Cani e cacciatori sotto controllo a Villa Minozzo, comune dell’Appennino reggiano, da parte dei Carabinieri della locale stazione che hanno agito congiuntamente alla Polizia Provinciale con il fine di prevenire e reprimere reati sull’esercizio venatorio e per combattere l’eventuale abbandono dei cani da caccia e del randagismo, “fenomeno” quest’ultimo legato alla scarsissima sensibilità verso gli animali ed all’inciviltà di padroni senza scrupoli.
Diverse le squadre di cacciatori impegnati nella battuta di caccia al cinghiale controllati dai Carabinieri della stazione di Villa Minozzo e dalla Polizia Provinciale che hanno passato al setaccio una cinquantina di cacciatori operando i controlli anche su numerosi cani.
I controlli sui cacciatori sono stati eseguiti per testare la regolarità nell’esercizio dell’attività venatoria, nonchè l’esatta corrispondenza della armi in uso e la loro regolare denuncia.
Nel corso di tale servizio un cacciatore è stato sanzionato in via amministrativa per la violazione all’art. 31 comma 1 lettera m della legge 157/92 (aveva dimenticato la licenza di caccia pur essendone in possesso).
Bravi, ottima attivita’ che merita di essere ripetuta molto spesso. Mi piacerebbe che anche altri comuni si attivassero per sensibilizzare le persone su questi problemi. Quello che mi lascia un po’ sorpreso e’ l’unica sanzione elevata …… ma forse sono io ad essere prevenuto. Ps: stamattina ho sentito colpi di fucile provenire dall’ex discarica sotto alla sede della Comunita’ Montana, sono regolari e troppo vicini?
(Commento firmato)
Una bella drizzata al” sistema caccia” male non puo’ fare, specialmente per tutelare i cani da caccia, trattati veramente alla stregua di oggetti! E non aggiungo altro … (Mirko Poncemi)
Caro sig. Mirko, le ricordo che è molto difficile trovare abbandonati cani da caccia nei periodi delle ferie e non solo. E i cani sono tenuti meglio che i cani da compagnia!!!!
(Commento firmato)
…spesso in box di 1,5 metri per 1,5 metri dove le bestiole giocano a ricorrersi la coda per la maggior parte del tempo che vivono. Ma per favore!!!
(EI)
Caro signore innominato: è molto, e ripeto molto, facile trovare i cani da caccia (segugi, pointer, setter e altri) vagare per le nostre campagne per giorni e giorni durante tutti i mesi della caccia e chi li recupera, provando a cercare successivamente poi il microchip, non sempre lo trova!!! E questo fa sì che i cani dei “bravi proprietari cacciatori” finiscano dritti dritti al canile e i sempre “bravi proprietari cacciatori” se ne infischiano altamente di andarli a cercare, in quanto, mi ripeto, questi esseri viventi sono considerati alla stregua di oggetti!
Saluti.
(Mirko)
Inoltre la invito a fare un giretto in un qualunque canile italiano: ebbene, il 60-70% dei cani ospitati sono cani “da caccia”! Va bene chiudere gli occhi di fronte all’evidenza… ma questo è veramente troppo!!!!
(Mirko Poncemi)
Ma siamo sicuri che così tanti cacciatori abbandonino i loro cani? Alcune razze, esempio i setter, sono anche cani da compagnia… Mah, mi sembra strano, io conosco tanti cacciatori e vi assicuro che trattano i loro cani benissimo, non alla stregua di oggetti. Poi non si può fare di tutta l’erba un fascio, sicuramente ci sarà chi li tratta male come c’è chi tratta male o abbandona un cane da compagnia.
(Commento firmato)
Caro sig. Poncemi Mirko, la invito a casa mia per vedere come vengono trattati i miei cani…
(Massimiliano)
In effetti dalle statistiche si evince che il maggior numero di abbandoni riguardi proprio i cani da caccia, ovviamente nel periodo della caccia. Molti di più di quelli abbandonati nel periodo estivo (al secondo posto). Quando parlano i numeri…
(Mara)