Questo mondo è storto. Ne è convinto Mauro Corona, lo scrittore-scultore-alpinista friulano vincitore del premio Bancarella 2011 con la sua penultima fatica letteraria intitolata, appunto, “La fine del mondo storto”, romanzo apocalittico sul day-after dell’esaurimento delle scorte petrolifere. E ne è convinto Luca Mercalli, volto noto della trasmissione tv “Che tempo che fa” di Rai 3, climatologo e scrittore, da sempre impegnato a denunciare lo stato di malattia di una Terra ormai sfinita da un’umanità vocata all’ideologia del “tutto e subito”. In “Prepariamoci”, il suo ultimo saggio, Mercalli invita ad un radicale e repentino cambiamento di rotta individuale e collettivo, perché non è più tempo di “soluzioni miracolistiche” e il pianeta è ormai al collasso per sovra-sfruttamento delle risorse.
Corona e Mercalli, il narratore e lo scienziato, si incontreranno per parlare del futuro che ci aspetta venerdì 2 marzo prossimo, a Casina, nell’ambito dell’iniziativa di educazione ambientale “Con Demetra”, il progetto dell’assessorato all'ambiente locale che, grazie al contributo finanziario di Iren Emilia, ha portato sul territorio importanti nomi impegnati nella difesa dell’ambiente e della sostenibilità.
“Crediamo fortemente in questa iniziativa - comunica il neosindaco di Casina Gianfranco Rinaldi – e abbiamo nel cassetto l’ambizioso progetto di allargarne la portata, coinvolgendo altri comuni della montagna”. “Ci piacerebbe mettere in piedi una sorta di festival dell’ambiente – prosegue Rinaldi - perché siamo convinti che fare massa critica, condividendo risorse, idee, obiettivi e azioni, sia la modalità più efficace per dare un contributo davvero concreto al cambiamento che lo stato attuale del pianeta c’impone di adottare”.
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In previsione dell’incontro, Lucia Manicardi ha intervistato Luca Mercalli
Mercalli, è ancora possibile raddrizzarlo, questo mondo storto?
Raddrizzarlo completamente non è più possibile, almeno per tempi di qualche secolo, in quanto i danni che abbiamo inflitto all’ambiente e il prelievo dissennato di risorse si faranno sentire a lungo termine. Tuttavia si può invertire la tendenza, si possono mettere dei puntelli per evitare che crolli (sopra di noi), si può in una parola salvare il salvabile, ridurre il rischio che noi stessi e le nuove generazioni debbano veder fortemente ridotto il loro benessere.
A che cosa ci dobbiamo “preparare”?
In estrema sintesi, la miniera globale si sta svuotando mentre la discarica globale si sta riempiendo. Avremo dunque un futuro dove gli oltre 7 miliardi di abitanti del pianeta si contenderanno le risorse naturali, minerarie ed energetiche via via più scarse e soffriranno per l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Però abbiamo alcune carte da giocare per non perdere le basi fondamentali del nostro comfort, a cominciare dalla nostra vita quotidiana: più energie rinnovabili, minori sprechi, più produzione alimentare a filiera corta, meno oggetti superflui, meno rifiuti.
Cosa c’è di verosimile nel romanzo di Corona?
Se non cambiamo modo di rapportarci con l’ambiente, è tutto verosimile. Se invece riconosciamo i limiti fisici del mondo reale e ci adeguiamo ad essi piuttosto che obbedire solo all’economia, allora possiamo evitare il tracollo.
Ci vorrà davvero una catastrofe per convincere l’umanità al cambiamento?
Io mi auguro che faremo tesoro di millenni di conoscenza che abbiamo accumulato per elaborare soluzioni innovative e razionali. Ma se devo giudicare dai folli comportamenti che vedo ogni giorno, temo che ci vorrà una lezione drastica e terapeutica.
Karl Kraus, scrittore e giornalista austriaco, diceva “Non aspettatevi troppo dalla fine del mondo”…
Eh sì, la fine del mondo storto potrebbe semplicemente essere la barbarie. Ma se ci “prepariamo” forse potremo evitarla ed evolvere in una società perfino migliore di quella che abbiamo conosciuto finora.
Ma è 2 marzo o 2 dicembre ? L’articolo parla di marzo, ma negli avvisi c’è dicembre. Grazie.
(Rina)
NOTA DELLA REDAZIONE: Gentilissima Rina credendo di fare una correzione giusta la si è fatta sbagliata. L’incontro con Corona ci sarà il 2 marzo 2012. E’ stato comunicato solo… con largo anticipo. Ci scusiamo dell’errore.
L’incontro si terrà il 2 MARZO 2012 e non il 2 dicembre, come erroneamente riportato nell’articolo per un fraintendimento della redazione. L’organizzazione si scusa per il disagio.
(Lucia Manicardi, tel. 349 0081049)