Una delle cose che rimpiango di un passato abbastanza recente è il frasario (se non altro, almeno quello) meno ipocrita e dissimulatorio di quello attuale. Ma ci vuole tanto a pronunciare e scrivere, santo cielo, quella chiara, magica, semplice, immediata, tonda parolina, “dimissioni”, invece di ripararsi dietro la melensa tiritera del “passo indietro” - un'espressione così di moda che quando comincia uno tutti gli van dietro stile mandria e diventa "la" espressione - che fa pensare più al ballo di Simone o al programma di Milly Carlucci che alla politica? Va bene che ormai è tutto spettacolo e rappresentazione…
(gdp)
Allora un passo di lato… o se c’è burrone anche in avanti… ma almeno sapere quando è il momento di togliersi!
(MPM)
Una battuta che mi è venuta nelle scorse ore sul linguaggio di questi giorni: ier l’altro un passo indietro, ieri uno laterale, oggi una mano alla cintura e un movimento sexy? E poi, quante altre frasi fatte nell’informazione! Ora non si dice più “alluvione” ma tutti usano “bomba d’acqua”. Il prossimo passo sarà chiamarli “gavettoni”? Peccato però che siano eventi drammatici in cui c’è gente che muore. Trovo “al limite” anche la locuzione “emergenze ambientali” per indicare dei “bei posti”… Per me una emergenza ambientale è una frana o una esondazione… Mah…
(Commento firmato)