervento in sè) 400.000 euro per un campo sportivo in sintetico quando da sempre si è giocato e bene sull’erba; inoltre quando ero piccolo mi andava bene anche la terra e la ghiaia. Ora si pensa di spenderne altrettanti o probabilmente di più per una rotonda (via Micheli) di cui la popolazione non sente necessità urgente ma, da 25 anni, non si trovano i soldi (malgrado i contributi regionali) e il posto per il canile della montagna, preferendo spendere migliaia di euro per custodire i randagi/abbondonati in canili fuori territorio. Scusate ma proprio non capisco.

    (Commento firmato)

  2. Complimenti al nostro veterinario Loretta Boni che come sempre dimostra il suo gran cuore e a Striscia la notizia che, grazie ai suoi interventi, focalizza l’attenzione sul tema del maltrattamento degli animali. Speriamo anche che si sensibilizzi chi di dovere per il canile tanto atteso che la nostra montagna sta aspettando ormai da tempo.

    (Simona)

  3. Per fortuna che c’è ancora QUALCUNO che s’interessa e si occupa dei nostri amici a 4 zampe… Sono onorata di leggere che QUALCUNO nel nostro Appennino nonostante la latitanza e le promesse di molti vada avanti lo stesso… Complimenti a tutta la squadra di Aiut Appennin ed in particolare a Loretta Boni che si prodiga instancabilmente ad aiutare e curare queste povere bestiole!

    (Sparni)

  4. ….senza parole. E poi dicono che gli ANIMALI sono loro, in questo caso le bestie sono coloro che fanno questi atti verso esseri indifesi!!!!
    A questo punto una domanda sindaco di Castelnovo ne’ Monti: “Dopo tanto parlare, promettere, rimandare quando facciamo questo benedetto canile?!”

    (Barbara Morlotti)

  5. Grazie e complimenti alla dottoressa Boni ed ad Aiut-Appennin: la loro passione, la loro dedizione, il loro impegno a favore degli animali sono manifestazione di solidarietà, di civiltà, di compassione di cui la nostra comunità deve andare fiera.

    (Toscarella)

  6. Sono una spettatrice di striscia la notizia e seguo molto le vicende di Edoardo Stoppa. Avevo già scritto un altra volta e stasera lo faccio di nuovo perchè non si possono vedere i servizi come quello che è andato in onda da CAPURSO. Le immagini di quei cani sono impressionanti e non capisco perchè non si chiamino le autorità e si tolgano quelle povere beste da quell’inferno. La giustizia dovrebbe però punire i proprietari di questi animali e lasciarli inpuniti. Grazie

    (Maria Bartalucci)