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L'allarme del sostituto procuratore Mandolia e del presidente della Camera di commercio reggiana Enrico Bini raccolta in un'interpellanza. L'inserimento di capitali mafiosi nelle squadre di calcio preoccupano perchè già riscontrate dalla magistratura e perchè tendono a creare consenso sociale attorno a personaggi legati alla 'ndrangheta. Si chiede quali strumenti abbia la Fondazione dello sport per valutare da chi e come vengono usati gli impianti pubblici sportivi.
Premesso che:
- nell’edizione del 19 maggio 2011 de “il Sole 24 Ore” un intervento congiunto del presidente della Camera di commercio Enrico Bini e del sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia Francesco Mandolia denunciava l’interesse conclamato della ‘ndrine ‘ndranghetiste per gli investimenti nelle squadre di calcio;
- i drammatici risvolti sociali descritti nell’articolo sono la possibilità di riciclaggio di capitali sporchi nello sport, la creazione del consenso sociale e quindi l’inquinamento di attività ad altissima valenza per la comunità;
visto che:
- la Fondazione dello sport è uno strumento dell’Amministrazione che evita la concessione in gara degli impianti comunali in stretta collaborazione con le società sportive;
l’interrogante chiede alla giunta:
- se esistono evidenze documentali di quanto segnalato dal presidente Bini e dal sosituto procuratore Francesco Mandolia;
- se esistono strumenti o viceversa vuoti legislativi che inficiano le amministrazioni nel controllare questi fenomeni, specie se legati a società che utilizzano impianti sportivi comunali;
- quali azioni può intraprendere la Fondazione dello sport per evitare gli inquinamenti mafiosi sopra descritti.
(Matteo Olivieri, consigliere comunale Lista civica Reggio 5 Stelle Beppegrillo.it)