Se la prima porta del Parco alla Sparavalle aveva destato qualche polemica, ora è la volta della Pietra di Bismantova dove, oggi, è stato inaugurato il nuovo bilite che, certo, non passa inosservato.
Il primo commento di Emanuele L. che giunge in redazione è tagliente.
"Opera assurda - ci scrive il lettore - Mi sembra davvero la definizione migliore".
Perchè?
"Si è operata la plastificazione della Pietra. Finalmente un’idea chiara di come porsi di fronte alla meraviglia della natura che ci circonda. Da visitatori di uno zoo. Questa mattina ho finalmente visto l’opera completata".
E quindi?
"Dispiace constatare così poca sensibilità estetica. Come è possibile usare certi cromatismi da centro commerciale in un sito di questo valore?".
Secondo il lettore quali potevano essere le alternative?
"Invece di dare identità ad un luogo si rischia esattamente il risultato opposto, vale a dire farne un non-luogo. Ricordo come un’ iniziativa simile di raccontare Bismantova attraverso una serie di pannelli sia naufragata anni fa. I pannelli furono distrutti dalle intemperie lasciando sulla sommità quei tristi e assurdi altari di pietra: un tempo monumentali (e costosi) supporti di esili pannelli informativi per turisti, oggi relitti da demolire…".
Quando andai in visita alla Pietra per la prima volta, cercai invano punti descrittivi e informativi, all’ingresso o lungo il percorso.
Personalmente trovo quindi molto utile quanto è stato fatto, non credo si deturpi la Pietra, viceversa turisti e visitatori ritengo apprezzeranno.
Ovviamente si dovrà manutenzionare in caso si vada deteriorando un pannello ma parlare di plastificare la Pietra per questo punto informativo, sinceramente a me fà sorridere.
Giustamente ognuno la pensa come vuole, da parte mia un plauso.
Saluti
(Miriano)
Sono d’accordo con il primo commento mi sembra assolutamente fuori luogo un oggetto del genere e poi i soldi che è costato, si potevano usare in modo sicuramente più utile per valorizzare la Pietra , questa mattina ero li di passaggio durante l’inaugurazione e ho visto che non si sono degnati neanche in questa occasioni di far raccogliere le immondizie che ci sono ai bordi del parcheggio e come già fatto notare in altre occasioni i bagni erano chiusi anche oggi, come è possibile questo,ma i politici che erano li cosa guardavano?
(Borghesi Luigi)
‘carta d’identità’ … nelle cabine “ponte-barche” del Titanic si continua a brindare, umiliando l’intelligenza dei biglietti di terza classe, ma a quanto pare c’è anche chi apprezza.
Nel gennaio del 1649 il Cromwell diede inizio alla più grande democrazia del mondo decapitando un re: possibile che in questo Paese, ormai nel terzo milennio, non si possa arrivare ad una forma almeno elementare di democrazia iniziando con un sano, leggero calcio-in-culo democratico?
(mv)
Sempre perplesso davanti a queste bizzarre iniziative di valorizzazione del territorio. Si vuole dare informazioni ai turisti? Forse qualcuno non lo sa ma di fianco all’eremo c’è “il rifugio della pietra”. Non si potevano dare depliant al rifugio e delegare al gestore del locale di consegnarli gratuitamente a chi li richiede? Poi il depliant, si sa, lo si può portare fino alla sommità della pietra per leggerlo tranquillamente, spero che a qualcuno non venga la bizzarra idea di staccare il bilite e portarselo in spalla fin lassù. Nel caso qualcuno lo volesse staccare speriamo che lo porti direttamente all’isola ecologica della croce.
