Era alta la neve quel 5 dicembre. E il bambino non nasceva. Non bastava l'ostetrica, non bastò il dottore. Fu approntata una barella con una scala a pioli, e poi un biroccio, da Casa Pazzi a S. Giovanni, fino a Reggio, in ospedale.
Non dovevi farcela e ce l'hai fatta, con la sola forza della vita. E del carattere. Allora come oggi.
Grazie, papà (e grazie anche alla nonna, mi piace portare il suo nome).
Giorno dopo giorno.
Tu sapevi la strada.
La inventavi giorno per giorno
su tracce antiche,
su antichi sentieri.
Grazie
per la tua forte tenerezza,
per la tua mansuetudine
certa di sé.
Tanti auguri, papà
Giovanna
Auguri a Battista che con il suo… semplice… “fare” di uomo semplice è da sempre esempio per tutti noi. Ancora auguri e felicitazioni.
(Corrado Bernardi)
Auguroni al mitico Battistino, come son solito chiamarlo io. Uomo buono, grande e onesto. Esempio di semplicità, onestà e modello di vita. Mio grande vanto è quello di averlo battuto più volte a scopone… Alla prossima, Battistino.
(Silvano Domenichini)
Caro zio, sono Massimo, il tuo nipote temporaneamente prestato al Piemonte ma casinese nel cuore. Desideravo farti tanti auguri di buon compleanno e raccomandarti di tenere da parte per me uno di quegli aneddoti che mi fan tanto ridere e che solo tu sai raccontare così bene per quando, spero presto, ti verrò a trovare. Un abbraccio.
(Massimo)
Grazie a Corrado, Massimo, Silvano, a tutti i parenti e gli amici che hanno festeggiato mio papà e a tutti quelli che aggiungono interesse alla vita di ogni giorno.
(Giovanna)