Home Cronaca “Emergenza maltempo: ma a Collagna ci si è dimenticati della SS 63”

“Emergenza maltempo: ma a Collagna ci si è dimenticati della SS 63”

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Riceviamo per conoscenza e pubblichiamo.

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ANAS compartimento di Bologna
C/A  Ing Fabio Arcoleo
A mezzo email   [email protected]

P/C
Gentilissimo Ministro infrastrutture e Trasporti  Altero Matteoli
[email protected]
Ministero degli Interni dipartimento
Protezione Civile
[email protected]

OGGETTO:  richiesta

Gentilissimo Ingegnere, per scrivere la presente a Lei e ai Ministri in indirizzo,  prendiamo spunto da quanto accaduto ad Aulla e alle Cinque Terre, innegabile emergenza meteo.
L’ acutizzarsi  di questi eventi negli ultimi decenni, hanno  creato  un grave dissesto idrogeologico del territorio, gli stessi hanno danneggiato  in modo irreparabile vie di primaria importanza.
L’area interessata dall’alluvione  dista a poche decine di kilometri dal tratto “dissestato e di emergenza” della Strada Statale 63 e più precisamente al km 43,800 comune di Collagna.
Tratto riaperto utilizzando il  vecchio tracciato, dopo che  la frana del 08/12/2009 aveva  danneggiato la variante realizzata oltre 30 anni fa, per oltrepassare la  frana sovrastante la  SS63.
Inutile ricordarle che la Sua SS 63 è l’unica strada, che collega Reggio Emilia alla Toscana, l’unica strada che collega l’alto Appennino a tutti i servizi a valle quali ospedali e scuole.
Pertanto siamo a richierLe lo stato dell’arte del progetto per il ripristino della strada, in modo da chiudere questo stato di “emergenza” nel quale il nostro territorio e tutti i fruitori della Sua strada vivono giornalmente.
Inoltre le rinnoviamo l’invito,  a seguito delle nostre innumerevoli segnalazioni per una rapida risoluzione del problema.
Sicuri di averLe fatto cosa gradita, porgiamo disitnti saluti.

(Roberto Malvolti)

 

2 COMMENTS

  1. Ricordiamo tutti la mobilitazione che ci fu al momento della frana che Roberto Malvolti, meritoriamente, ci ricorda. Nel nostro Paese ci si mobilita solo quando succedono alluvioni o frane e purtroppo quando ci sono vittime umane, salvo dimenticare tutto dopo pochi giorni. E’ del tutto evidente che non è il capo dipartimento dell’Anas il responsabile vero della situazione specifica qui richiamata, come ci fu ricordato in un incontro sul tema a Castelnovo ne’ Monti, ma chi decide le somme da attribuire nel bilancio dello Stato da un lato per l’Anas stessa e dall’altro per la sistemazione idrogeologica del territorio e per la manutenzione dell’ambiente. Il rischio comunque che una parte della nostra provincia resti isolata (vedasi Cerreto Alpi e Cerreto Laghi); è evidente a chiunque percorra quel tratto di strada specie nei giorni di pioggia o di ghiaccio. Mobilitarsi quando la situazione fosse irreparabile sarebbe non solo tardivo ma forse anche un po’ ipocrita.

    (Claudio Bucci)

  2. Complimenti Malvolti per le sue azioni, con la speranza venga recepito il messaggio da chi di dovere.

    L’attuale strada, in quel tratto, si presenta davvero brutta e da semplice utilizzatore, a rischio.

    Giusto per farci invece 2 risate, stante la situazione attuale: ricordo come 2 anni fà qualcuno parlo’ di Traforo del Passo del Cerreto o quantomeno proseguo della variante sino alla casa cantoniera.

    Ovviamente certe dichiarazioni d’intento, a quel momento, servivono a qualcuno.

    Saluti

    Miriano