(Alessandro)
Rimango sempre della stessa opinione; la valorizzazione della pietra di Bismantova passa per l’istituzione di un piccolo museo con i reperti di Campo Pianelli, ripulito e segnalato, da doversi collocare in un locale adiacente all’Eremo. Tutto il resto, è un modo come un altro per nascondere le vere carenze e spendere soldi che non daranno alcun utile alla cura e al controllo ambientale del territorio. Si era cominciato con la riscoperta del “Sassolungo”, la pulizia del sentiero attorno alla Pietra, ottimi lavori, poi i pochi soldi a disposizione, così si dice, impiegati in questi pannelli (un’offesa mortale all’ambiente circostante) che serviranno a soddisfare, forse, qualche piccola curiosità che potrebbe essere benissimo chiarita con pieghevoli da distribuirsi dai tre bar/ristoranti, (bar eremo, foresteria e ginepro), che gli interessati potrebbero benissimo tenerseli con sé per consultarli durante le varie escursioni.
(Sergio Tagliati)
Mentre, tanto per voler criticare ad ogni costo, qualcuno paventa inesistenti plastificazioni e discutibili scelte cromatiche, per un semplice punto informativo, simile a tanti che si possono trovare in tutti i parchi nazionali. Non so se qualcuno si è accorto, gettando uno sguardo dalla sommità del monumento, in quale stato di degrado si sta riducendo il sentiero “spallanzani” lungo il crinale che da Ginepreto arriva al Piazzale Dante.
Premesso che è fuori dal confine del Parco Nazionale, non è fuori dal confine del Comune di Castelnovo né da quello della Provincia, e credo che qualcuno potrebbe prendere qualche provvedimento, prima che il degrado causato da furistrada, a due e quattro ruote, si trasformi in dissesto idrogeologico, per cui piangere interventi e finanziamenti da Bonifiche e Protezione civile.
Se volete visualizzare la visione dalla Pietra andate al Link sottostante:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=2475960132115&set=a.1073784838609.13261.1045826972&type=1&theater
(Gioacchino Pedrazzoli)
Signor Pedrazzoli, la ricordavamo dalla parte dell’ambiente sempre e comunque (come la sua ultima ottima segnalazione indica). E’ vero che nei Parchi le installazioni ci sono sempre state. Ma la foto e l’impatto della nostra installazione si commenta da sola. Sia sincero: non le pare?
(Commento firmato)
Rispondo volentieri al sig. Commento Firmato, invitandolo a perdere 5 minuti per dare un occhiata ad alcuni esempi di cartellonistica Altoatesina, che può vedere nel link sottostante. Si noti ad esempio con quanta cura, rigorosamente bilingue, vengono descritti paesaggi, habitat e presenze faunistiche. Interessante la quantità di divieti presentati al pubblico in visita (in alcuni casi “sorprendentemente” scritti solo in Italiano). Certo il nostro bistrattato Bilite e le sue rigorose informazioni non sfigurebbero affatto e, sicuramente, sarebbero più apprezzate in simili ambiti di civiltà naturalistica.
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.2477617573550.134945.1045826972&type=3&saved
(Gioacchino Pedrazzoli)
Il problema è che usano soldi pubblici.
Il territorio va a rotoli, degrado, dissesto, ma nessuno interviene.
Signor presidente del PN faccia pulire e manutenere i sentieri interni al Parco e non spenda per interventi fuori del Parco. Non dica che la competenza è di altri come di solito risponde, perchè nessuno vieta al suo Ente di occuparsi delle manutenzioni del territorio.
Quanto è costato questo nuovo bilite?
E’ stato realizzato da ditte locali o proviene da altri luoghi?
Quanti altri biliti sono in progetto?
saluti fabio leoncelli
Ho letto alcuni interessanti commenti sulla postazione informativa recentemente posizionata nel piazzale della Pietra di Bismantova. Credo che il problema dell’ inserimento cromatico dei cartelli informativi sia assolutamente da prendere in considerazione: i “pannelli gialli” fanno parte di un progetto che la regione Emilia -Romagna sta realizzando su tutto il territorio regionale per valorizzare i “geositi” e la Pietra e’ uno di questi. Lo stile ed il colore prescelti dalla regione sono importanti per la riconoscibilita’ di questo circuito. Premesso questo, concordo con il lettore che in questo caso i “cartelli gialli” si inseriscono male nel paesaggio del piazzale. Vedremo cosa fare per migliorare le cose. Invito pero’ i lettori ad andare oltre il “giallo” e valutare i contenuti elaborati dall’ Universita’ di Modena e Reggio che, anche grazie al parco, ha fatto della Pietra una palestra di studio della geologia che ha dato luogo anche a scoperte di rilevanza internazionale. Il cosidetto bilite e’ solo un piccolo elemento di un progetto iniziato quasi 10 anni fa e che ha portato le nostre scuole, da quelle dell’ infanziia ai ricercatori delle Universita’, a studiare la Pietra e la conoscenza e’ sicuramente il miglior modo per dare valore e proteggere i beni piu’ importanti che abbiamo.
(Giuseppe Vignali- Direttore del Parco)
Eg. dott. Vignali,
ho letto questo Suo intervento con molta attenzione, trovandolo interessante nei punti che a me non risultano immediati, mi perdoni:
1) Nel “progetto che la regione Emilia -Romagna sta realizzando su tutto il territorio regionale per valorizzare i “geositi” ,
sono state standarlizzate anche le dimensioni dei cartelli gialli?
2) Quale relazione c’è tra “l’oggetto giallo” e “i contenuti elaborati dall’ Università di Modena e Reggio che, anche grazie al parco, ha fatto della Pietra una palestra di studio della geologia che ha dato luogo anche a scoperte di rilevanza internazionale”?
3)…” anche grazie al parco”.. un intercalare che trovo estraneo al contenuto: perché é stato inserito?
4) “Il cosiddetto bilite e’ solo un piccolo elemento di un progetto”, … quanto è costato l’intero progetto iniziato quasi 10 anni fa?
Mi può usare la cortesia di chiederlo alla Regione, se lo chiedessi io nessuno mi risponderebbe.
5) “la conoscenza e’ sicuramente il miglior modo per dare valore e proteggere i beni più importanti che abbiamo”:
‘ …fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza…’
non bastava “ La Divina Commedia” tradotta in non so quante lingue?
La prego infine di non definire “demagogia” questo elenco di domande, perché “demagogia” è l’accezione più dispregiativa che il potere dà al buon senso della gente comune, a cui io appartengo.
(Giovanni Annigoni)
Il pannello informativo in legno di castagno sul piazzale, il sentiero del Sassolungo ripulito,i punti info al rifugio e al ginepro.. il materiale cartaceo su ” La Pietra segreta” qualche panchina e mappa dei sentieri.Tutto è parte di un’unica visione resa pubblica ,discussa ,condivisa, in via di attuazione e aperta a correzioni e suggerimenti sui colori( che dovrebbero sbiadire o cambiare)e non solo su quelli .Sono lavori in corso .Ben venga la critica -è segno di attenzione.- La ascolteremo e chiediamo a chi critica di essere aperto al confronto senza pronunciare sentenze definitive… Quanto si va facendoha già alle spalle un po’di confronto( recentemente ricordo la tesi di Chiara Borghi , gli incontri con comune ,soprintendenza ,servizio geologico regionale, cai, gal , confesercenti, commercianti , parrocchia,comitato per l’eremo,operatori e tanti altri. C è anche chi propone funivie, chi strade .e/o opere in asfalto e cemento… Chi ascensori e persino nuove costruzioni sul pianoro sommitale Il parco propone solo informazioni per tutti coloro che arrivano e ,parcheggiata l’auto,la moto o il pullman ,si soffermano un attimo per uno sguardo o un pensiero,prima di imboccare la scala o la strada per l eremo o i sentieri alti. Anche in questo caso si poteva e si potrà fare meglio . Gli info point all ‘ interno del rifugio e del ginepro ci sono già e qualcosa già dicono. Peró alle migliaia di persone -italiani e stranieri-che arrivano al parcheggio del piazzale( siamo in un parcheggio e non su un sentiero natura o sulla sommità) bisogna pur segnalare i valori del luogo che vanno oltre il primo sguardo ;e segnalaranche le opportunità di esplorazione in base alle possibilità e agli interessi di ciascuno ;far capire che alla Pietra c’è anche di più che un bellisimo panorama;chiedere così ,ai tantissimi frequentatori ,considerazione e rispetto per l’ambiente prezioso circostante.Tutto qui! L’ intenzione è buona e colma una lacuna.Si discuta e si migliori .. comunque l’attenzione fa crescere la responsabilità. Gli enti pubblici stanno operando anche per la manutenzione e i servizi igienici, cercando collaborazione coi gestori privati e, purtroppo ,facendo i conti -come tutti -con tutte le burocrazie.La strada intrapresa è quella condivisa in un documento del Consiglio Comunale ,che mette al centro la complessità e l’ equilibrio degli usi di Bismantova , come chiavi della sua tutela e del suo valore. È stato adottato all’ unanimità . Anche questo certamente significa qualcosa.
(Fausto Giovanelli)
Sig. Presidente,
il suo ruolo è nel reparto d’attacco: Lei è sempre stato un’ala sinistra pura.
VederlLa in porta, a parare i rigori che arrivano dalle “curve”, sorprende.
(mv)
Ringrazio il dott. Vignali per aver chiarito alcuni concetti e per aver precisato e motivato alcune scelte fatte. Colgo l’occasione di chiedergli se sono previsti a breve altri interventi di manutenzione/valorizzazione della Pietra. L’Eremo e’ in pessime condizioni cosi come la strada per raggiungerlo. Immagino che non sia una cosa di competenza del Parco (chiedo scusa per la mia ignoranza in merito); il sentiero che sale da Ginepreto, come gia’ segnalato, giace in uno stato di massimo degrado; non parliamo di campo Pianelli, dei sentieri che salgono da Casale o da casa Pattino; il Parco e’ a conoscenza dello stato di degrado di questo territorio? Cosa pensa di fare? I visitatori della Pietra sono in calo, sistemiamo queste piccole cose, rilanciamola come meraviglia naturale, concediamole di tornare ad essere uno dei motori per l’economia di Castelnovo. Non voglio fermarmi a polemizzare su colori, cromatismi, materiali, se mi garantisce che il tutto e’ stato fatto con l’intento di iniziare un progetto di valorizzazione/recupero dell’intera area. La ringrazio se vorra’ condividere scelte, progetti, investimenti.
(Daniele)
…Il mio è un brevissimo intervento:
– ritengo l’iniziativa funzionale al turismo;
– non penso che questo cartello sia un pugno nell’occhio anche perchè si trova su di un parcheggio di asfalto (allora andrebbe smantellato anche il parcheggio pur di conservare la totale purezza dell’ambiente!);
– avrei solo un appunto, non sulla scelta del colore, ma sulle assi orizzontali che ne formano le pareti: mi ricordano una specie di cantiere edile (le ho viste anche nelle altre zone del Parco e non mi convincono molto), ma probabilmente sarebbe difficile trovare una soluzione estetica migliore;
– in generale bisognerebbe decuplicare gli sforzi pubblicitari e promozionali della Pietra che è un luogo unico al mondo… e farlo di più anche a livello europeo.
(Roberto)
Sarebbe bene rispondere a tutti i quesiti quale per esempio se la famosa porta viene da fuori o è stata realizzata da ditte locali; ma entrando nel merito il fatto di realizzare un museo della Pietra sarebbe, a mio modesto avviso, l’idea migliore. Creerebbe un posto di lavoro e sarebbe per sempre. Al museo potrebbero essere affiacati anche i servizi tanto reclamati, ciò eviterebbe cose che potrebbero essere incresciose.
(Bruno Tozzi)